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4 chiacchiere con Nicolas Akgazciyan

di - 10/09/2014

Nicolas Akgazciyan (99 International / Point-7 / Maui Ultra Fins / AL360) è stato uno dei rider più in vista del PWA Indoor di Varsavia. Ha vinto la gara Freestyle, secondo classificato nello Slalom e nella dimostrazione Speed. Un successo su tutti i fronti. Gli abbiamo fatto qualche domanda per capire ancora meglio come è andato questo incredibile show!

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Ciao Nico, come ti senti dopo questa vittoria?
Ho appena iniziato a realizzare il mio risultato in Freestyle, Slalom e Speed!
Durante l’intero evento non ho mai avuto un attimo di break. Venerdì la mia giornata è iniziata alle 6:30 per preparare il materiale, perché ho dovuto fare i trials per tutte le discipline: Slalom, Jump e Freestyle (anche se avevo già vinto due volte l’Indoor di Londra!)
Ero sotto pressione tutto il giorno. Ho finito i trials con successo ad esclusione dei salti. Poi ho fatto una breve pausa per mangiare qualche cosa e sono direttamente andato allo show della prima serata!
Gli altri giorni sono stati abbastanza simili con allenamenti al mattino e show alla sera, quindi non ho avuto molto tempo per pensare alle cose, ero concentrato per mantenere la mia posizione!
Ho iniziato a realizzare il mio successo ieri sera quando ho aperto il mio Facebook e ho visto tutte le notifiche dei media, amici, familiari, sponsor e rider. È stato incredibile vedere tutto questo clamore e ho realizzato finalmente cosa avevo fatto! Mi sento veramente bene e sono contento!

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Cosa ne pensi degli eventi Indoor? Sono una buona promozione per il Windsurf?
In generale tutti gli eventi sono ottimi per noi perché promuovono quello che facciamo ed essenzialmente si parla di Windsurf. Ma l’Indoor, è sia una pazzesca competizione che uno show, siamo molto vicini al pubblico, cameramen, fotografi e c’è anche la TV in live. Poi siamo sicuri di competere, il vento non è un problema! È la migliore comunicazione che possiamo avere per il nostro sport. C’erano un sacco di rider da tutto il mondo e in molti ci hanno seguito attraverso il Live Streaming, tutti gli ingredienti necessari per un grande successo!
Chiunque può vedere facilmente il successo di questo evento tramite i social (Instagram e Facebook). L’Indoor è la chiave per promuovere e spingere di nuovo il Windsurf nella scena sportiva mondiale.

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Ti ho fatto questa domanda perché non tutti hanno apprezzato questo evento e ci sono stati anche alcuni commenti negativi, soprattutto sulle manovre eseguite e di come sia possibile che un Campione del Mondo Freestyle non riesca nemmeno a fare uno Spock?
Penso che sia molto facile giudicare davanti ad un monitor, ma navigare nella piscina è molto difficile, il vento è molto rafficato, ed è molto difficile avere una buona velocità per eseguire le manovre. In Freestyle senza velocità non puoi saltare, in più c’era l’acqua molto chiara e che spinge di meno dell’acqua salata, e per finire alcune raffiche arrivavano da direzioni differenti a causa della circolazione del vento all’interno dello stadio. Se alcuni dei top rider non hanno surfato bene può essere stato colpa di diversi fattori. Se io sono riuscito meglio di altri è perché magari ho avuto una “connessione” migliore e avevo fatto più pratica, anche se l’ultimo mio Indoor risale a 8 anni fa!

Quali sono le manovre che hai eseguito? E quali le più difficili?
Ho provato qualche manovra new school durante gli allenamenti ma non ero sicuro a causa del vento rafficato. E per lo show serale non avevi a disposizione tanti tentativi, solo due run e giudici segnavano solo la migliore manovra per mura.
Ho iniziato con il primo round con manovre sicure per poi aumentare la difficoltà nel secondo. Penso sia possibile fare di più, ma bisogna allenarsi in queste difficili condizioni con cambi improvvisi di direzione del vento!

Quali tavole e vele hai utilizzato?
Per il Freestyle avevo la mia magica attrezzatura: 99 StylePro 100 V.2 e Point-7 Slash 2G  4.8m 2015.

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Hai partecipato anche allo Slalom e sei arrivato secondo! Ben Proffitt primo e Matteo Iachino terzo! Come è possibile che rider Freestyle e Wave abbiano ottenuto questo successo?
Mi sono sempre piaciute tutte le discipline ma in questo memento non è possibile seguire tutto il tour a causa degli alti costi. In più il mio spirito va più verso l’expression sailing. Ho partecipato nel 2014 alla Defi Wind dove sono entrato nei top 50 su 1000 concorrenti, e ho superato molti giovani slalomari. Ma l’Indoor è differente, prima di tutto è uno show e non è una gara di velocità, tutto si gioca in partenza e nelle strambate. Ben e io siamo più leggeri rispetto ai ragazzi dello Slalom e questo magari ci ha aiutato.

Quale tavola e vela hai usato per lo Slalom?
Ho usato la nuova Spy 2015 di Point-7 nella misura di 5.4 e un mio vecchio prototipo di C. Dleau.

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Pensi che tutti i rider siano stati soddisfatti di questo evento?
Si certamente, ad eccezione dei rider che non hanno passato i trials, ma anche solo partecipare a questa esperienza è stato unico!

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Vorresti maggiori eventi Indoor in futuro?
Si li vorrei! Sono andato bene e spero di rifarlo ancora e ancora!

Qual è il miglior salto che hai visto in finale?
Il livello era molto alto dei primi 4, ma Ricardo è stato l’unico in grado di atterrare perfettamente un Push Loop. Traversa anche lui ha fatto un Forward perfetto.

Era difficile saltare sulla rampa?
Non era molto difficile ma era spaventoso! La rampa ha un look un po’ vecchio con solo parti di metallo esterne.
Ho saltato molte volte quest’inverno sulla rampa di Julien Taboulet ma l’ultimo salto che ho fatto sono caduto male sbattendo la testa a tutta velocità. Quindi a Varsavia avevo molte apprensioni prima del mio salto e quando è stato il mio turno era già troppo tardi, prossima volta!

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Windsurfing na Narodowym – finały from rafal zielonka on Vimeo.

 

 

INTERVISTA DI 4Windsurf
FOTO John Carter/PWA

 

Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.