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All’estero la MTB non si ferma e Ferragosto…

di - 17/08/2017

Se in Italia l’attività a Ferragosto ha conosciuto un certo rallentamento, non così è stato all’estero, dove a dispetto della concomitanza con gli Europei Marathon si sono disputate molte importanti prove sia sulle lunghe distanze che nelle corse a tappe. In sede di cronaca della gara di Svit accennavamo all’assenza, oltre che degli italiani, anche degli svizzeri, che hanno scelto di privilegiare la classica di casa, l’Eiger Bike Challenge, una delle prove storiche del calendario internazionale. 88 i km da percorrere per 3.800 metri di dislivello per l’edizione del ventennale dove tutto lasciava presupporre che Urs Huber riuscisse a suonare la sesta, invece una brutta caduta costata la rottura del telaio ha messo fuori gioco il campione elvetico che ha così festeggiato nel peggiore dei modi il suo compleanno. La vittoria è andata a Marz Stutzmann in 4h31’14” con 2’58” su Adrien Chenaux e 5’30” su Hansueli Stauffer. Fra le donne quinta vittoria consecutiva per Esther Suss, appena rientrata dalla Colombia dove aveva preso parte a Manizales a La Leyenda del Dorado, gara a coppie disputata insieme alla britannica Catherine Williamson e chiusa al secondo a oltre un’ora dall’americana Sonya Looney e dalla sudafricana Amy McDougall. 5h24’08” il suo tempo con 19’19” su Ariane Luthi e 27’57” su Cornelia Hug. Tornando alla gara colombiana, la prova maschile era stata vinta dall’olandese Hans Becking e dal belga Joris Massaer con 21’50” sul pluriiridato elvetico Christoph Sauser abbinato al costaricense Paolo Montoya Cantillo.

Marz Stutzmann, primo all’Eiger Bike Challenge (foto organizzatori)

Tanta concomitanza ha praticamente azzerato le presenze straniere alla Leadville 100, la principale prova americana sulle lunghe distanze dove i concorrenti a stelle e strisce hanno così potuto farla da padroni. Sugli oltre 160 km prima posizione per il maggior talento nazionale, Howard Grotts che in 6h15’00” ha preceduto di 3’25” l’intramontabile Todd Wells e di 21’10” Payson McElween. Gara donne a Larissa Connors in 7h31’53”, a 26’27” Andrea Dvorak e a 47’03” Anne Perry.

Wells davanti a Grotts alla Leadville 100 (foto organizzatori)

Due appuntamenti anche per le prove a tappe, entrambe articolate su tre giorni di gare. In Germania era in programma il Rothaus Giro, che ha preso il posto quest’anno della Trans Schrwarzwald e i tedeschi l’hanno fatta da padroni monopolizzando il podio maschile con Simon Stiebjahn primo con 23” su Moritz Milatz e 1’57” su Markus Bauer. Podio tedesco anche fra le donne dove l’ha spuntata Adelheid Morath davanti a Clarissa Mai a 1’22” e a Miriam Oeschger a 18’20”. Certamente ricca di fascino la Glacier 360, la prova islandese di Reykijavik, a coppie dove si sono presentati molti specialisti per l’ultima prova generale in vista del Crocodile Trophy australiano. Successo per i fratelli norvegesi Anders e Eirik Fiskvik con 16’45” sui tedeschi Christopher Maletz e Michael Schuchardt, terzo il norvegese di nascita australiana Gregory Saw abbinato al portoghese David Rosa, a 22’28”. Vittoria casalinga fra le donne con Kolbrun Drofn Ragnarsdottir e Anna Kristin Petursdottir.

Simon Stiebjahn, dominatore del Rothaus Giro (foto organizzatori)