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Asics GEL Fuji Trabuco 6: il Test

di - 27/09/2018

ASICS GEL Fuji Trabuco 6

Dopo il successo di Xavier Thévenard e ASICS all’UTMB 2018, la gara di Ultra Trail Running che, con i suoi 171k di lunghezza, è considerata da tutti come l’Olimpiade della specialità, era d’obbligo testare la nuova ASICS GEL Fuji Trabuco 6.

ASICS GEL Fuji Trabuco 6
Le ASICS GEL Fuji Trabuco 6 con la suola a profilo ribassato che garantisce un’ottimo grip.

Mattia De Guio, nostro tester da oramai 3 anni e buon interprete dei terreni trail su cui corre e si allena, ha effettuato  con la nuova ASICS GEL Fuji Trabuco 6  oltre 100 chilometri, suddivisi in varie uscite, che gli hanno permesso di saggiare e verificare con attenzione tutte le principali caratteristiche di questo modello di calzatura, evidenziandone con attenzione e dovizia di particolari pregi e difetti. I nostri test sono onesti, fatti da gente che corre per gente che corre. Cerchiamo sempre di analizzare le calzature in modo obiettivo, in modo da suggerire a chi ci legge il modello più idoneo al suo stile di corsa, ala suo passo al chilometro e al suo peso.

ASICS GEL Fuji Trabuco 6
Mattia in piena azione con la nuova ASICS GEL Fuji Trabuco 6 messa a dura prova in una parte del percorso in discesa

I NOSTRI VOTI

Mattia ha analizzato le diverse caratteristiche della scarpa in modo semplice. Ogni voce è stata inoltre arricchita da un voto numerico, da 0 a 10, in cui il 10 rappresenta l’eccellenza e il 6 la sufficienza, per rendere il test più immediato e di facile lettura.

ASICS GEL Fuji Trabuco 6
Mattia in azione con le ASICS GEL Fuji Trabuco 6 che si sono trovate a loro agio anche su tratti in erba.

MODELLO – ASICS GEL Fuji Trabuco 6

Peso 334g ( 9,5 US)

Drop 8mm

ASICS GEL Fuji Trabuco 6
In bella evidenza il rinforzo delle ASICS GEL Fuji Trabuco 6 in corrispondenza del tallone.

Design: affusolata e compatta.

Finiture/allacciatura: quasi totalmente termosaldata. Chiusura classica, con comodo taschino nella linguetta per riporre i lacci.

Impatto iniziale/setup prima uscita: la prima impressione è che la suola sia un po’ troppo rigida. Il piede però viene avvolto bene. Rimango stupito dal fatto che non creano quei fastidi al piede, classico delle prime uscite con una scarpa nuova.

Comfort: VOTO 8. Nelle uscite successive si conferma una calzatura molto comoda grazie alla soletta e suola interna dello stesso materiale che si fondono perfettamente insieme, alla tomaia morbida e flessibile e al rivestimento intorno al tallone/ parte posteriore del piede.

Traspirabilità: VOTO 6. La tomaia è stata rinnovata per una maggiore elasticità, questo a discapito della traspirazione del piede in quanto gli inserti, termosaldati al tessuto, limitano il passaggio dell’aria.

Grip: VOTO 7. Nonostante i tacchetti poco pronunciati, offre una tenuta affidabile su terreni poco tecnici e poco ripidi, meno sicura sul bagnato.

Stabilità: VOTO 8. Intersuola realizzata con un composto in Solyte che offre maggiore stabilità, leggerezza e durabilità rispetto alle versioni precedenti della Trabuco. Inoltre la tomaia, formata da diversi materiali, tiene il piede ancorato alla suola.

Deformabilità: VOTO 8. Grazie al materiale dell’intersuola e all’elasticità della parte superiore,  la Trabuco si adatta con facilità al terreno ad ogni passo ritornando velocemente alla forma originale.

Protezione: VOTO 6. Puntale rinforzato, avampiede protetto dalle asperità del terreno ( Forefoot Rock Protection Plate ) e tallone riparato dalla tecnologia Gel rendono ben protetta la parte inferiore del piede. Scarsa però quella superiore.

Capacità di ammortizzare: VOTO 8. Oltre al sostegno il Gel (posto sotto al tallone), combinato con l’intersuola con inserti spEVA e la suola in gomma AHAR+ rende l’ammortizzazione una delle doti migliori della ASICS GEL FUJITRABUCO 6.

Criticità: non presenta grandi lacune. Non abbiamo però  trovato un “casella” precisa in cui collocare la ASICS GEL FUJITRABUCO 6: certamente è una scarpa per sentieri o strade sterrate Un po’ meno indicata per tracciati tecnici e impegnativi.

Qualità principali rilevate: la comodità data dall’intersuola e dalla soletta. La struttura in generale, capace di rendere il piede un “tutt’uno” con la scarpa. La reattività nelle parti pianeggianti e veloci, soprattutto su asfalto.

Consigliata per: runners che muovono i primi passi verso il trail running. Adatta anche per uscite lunghe (più di 30k) purché  il corridore non sia troppo pesante e il percorso sia facile o senza dislivelli importanti.

Per maggiori info: QUI

 

 

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”