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4 chiacchiere con Carlo Cottafavi e Cristiano Siringo, parte 1

di - 12/01/2015

La AICW (Associazione Italiana Classi Windsurf) sta attraversando una fase di rinata freschezza. Il forte segnale arrivato dal 2014 è il superamento delle tessere Giovanili rispetto a quelle dei Master e Gran Master, ma anche il successo e la riconferma del Windsurf Grand Slam. Ma non solo, ci sono un bel po’ di iniziative che il CD della AICW sta portando avanti per la promozione del nostro Sport. Gestire il settore agonistico in Italia è un lavoro che qualcuno deve fare e che non è assolutamente semplice, i personaggi che si impegnano in questo levano tempo prezioso alle loro famiglie, alle loro passioni e risorse al loro “vero altro lavoro”, con l’unico scopo di poter dare il loro contributo allo sport che tutti noi amiamo e magari cercando di fare le cose meglio.
In occasione della Lettera di Natale inviata ai soci AICW abbiamo pensato di approfondire e capire meglio gli argomenti trattati nella lettera e abbiamo intervistato il segretario di classe Carlo Cottafavi e il vice-segretario Cristiano Cricco Siringo. Vista la complessità delle risposte abbiamo deciso di dividere l’intervista in due parti. Ecco la prima con Carlo Cottafavi.

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Carlo, siamo entrati in un nuovo anno che ti vedrà ancora Presidente della AICW. Sei pronto ad affrontare una nuova stagione?
Un saluto a tutti i lettori di 4Windsurf e buon 2015! Sì sono pronto anche se stanco, il mio incarico e quello del CD durerà fino alla fine del quadriennio Olimpico del 2016 e siamo pronti a portarlo a termine con la stessa serietà e dedizione fino ad ora dimostrata.
Il nostro Statuto ci permetterebbe di ricandidarci per essere in caso eletti fino al 2020 ma vedremo se ne avremo le forze e soprattutto se può valer la pena proseguire fino al 2020.
Il mio sogno comunque rimane quello di poter essere appetibili per uno Sponsor extra settore importante ma la crisi, e non solo, non ci aiutano nonostante l’ottimo lavoro svolto da questo CD.
Comunque le novità non mancano e la prima news del 2015 è il nuovo servizio rivolto ai Soci del Dott. Massimo Masserini che ha offerto la sua professionalità per la figura di “PSICOLOGO CLINICO E PSICOTERAPEUTA IN FORMAZIONE IPNOTICA, PSICOLOGO DELLO SPORT E PEDAGOGISTA” per aiutare gli Atleti/Soci impegnati nelle competizioni così come avviene in altri sport (calcio, nuoto, sci, atletica ecc.) dove la componente mentale è fondamentale e necessita dell’ausilio di uno Psicologo/Motivatore.

Cosa dimenticare e cosa ricordare del 2014?
Partiamo da cosa ricordare… sicuramente il grande aumento dei tesserati Under 20, un segno questo molto positivo per il futuro. Il loro modo di porsi è stata la chiave di volta per convincermi ad andare avanti fino al 2016, i sorrisi, l’entusiasmo di questi Giovani, abbinato al progetto dei Coach Giovanili mi hanno convinto a rimanere. Altra novità positiva è stato il Corso Giudici Wave-Freestyle, una promessa fatta e mantenuta. Per ciò che riguarda le cose da dimenticare invece non posso non menzionare alcune tristi vicende legate ad alcuni personaggi che nulla hanno a che fare con il bene dell’AICW, ma bensì animati da soli interessi personali. Queste persone se avevano tanta voglia di darsi da fare perché non si sono candidati quando lo abbiamo fatto noi, ovvero in uno dei momenti più bui della nostra storia quando AICW era quasi completamente da rifondare? O perché non hanno portato le loro idee e volontà nelle Assemblee Generali dei Soci, al cospetto di tutti, invece di lavorare in modo nascosto cercando di screditare il nostro lavoro e rischiando di distruggere l’Associazione con l’utilizzo di metodi e comportamenti a dir poco singolari e miseri!
Stiamo comunque parlando di meno di una decina di personaggi su oltre 400 Soci, che nella loro vita agonistica non hanno portato nessun risultato, alcuni addirittura nemmeno associati, e non hanno mai fatto nulla di buono per gli altri e per AICW, addirittura arrivando per convenienza ad allearsi per i propri interessi quando fino a l’altro ieri si sarebbero volentieri evitati… comunque stiamo parlando del nulla, anche se questa situazione mi ha fatto molto male, portandomi a rivalutare certe amicizie, ed ha rischiato di distruggere l’AICW. Le persone dovrebbero avere più memoria….

