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A Lenzerheide torna la sfida dei “Big Three”

di - 03/07/2015

Dopo la lunga parentesi dedicata ai Giochi Europei e ai Mondiali Marathon, riparte la Coppa del Mondo che fa tappa a Lenzerheide per un weekend ricchissimo che per domani prevede le gare di downhill mentre per domenica racchiuderà dalle 9:00 ben 4 gare di XC, cominciando con gli Under 23 per proseguire con le prove Elite, prima donne e poi uomini e chiudere alle 16:30 con le Under 23.

L’attesa è notevole anche se per la gara maschile si ha la sensazione che difficilmente si uscirà dal canovaccio delle prime prove, ossia la sfida fra i “Big Three”: Absalon (Fra), Kuhlavy (Cze) e Schurter (Sui). Quest’ultimo è ancora a secco di vittorie ma il dominio palesato a Baku ai Giochi Europei (condito dal podio tutto rossocrociato) testimonia di una forma in crescita che ne fa il favorito sui sentieri di casa. Come fra le donne appare difficile sovvertire lo strapotere della Neff, finora imbattuta nella stagione dei grandi impegni e che ha condito il suo 2015 con un dominio incontrastato anche nel campionato nazionale su strada.

Nino Schurter impegnato nell'edizione scorsa del cross di Lenzerheide (foto organizzatori) Nino Schurter impegnato nell’edizione scorsa del cross di Lenzerheide (foto organizzatori)

In casa italiana, dopo gli sfortunati quarti posti di Kerschbaumer e della Lechner a Baku, si spera in un’inversione di tendenza,soprattutto nel vedere le nostre punte protagoniste durante la gara, in particolare Marco Aurelio Fontana finora solo pallida copia del campione che conosciamo.

Domani intanto anticipo di lusso con la downhill, alla sua quarta prova, una in più del cross country: già nelle prove cronometrate il leader della classifica Aaron Gwin ha dimostrato di avere un ottimo feeling con il pendio elvetico, in chiave nazionale sarà innanzitutto interessante sapere quanti azzurri riusciranno ad accedere alla prova finale,mentre fra gli junior Loris Revelli, ottavo in qualificazione, sogna di fare quantomeno il bis dello splendido quarto posto di Fort William.

Gabriele Gentili