Pubblicità

12H Cycling Marathon Autodromo di Monza

di - 22/11/2017

Sono passati 4 anni, dalla prima edizione della 12H Cycling Marathon di Monza, dell’edizione chiamata Warm Up del 2014, sembra ieri. Una scommessa che poi ha preso forma nelle 3 edizioni successive, 2015, 2016 e 2017, con l’impegno di far crescere ancora di più un evento unico nel suo genere, una maratona ciclistica, dal tramonto all’alba, all’interno dell’Autodromo di Monza.

La 12H Cycling Marathon, per l’edizione 2018 e in prospettiva futura, entra nel circuito FollowYourPassion, una realtà presente su scala nazionale attiva nel triathlon, road bike e nel running. Anche per questa, la maratona ciclistica dell’Autodromo cambia data e periodo: nel 2018 la 12H Cycling Marathon si terrà nella notte tra il 15 e 16 settembre, appena prima della Mezza di Monza, per un fine settimana dedicato a ciclisti, runners e triatleti.

Si lancia così una nuova e inedita sfida: una sorta di duathlon virtuale, affrontando la 12H in team e al mattino successivo, dopo una colazione ristoratrice, la mezza maratona.

L’appuntamento però è fissato anche venerdì 24 e sabato 25 novembre a Milano, in piazza XXV Aprile, nel villaggio della Milano21 dove potrete iscrivervi alla 12H Cycling Marathon e a tutti gli appuntamenti cycling e triathlon di FollowYourPassion con il 40% di sconto.

Sul profilo facebook della 12HCM troverete orari e aggiornamenti.

followyourpassion.it

cyclingmarathon.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.