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Arrampicata indoor; a Milano Rockspot si amplia

di - 10/01/2019

A Milano il nuovo riferimento per l’arrampicata indoor: Rockspot si amplia e diventa la palestra olimpionica pensata per tutti. Inaugurazione 11 e 12 gennaio 2019

A Milano c’è un nuovo riferimento per l’arrampicata indoor, una palestra che punta sull’innovazione in ogni campo dell’allenamento nelle diverse tipologie di arrampicata, e che si rivolge all’atleta olimpico, come ai semplici appassionati, ai bambini e agli anziani. Rockspot si amplia e raggiunge 3000 metri quadrati occupati da pareti, quattro torri, un’area training e muri d’arrampicata che quadruplicheranno la loro superficie arrivando a 16 metri d’altezza e fino a 20 metri di sviluppo, con 300 possibili itinerari di corda. La storica palestra d’arrampicata indoor Rockspot, di via Fantoli 15 a Milano, si rinnova diventando più grande e in grado di soddisfare le esigenze di tutti. L’inaugurazione della nuova Rockspot è prevista per venerdì 11 gennaio e sabato 12: il primo giorno l’ingresso sarà gratuito per tutti e la sera ci sarà una grande festa con dj-set offerto da Climbing radio. Il giorno dopo invece sarà dedicato ai ragazzi di età inferiore ai 18 anni, con un open day dalle ore 10 alle ore 20: i minori entreranno gratis in palestra e sempre gratuitamente potranno provare ad arrampicare seguiti dagli istruttori,  divertendosi poi con giochi e animazioni.

La palestra di arrampicata Milanese più grande e di qualità, ma non solo…

L’ampliamento della palestra di via Fantoli prevede un incremento significativo degli spazi, sia in pianta sia dei muri d’arrampicata che quadruplicheranno. Due Torri e un Main Wall si sommeranno agli attuali pannelli corda offrendo così numerose possibilità di scelta tra altezze e inclinazioni differenti. L’area boulder sarà divisa in due aree, un’area per i blocchi e un’area allestita stile Japan Wall, per un totale di 100 metri lineari e 5 metri di sviluppo medio. L’area training metterà a disposizione un doppio System Wall (15° e 30°), doppio Moon Board (25° e 40°), Tension Board Motorizzato (15°-50°), Pan Gullich, Campus Step e Peg Board di notevoli dimensioni. Saranno inoltre presenti cinque ampi pannelli dedicati ai circuiti per l’allenamento della resistenza con inclinazioni di 0°, 10°, 20°, 30° e 40°. La doppia parete Speed Wall sarà regolamentare e dotata di auto belay per la disciplina massima dei 15 metri. Inoltre, anche sulle pareti adiacenti ci sarà la possibilità di scalare con un nuovo sistema innovativo di Auto belay ideato e testato con successo dallo staff di Rockspot.

Una palestra di arrampicatori per gli arrampicatori

Rockspot è nata nel 2009 dall’impegno e dal desiderio di due arrampicatori: Mirko Masé e Paco dell’Aquila. All’epoca due giovani desiderosi di un posto dove poter arrampicare in città, un luogo in cui sentirsi a casa e potersi allenare secondo le esigenze vere dei praticanti. In 10 anni le tecniche di training si sono evolute e l’attività ha di molto aumentato il suo bacino d’utenza, ma lo spirito che tiene in piedi la palestra è rimasto lo stesso. “Da quando abbiamo cominciato non siamo cambiati – spiega Mirko Masé, che associa l’attività indoor della palestra a quella in montagna, essendo lui anche Guida alpina -: continuiamo ad essere prima di tutto degli arrampicatori, continuano a pensare con la testa di chi arrampica ed è per questo che la nuova Rockspot è fatta per chi scala. Comprendiamo le esigenze degli scalatori perché sono anche le nostre.

Allenamento innovativo e uno sguardo alle Olimpiadi

E per i giovani che praticano questo sport da agonisti e si impegnano nelle competizioni? L’esigenza è quella di prepararsi guardando alle Olimpiadi visto che l’arrampicata farà il suo ingresso ufficiale nei Giochi di Tokio 2020. “La necessità è quella di mettersi al passo con i tempi – prosegue sulla stessa linea Paco dell’Aquila, come Masé proprietario di Rockspot -. L’arrampicata sportiva è davanti a una svolta storica, e la nostra palestra segue l’evoluzione dello sport. Per questo la nuova Rockspot è attrezzata con strutture certificate per tutte le specialità olimpiche: bouldering, lead climbing e speed climbing. Ad oggi sono pochissime le realtà che comprendono una simile offerta”.

Senza considerare le ampie strutture per l’allenamento, anche queste studiate secondo le ultime tendenze, innovative e all’avanguardia per l’Italia. Per i più giovani ci saranno dei percorsi pensati ad hoc, anche se la mescolanze tra le diverse tipologie di utenti continuerà ad esserci, perché è anche questo uno degli aspetti più belli di questo sport.

Arrampicata per tutti

L’arrampicata ha anche un forte valore sociale – continua Masé – perché unisce le persone attraverso una semplice corda e apre alla partnership anche tra chi è giovane e chi non lo è, tra uomini e donne. Uniti in cordata non esistono differenze di sesso, di ceto, di età: siamo tutti compagni”.

”E per arrampicare non bisogna essere dei super eroi – conclude dell’Aquila -. Si può praticare a prescindere dal peso, dal proprio stato di forma fisica, dalla conoscenza della montagna. L’arrampicata è uno sport alla portata di tutti, dai bambini, ai ragazzi agli anziani. Fa bene al corpo perché sfrutta tutti gli arti, stimola la concentrazione, aiuta a superare le proprie paure e spinge a mettersi in gioco”.

INAUGURAZIONE

L’inaugurazione della nuova Rockspot è prevista per venerdì 11 gennaio e sabato 12: il primo giorno l’ingresso sarà gratuito per tutti e alla sera, dalle ore 19:00 in poi, ci sarà una grande festa con i dj-set offerto da Climbing radio. Il giorno dopo invece sarà dedicato ai ragazzi di età inferiore ai 18 anni, con un open day dalle ore 10 alle ore 20: i minori entreranno gratis in palestra e sempre gratuitamente potranno provare ad arrampicare seguiti dagli istruttori,  divertendosi poi con giochi e animazioni.

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.