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Arrivo in coppia alla Dolomiti Extreme

di - 15/06/2017

Risuonano gli inni di Italia, Polonia e Spagna alla Dolomiti Extreme Trail 2017, la quinta edizione dell’evento podistico dellaVal di Zoldo proposto dall’Atletica Zoldo su tre tracciati, con partenza da Forno e arrivo a Pieve di Zoldo: 103 km (7 mila metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo), 53 km (dislivello positivo di 3800 metri, negativo di 3710) e 23 km (dislivello positivo di 1000 metri, negativo di 1900, con partenza da Forcella Staulanza). Scenario incomparabile: quello delle Dolomiti zoldane, con Spiz di Mezzodì, Moiazza, Civetta, Pelmo e Monte Rite a fare da cornice alla fatica degli oltre 700 concorrenti, provenienti da 36 nazioni.

La gara più prestigiosa, la 103 K, è partita alle 19:30 di venerdì. I concorrenti hanno corso per tante ore, dunque, di notte. L’ arrivo, nella mattinata di sabato 10, ha visto l’arrivo, appaiati, del varesino Andrea Macchi e del laziale Emanuele Ludovisi. Per pochi centimetri la vittoria è stata assegnata a Macchi ma il successo è da dividere a metà: i due atleti hanno fatto gara parallela a partire dal 15° km, decidendo di darsi una mano e di tagliare il traguardo insieme. 14 ore e 12’ il loro riscontro cronometrico. A completare il podio è stato il gardenese Christian Insam, in 14 ore e 34’.

La gara femminile è stata dominata da Marta Wenta: la ragazza polacca ha fermato il cronometro sul tempo di 17h04’, precedendo l’olandese Susan Van Duijl (18h40’) e l’altoatesina Annemarie Gross (19h06’).

Nella gara sui 54 km, in campo maschile la vittoria è andata a Matteo Pigoni in 6h11’. Sul secondo e terzo gradino del podio il bellunese Fabrizio Puntel (6h49’) e il rodigino Enrico Bonati (7h16’). Tra le donne, Spagna sul gradino più alto grazie a Estelita Santin Fernandez (8h04’) che ha preceduto di una manciata di secondi la bellunese Roberta Balcon (8h05’). A completare il podio Elisabetta Mazzocco (8h28’).

La prova più breve, sui23 chilometri, ha visto il successo del “padrone di casa”, lo zoldano Ruggero Berolo, e della trevigiana Silvia Serafini. (Comunicato stampa)

Uno dei passaggi più belli dell’ultima Dolomiti Extreme Trail (foto organizzatori)

SPETTACOLO PURO ALLA LEDRO SKYRACE

L’altoatesino Martin Stofner e la rumena Ingrid Mutter sono i dominatori della Ledro SkyRace 2017, che ha visto 500 atleti sfidarsi a fil di cielo sul Senter dele Greste, adrenalinico spartiacque tra il Lago di Garda e il Lago di Ledro. E’ stato uno spettacolo autentico quello regalato da questa seconda edizione della prova di mountain running partita in riva al Lago color cobalto a Mezzolago capace poi di proiettare i concorrenti sul Senter dele Greste, l’aereo e affilato tratto sommitale delle Alpi di Ledro, sospeso tra Alto Garda e Valle di Ledro e capace di regalare scorci panoramici ineguagliabili, dalle Dolomiti di Brenta agli Appennini, ai ghiacciai alpini del Carè Alto e Adamello.

E’ stata una Ledro SkyRace da record, sia per il primato di presenze, sia perchè entrambi i vincitori hanno saputo riscrivere i record del tracciato: Martin Stofner, trentunenne della Val Sarentino del Team La Sportiva, ha impiegato infatti 1h48’20”, con un margine di oltre 8′ sul riferimento che nel 2016 era valso il successo al trentino Andrea Debiasi, sesto e a sua volta al di sotto del suo precedente record. Il podio è stato completato da Gil Pintarelli (Team Crazy) e Marco Filosi (Atletica Valchiese), con Paolo Bert e Marco Leoni in quarta e quinta piazza. Letteralmente sgretolato il primato della gara femminile, con Ingrid Mutter (Valetudo Team) capace di correre in 2h16’24” con Annelise Felderer (Asc Sarntal) e Lisa Buzzoni (Team LaSportiva) a completare il podio di giornata.

Se la Mutter ha fatto gara di testa sin dalle prime rampe del tracciato, la gara maschile ha visto lo specialista del chilometro verticale Patrick Facchini (Team La Sportiva) fare la voce grossa nella prima parte del tracciato, quella che dalle sponde del Lago di Ledro (665 metri di quota) ha condotto fino ai 1988 metri di Cima Parì, punto sommitale del tracciato con il traguardo volante dedicato alla memoria di Damiano Gnuffi. Imboccato il Senter dele Greste ed i suoi saliscendi che conducono a Cima d’Oro, Facchini ha prestato quindi il fianco al ritorno degli avversari più predisposti ai tratti in discesa e – concausa una caduta – è progressivamente regredito in classifica. Proprio sull’aerea cresta e sulla successiva picchiata verso Mezzolago è invece iniziato il forcing di Stofner, capace di togliersi di scia Gil Pintarelli mentre da dietro Marco Filosi, ventunenne trentino già nel giro della nazionale di corsa in montagna, riusciva a farsi largo sulla terza piazza del podio.

