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Adriano Malori, il nuovo testimonial di Nalini

di - 18/06/2018

La storia del campione e quella del marchio, nella trama del racconto in questo video, risultano quasi parallele in quanto guidate dalla stessa ispirazione, la passione per il mondo del ciclismo, di cui Nalini ha scritto pagine memorabili. Adriano Malori invece ha dovuto smettere di farlo troppo presto a causa di un pauroso incidente di gara in Argentina che nel gennaio 2016 avrebbe potuto costargli la vita. Da quella pagina scura, Malori si è rialzato con l’orgoglio di un leone ferito e mai domo che non conosce la parola resa: la passione che lo sosteneva è stata così forte da riportarlo in sella, aiutandolo a riscoprirsi come persona e a guardare la vita di ogni giorno con occhi diversi.

La storia di Malori, drammatica ma a lieto fine, viene introdotta nel video di una metafora pugilistica ispirata ad una frase del grande Mohammed Alì sulla capacità di rialzarsi dopo la caduta. Adriano racconta con la sua viva voce quella spietata lotta con se stesso, senza mai commiserarsi, piuttosto mantenendo costantemente l’attenzione sul lato positivo delle cose. Il video è stato girato a Traversetolo e dintorni, sulle colline parmensi, nei luoghi in cui Malori è nato e vive tuttora, circondato dalla stima e dall’affetto di molti. Recentemente Malori è stato anche protagonista di un photo shooting per Nalini sulle strade del Garda Trentino, dove ha indossato gli indumenti della bellissima collezione primavera-estate 2019. “Nalini è la storia del ciclismo e io sono orgoglioso di indossare questi capi”, ha spiegato Adriano.

Come avete visto, Nalini sarà anche uno degli sponsor principali della granfondo di Cuneo, della Fausto Coppi Officine Mattio 2018. Il brand mantovano fornirà la maglia celebrativa, che sarà indossata dagli oltre 2000 partecipanti.

nalini.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.