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La settimana prima di Natale hai scritto una lettera ai soci AICW spiegando le novità per il 2015. Abbiamo notato con grande piacere un interesse sempre maggiore verso i giovani e con l’ingresso della figura del Coach Giovanile. Ci vuoi spiegare qualche cosa in più di questa nuova figura istituzionale?
Il processo di cambiamento in AICW deve passare necessariamente dai Giovani, da una riunione con alcune persone interessate a questo progetto si è voluto fare un salto rispetto ai gruppi sparsi sul territorio Nazionale. Abbiamo voluto creare un insieme specifico per questo ed abbiamo identificato persone competenti per creare questa struttura. Raduni e partecipazione alle più importanti regate farà si che i Giovani possano crescere essendo seguiti, vedendo e/o provando le diverse discipline a 360°.
La cosa importante per noi è che i giovani possano continuare a praticare windsurf e se decidono per la Classe Rs-X tentando la campagna Olimpica bene, ma per gli altri che finiscono l’attività nella classe Techno per motivi di età abbiamo deciso di creare questa alternativa. Alcuni di questi Coach da noi incaricati sono anche allenatori della stessa classe Techno segno questo che si è arrivati ad una miglior collaborazione tra noi e la classe grazie anche al nuovo Segretario Vasco Renna.

D’altra parte c’è stato un aumento del costo delle tessere associative. Come mai?
Un piccolo aumento è fisiologico per coprire al meglio i servizi offerti. Pensa al progetto “Coach Giovanili” dove si è deciso di allocare un piccolo budget per questo progetto che dovrebbe garantire il futuro dell’Associazione, o pensa al nuovo progetto dei Giudici per il settore Expression che deve avere una corretta copertura finanziaria visto il numero aumentato degli stessi che ci darà più tranquillità.
Inoltre gli altri motivi sono strettamente legati ai continui costi che in questi anni sono aumentati per spese di vario tipo come ad esempio la comunicazione, i siti web, video, foto ecc. considerando che prima non c’era nulla di tutto questo ma le quote erano le stesse; 5 euro in più ci sembrano un aumento più che accettabile considerato che le quote sono ferme da molti anni. Inoltre se questo aumento produrrà una giacenza di cassa, questa verrà ridistribuita ai soci a mezzo di rimborsi spese, nonché ci servirà per migliorare ed ampliare le nostre dotazioni visto che quando nel 2009 mi trovai in questa difficile posizione non avevamo nemmeno un adesivo, mentre oggi se si decidesse di comprare un kit di boe potremmo essere pronti per gestire un Evento quasi in modo “autonomo” avendo di proprietà radio, bandiere, tabelloni, impianto stereo, gazebi e quant’altro necessario, che verrà poi lasciato in eredità a chi ci succederà.

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Mondiale IFCA in Calabria e Nazionale Giovanile a Torbole, sembra un sogno. Sarà realtà?
Un piccolo chiarimento a Reggio Calabria ci sarà il Mondiale Youth, Master/GM non l’Assoluto, che si disputerà a Sylt. Detto questo la realtà la farà il vento! Queste regate sono a Calendario 2015 e quindi ci saranno, il resto lo faranno gli Atleti ed il vento; gli organizzatori stanno già lavorando a queste manifestazioni.

Sembra che sia in atto un bel cambio generazionale tra i soci AICW. Le nuove leve cosa vorresti che si portassero dietro guardando quello che è stato il passato dei soci, e su cosa invece devono riflettere per migliorare le cose in vista dell’obiettivo comune della promozione del Windsurf?
Come detto anche nella mia letterina di Natale, i giovani sono molto più educati rispetto al passato, questa crescita matura vorrei che continuasse parallelamente con una maggior partecipazione alla vita associativa ed alla visione del futuro della AICW.
Anche se questo CD dovesse decidere di candidarsi fino al 2020 vorrei vedere più giovani parte del futuro della nostra Associazione, in quanto a loro verrà dato il compito dopo di noi di andare avanti. Il nostro Statuto mi permette di arrivare al 2020 ma poi altri dovranno seguire. Si deve riflettere sul fatto che ci sono più blog di windsurf, siti web di windsurf etc, etc, che windsurfisti; se si riesce a capire che l’Associazione è la casa di tutti i windsurfisti si può crescere, altrimenti rimarremo in una situazione di invisibilità nazionale. Basta individualismi ma più gruppo. Basta opportunisti e più coerenza.