Semplicemente imbattibile invece Ingrid Mutter che ha così festeggiato i 25 anni in anticipo di qualche giorno. La romena ha letteralmente dominato la scena, staccando il 34imo tempo assoluto e ha poi aspetta traguardo le damigelle d’onore del podio: Felderer e Buzzoni. Sempre in testa, ha ricevuto l’omaggio musicale del Corpo Bandistico Valle di Ledro già a Bocca Saval (1.740 metri) con la musica a risuonare anche sul gran premio della montagna di Cima Parì prima della picchiata verso la vittoria, nuovamente in riva al Lago di Ledro.

La splendida e calda giornata di sole ha permesso inoltre di assaporare il vasto panorama concesso dal Senter dele Greste, con il Lago di Ledro e le sue acque color cobalto a fare da costante punto di riferimento, gioiello lacustre incastonato tra i pendii erbosi della Valle di Ledro il cui ambiente particolarmente salubre ha meritato l’inserimento nel Progetto Riserva della Biosfera dell’Unesco, a sottolineare il grande valore di questo territorio, autentica palestra a cielo aperto. La Ledro SkyRace ha aperto l’estate a tutta outdoor della Valle di Ledro: il 30 giugno è atteso l’arrivo della Transalp Bike, il 2 luglio il Lago di Ledro tornerà protagonista con la quarta edizione di Ledroman, uno dei triathlon più apprezzati sul territorio nazionale, cui seguiranno le numerose regate veliche ed il ricco ventaglio di offerte sportive e non solo. Perché storia, cultura, enogastronomia e musica sono le altre eccellenti peculiarità della Valle di Ledro, angolo di paradiso apprezzato sin dall’Età del Bronzo. (Comunicato stampa)

L’arrivo vittorioso di Martin Stofner (foto organizzatori)

TRICOLORI MASTER, SI RIVEDE LA QUAGLIA

È stato uno strepitoso successo il Campionato Italiano master di Corsa in montagna, che si è svolto domenica 11 giugno a Dolcedo, in provincia d’Imperia.

Il team manager dell’evento, William Stua, del Club Marathon d’Imperia, con la soddisfazione stampata in viso dichiara: “solo chi non osa non vince. E noi abbiamo voluto osare, organizzando in provincia d’Imperia, una prova di Campionato Italiano Master di corsa in montagna. Ed alla fine, vista la partecipazione, il risultato tecnico e la soddisfazione di tutti, possiamo dire di aver vinto a pieni voti la nostra scommessa”.

Grande partecipazione di atleti da ogni parte d’Italia, in totale 397. Partenza dal Dolcedo e arrivo sino al Monte Faudo: dai 100mt. ai 1146mt. di altitudine, con ben 1058mt di dislivello, su un tracciato di 9km e 800mt.

Sicuramente il grande caldo ha inciso, ma le gare sia al maschile che al femminile sono state avvincenti. Al femminile vince, a sorpresa, perché non specialista, la maratoneta Emma Quaglia (Cambiaso Risso), che in 48’51” ha battuto l’esperta Antonella Confortola (Marathon Club Imperia) di 52”, terza Nadia Re (Asd Valli di Lanzo) a 1’21”. Al maschile la vittoria è andata a Massimo Galliano (Atl.Roata Chiusani) in 57’17” con 1’47” su Giuseppe Antonini (Atl.Paratico) e 1’58” su Gianluca Borghesi (Atl.Avis Castel San Pietro).

Atleti e tecnici hanno pubblicamente elogiato il tracciato di gara, costituito da un misto di asfalto, sterrato, mulattiere e sentieri; accuratamente segnalato mediante frecce, bandierine, e cartelli del Club Marathon Imperia, recanti vistose frecce rosse. (Comunicato stampa)

Per l’azzurra di maratona Emma Quaglia un inedito titolo italiano di corsa in montagna (foto FB)

GLI ALTRI VINCITORI

Rassegna di quant’altro è successo nel lungo weekend offroad:

TRAIL

Licony Ultratrail a Morgex (70 km x 5.000 metri): Erik Pinet (Equilibra Running Team) 8h34’01” e Emanuela Scilla Tonetti (Atl.Samverga) 10h40’17”

Licony Trail a Morgex (25 km x 1.600 metri):Dennis Brunod (Mont Avic Team) 2h15’33” e Roberta Jacquin 2h59’16”

Ultratrail Sacred Forest a Badia Prataglia (80 km x 4.200 metri): Luciano Meneghel (Cmp 4 Sport) 10h12’50” e Cecilia Polci (Bergteam) 12h28’10”

Trail Sacred Forest a Badia Prataglia (24 km x 1.500 metri): Andi Dibra (Pol.Volte Basse) 2h12’09” e Maria Cristina Draoli (Assisi Runners) 2h44’54”

