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BH G7 Pro, non solo aerodinamica

di - 20/10/2017

BH Bikes, in questo caso la G7 Pro, ci ha abituato a proporre biciclette votate alla performance, mezzi che per caratteristiche tecniche, design e soluzioni in genere, hanno da sempre messo in mostra un carattere aggressivo e marcato. G7 Pro non è da meno, evoluzione della precedente G6 Pro, progetto che nasce per soddisfare il segmento race, occupato nello specifico dalla G7 Disc. La collaborazione con il Team Direct Energie però, ha obbligato il marchio basco a sviluppare una bici dalle uguali caratteristiche ma con freni tradizionali, considerando l’utilizzo limitato delle bici con i dischi. G7 Pro nasce proprio da qui.

Il frame è full carbon monoscocca, con un peso dichiarato di poco superiore agli 800 grammi nella misura media.

Serie sterzo conica, tubazioni con ridotto impatto nello spazio e nervature marcate, bottom bracket 386 Evo, stays bassi asimmetrici e inserzione bassa dei foderi obliqui, senza dimenticare il seat-post semintegrato, calipers direct mount e forcella completamente in carbonio, sono caratteristiche atte ad incrementare la prestazione di un frame con geometria raccolta, a prescindere dalla misura.

La bici che vedete in test è una sorta di Team Replica della squadra pro, con le varianti di stem, piega, ruote, tutti marchiati Evo BH, oltre alla sella Prologo, in una versione non usata dai corridori.

bhbikes.com

LE PRIME IMPRESSIONI

Queste sono solo le prime impressioni della G7 Pro di BH, abbiamo percorso ad oggi poco meno di 200 km e ci siamo un’idea del suo carattere e comportamento. Questo progetto è più fluido ed equilibrato rispetto alla G6 Pro, simile alla versione G7 con il disco. La bici conferma il suo carattere corsaiolo fin dalle prime pedalate, molto briosa su tutto l’avantreno, più docile, guidabile ma non morbida sul retrotreno: non perde una pedalata e risponde molto bene alle variazioni di ritmo. Decisamente agile, ha una velocità d’inserimento in traiettoria degna di nota. A nostro parere è una bici rivolta a chi è preparato sotto il profilo atletico e dedicata a chi ama una posizione in sella corta, raccolta, schiacciata in avanti.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.