Per quanto riguarda il Wave e Freestyle, dopo le dimissioni dell’ultimo responsabile sappiamo che nessuno si è fatto avanti per portare avanti il progetto delle “discipline artistiche” in Italia, come mai?
Noi tutti svolgiamo questo compito in modo gratuito togliendo tempo alla nostra vita e regalandolo alla Associazione. Andrea Polloni non riusciva più a seguire come voleva il settore wave-freestyle; io lo ringrazio ma dobbiamo andare avanti, e venendo nello specifico il nodo del problema è che il wave ed il Freestyle sono discipline molto complesse per la parte organizzativa e gestionale in quanto siamo in Italia, Giudici ed atleti sono da organizzare a “chiamata”, i Giudici stessi erano pochi e c’era qualche polemica di troppo.
Cristiano Siringo si è fatto carico di questo impegno già da Coluccia 2014 rinunciando alle sue regate e dovendo, come sai bene, prendere una decisione molto difficile e sofferta; senza di lui il problema e la transizione sarebbero stati ingestibili.
Tutti vogliono partecipare ma quanti sono disposti a farlo stando seduti al tavolo dei Giudici e/o sbattersi per la buona riuscita di un contest o ancora organizzare un evento? Ricordati che criticare è molto facile ma poi fare è diverso: Atleti che da ottobre ad aprile sono in altre parti del mondo per allenamenti vacanze o altro, condizioni meteo complesse, budget limitati o addirittura inesistenti. Lo stesso PWA ha grosse difficoltà e stiamo parlando del PWA.

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Invece il corso giudici sembra essere stato un successo? Su cosa si rifletterà?
Grazie a Mirko Babini, al Consigliere FIV Guido Ricetto ed al Segretario Kite Miki Cerquetti, siamo riusciti a fare questo primo corso Giudici importantissimo, dato che oggi i Giudici cosiddetti prima “di sedia” sono ora a tutti gli effetti Giudici FIV e non più persone che avevano o meno competenza per il settore “Expression”. Ora hanno un loro albo in FIV, verranno convocati direttamente dalla FIV, ed un eventuale organizzatore può vedere in maniera ufficiale chi sono queste persone e sapere chi contattare. Già si parla inoltre di un altro corso per aprile, e speriamo che altri Soci AICW vogliano partecipare, visto che più saranno e più avremo la possibilità di crescere con le regate Zonali oltre a migliorare a livello Nazionale.

Windsurf Grand Slam confermato, puoi già svelarci se ci saranno delle novità e cosa invece è confermato?
Vediamo le conferme: 4 titoli Nazionali per Formula Windsurfing, Slalom, Freestyle e Raceboard. Ci sarà lo Speed contest, in collaborazione con il Team Lario Speed, www.gps-lariospeed.it e stiamo vedendo, se è possibile, di fare una long distance fino a Spargi.
La prima novità è la rinnovata partecipazione della Classe Windsurfer, la prima vera classe del nostro sport, poi all’interno del Campionato Nazionale Formula Windsurfing ci sarà il Trofeo dedicato a Davide Beverino con la tappa di Coppa Italia. A seguito di alcune richieste cercheremo di migliorare alcuni particolari quali l’ombra ed altre piccole cose; non dimentichiamoci però che a Sylt, più di 20 anni fa, iniziarono con una roulotte in spiaggia ed oggi la tappa di Sylt ha un appeal incredibile. Ecco su questo dovremmo riflettere, costruire anno dopo anno un circuito come nel PWA adattandolo ovviamente alla nostra struttura, alla nostra penisola ed ai nostri budget. Basta esperimenti di regate con meno di 15 persone per un titolo “singolo”, ove non solo non siamo assolutamente appetibili per i brands extra settore ma nemmeno per i Circoli organizzatori; se ci fai caso, o fai delle ricerche, anche a livello Internazionale, dopo i nostri accorpamenti di diverse discipline, altre manifestazioni stanno seguendo l’esempio lanciato da AICW. Proprio per questo abbiamo anche deciso di assegnare il titolo del freestyle su due tappe e stessa cosa nel wave, cosa che potrebbe portare in futuro ad iniziative simili per le altre discipline. Credete che 3-4 giorni per 3-4 eventi in Italia potrebbe funzionare??… Fatecelo sapere, noi siamo qui per seguire le indicazioni dei regatanti e cercare di fare il meglio per promuovere il nostro amato sport.
Un caro saluto a tutti i lettori di 4windsurf e che arrivi tanto Vento!

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.