Supermaratona dell’Etna da Zero a Tremila a Fiumefreddo (43,150 km x 3.000 metri): Manuel Bortolas (Pod.Torino) 3h52’25” e Camilla Magliano (Pod.Torino) 4h22’03”

Trail delle Barme ad Angrogna (22 km x 1.500 metri): Claudio Garnier (Valetudo) 2h11’19” e Daniela Bonnet (Sc Angrogna) 2h52’33”

Vigezzo Trail (20 km x 1.400 metri): Cristian Minoggio 1h55’44” e Michela Piana 2h32’55”

RoeRun a Vezza d’Alba (22 km x 1.000 metri): Ioan Maxim (ROU) 1h39’58” e Paola Regis 2h10’52”

Sui Percorsi di Marco Olmo a Robilante (15,3 km x 850 metri): Simone Peyracchia (Pod.Valle Varaita) 1h12’12” e Eufemia Magro (Asd Dragonero) 1h24’17”

Urban Trail Settimo Torino Superga (25 km x 500 metri): Antonio Cubello 1h32’20” e Maria Rosa Erario 1h47’55”

Maratona del Guglielmo a Provaglio d’Iseo (30,1 km): Giovanni Paini (New Athl.Sulzano) 2h50’28” e Laura Gotti (Runners Capriolese) 3h11’31”

Molveno Lake Running (20 km x 426 metri): Emanuele Franceschini (Us Quercia Trentingrana) 1h09’26” e Simonetta Menestrina (Atl.Trento) 1h25’35”

Trail dei Cramars a Lauco (25 km x 1.300 metri): Mirco Romanin (Timaucleulis) 2h01’55” e Carla Spangaro (Timaucleulis) 2h30’40”

Monte Caio Trail Running a Tizzano (21 km x 1.260 metri): Michele Quagliaroli (Vengo lLì) 1h49’06” e Giulia Ghiretti (Cus Parma) 2h17’34”

Versilia Run a Cinquale di Montignoso (21 km): Alessandro Ristori (Lucca Marathon) 1h17’02” e Dania Bernardi (Gp Taneto) 1h53’43”

Versilia Run a Cinquale di Montignoso (15 km): Vittorio Bertuccelli (Atl.Alta Toscana) 59’31” e Elena Bertolotti (Atl.Castello) 1h08’39”

Ecotrail Running Monticello a Terranuova Bracciolini (11 km): Alessandro Tartaglini (Up Policiano) 41’10” e Roberta Belardinelli (Filirun) 47’59”

Orte Trail (13 km x 625 metri): Alberto Dionigi (Aperdifiato Bastia) 58’49” e Patrizia Giannini (Athl.Amelia) 1h10’40”

Urban Trail delle Ciliegie a Celleno (9 km): Cristian Fois (Trisport Costa d’Argento) 35’39” e Marcella Municchi (Uisp Abbadia San Salvatore) 42’56”

Semprevisa Gravity Trail a Bassiano (16,5 km x 890 metri): Cesare Iacovacci (Team Atl.Uisp) 1h22’01” e Laura Chimera (Running Club) 1h35’28”

Ultra Serra di Celano (64,1 km x 3.800 metri): Antonio Carfagnini (Mt Scanno-Burgad) 8h44’10” e Elisabetta Aghiana (D+ Trail) 10h52’50”

Trail Serra di Celano (18 km): Carlo Colaianni (Live Young Mountain) 1h44’10” e Raffaella Tempesta (Terminillo Trail) 1h58’35”

Val d’Agrò Running a Savoca (8,5 km): Alberto Caratozzolo (Cosenza K42) 30’28” e Nadhya Sukharyna (UKR-Asd Torrebianca) 37’01”

SKYRUNNING

VK Serra di Celano (2,7 km x 1.100 metri): Alex Oberbacher (Sc Gardena) 41’37” e Raffaella Tempesta (Terminillo Trail) 50’44”

Grignetta Vertical a Abbadia Lariana (4 km x 1.000 metri): Michele Boscacci (Esercito/La Sportiva) 32’33” e Silvia Cuminetti (Gav Vertova) 41’12”

BellaDormente Skyrace a Castelnuovo Nigra (28 km x 2.100 metri): Claudio Alberto (Atl.Susa) 3h07’24” e Raffaella Miravalle (Gran Paradiso Valleorco) 4h03’50”1

Lattebusche Vertikal Kilometer a Domegge di Cadore (2,7 km x 1.000 metri): Manuel Da Col (Team Scott-Gm Calalzo) 34’14” e Francesca Rossi (Bogn da Nia) 41’57”

CORSA IN MONTAGNA

Scalata al Forte Diamante a Genova (5 km): Davide Cavalletti (Delta Spedizioni) 20’59” e Teresa Repetto (Atl.Novese) 28’12”

Darfo-Cervera Mountain Run a Darfo (7,1 km): Claudio Amati 47’28” e Stefania Cotti Cottini (Aido Artogne) 56’03”