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BIM 24H MTB, ventiquattro ore in bici che diventano una festa

di - 06/10/2017

Non siamo in alta montagna tra le vette alpine, non ci sono cime da scalare e dislivelli positivi da paura: siamo sulla costa romagnola, sinonimo di divertimento, VOGLIA DI DIVERTIMENTO. BIM 24H, Bellaria Igea Maria 24H mtb, non è solo un evento legato alla mountainbike nella sua versione endurance ma una manifestazione che tocca vari temi differenti legati tra loro in maniera indissolubile. Podismo, bicicletta, gastronomia, ospitalità, divertimento, musica e fare gruppo, sono il leite motiv della BIM 24H, che proprio con la ventiquattro ore sulle ruote grasse trova il suo epilogo. BIM 24H è anche una sorta di spartiacque, tra l’estate e l’autunno con il fine settimana che è partito dal venerdì 22 Settembre, per concludersi nella giornata domenicale intorno alle 12,15, con gli ultimi concorrenti della 24H che tagliano traguardo.

Stremati, sfiniti, contenti, entusiasti, emozionati e non domi, per una festa che è durata quasi tre giorni, non solo per loro ma anche per le persone che hanno giocato il ruolo di accompagnatori, senza dimenticare i tanti curiosi che si sono affacciati sulle rive dell’Uso, fiume che sfocia a Bellaria, teatro e campo di battaglia per i piloti. In un certo senso è strano, perchè alle spalle della cittadina romagnola, dietro alle spiagge, ai palazzi, ai tanti hotels, alle vie che in estate brulicano di turisti, giorno e notte, oltre la strada principale che collega tutta la costa, il comitato organizzatore Mareterra, ha saputo costruire un mondo parallelo, non solo di sport ma con l’attività fisica come fulcro.

Si parte il venerdì sera (per gli organizzatori la costruzione di tutto questo è partita 365 giorni a dietro) con la camminata serale all’interno di un sentiero protetto, tracciato che sarà anche il percorso di gara mtb. Circa 600 persone! Seicento persone sono tante, seicento luci nella notte sono uno spettacolo unico in qualsiasi contesto. Una camminata, qualsiasi sia la sua interpretazione, in Romagna deve finire con una reintagrazione ottimale: cibo, pizza e piadina, solo per citare alcune cose, il tutto accompagnato da spettacoli d’intrattenimento, musica ed evoluzioni di Paolo Patrizi. Nel frattempo il parco chiuso mtb freme e pullula di gente che sta posizionando le strutture che saranno campo base per le giornate successive. Sabato 23, una bella giornata di sole, una leggera brezza e un mare piatto sembrano voler calmare lo spirito dei quasi quattrocento accreditati per le due competizioni delle ruote grasse: la 6H mtb e la 24H mtb, entrambe con partenza prevista alle 12 dalla spiaggia. Singoli e team, tutti pronti per lo start, con i partecipanti alla sei ore schierati in testa.

Raduno alle ore 10 e ci si muove in kermesse nel centro cittadino: qui la gente applaude, osserva e accompagna i bikers, incita, coinvolge ed è coinvolta in prima persona. Qui partecipano tanti indigeni del territorio ma rispetto all’anno passato, la gente che viene da fuori è aumentata di buon numero e qui l’ospite è sovrano.

L’anello da percorrere non presenta grosse difficoltà tecniche, un percorso con lunghi tratti in cui è possibile sviluppare una buona velocità, che si alternano ad un parte del tracciato più tecnico, con alcuni cambi di direzione e un rock garden. 8,5 km in totale lungo gli argini dell’Uso e attraverso alcuni frutteti, 8,5 km che con il passare delle ore non ti lasciano un attimo di respiro: devi continuamente pedalare e devi farlo forte. I team alternano i loro componenti, ognuno con la propria strategia, qualcuno gareggia con il coltello tra i denti per vincere, qualcuno non smette di ridire tra birra e musica a palla. Ci sono anche tante donne, tutti, nessuno escluso deve passare dal punto di controllo che con il passare delle ore diventa un catino pieno, colmo di gente. Qui non manca nulla: si mangia, si beve, ci sono molti stand dove la gente può curiosare e comprare. Una festa che sembra non voler finire e calare d’intensità, anche quando cala il buio.

Termina la 6H, si festeggia e parte il concerto dal vivo che durerà fino alla mezzanotte inoltrata. I piloti continuano a girare e gli spettatori sembrano non stancarsi. La notte corre via veloce, le luci bianche e quelle rosse montate sulle bici sembrano stelle che sfiorano la terra, assecondano l’alba e danno un tocco di calore: qui lo sbalzo termico tra il giorno e la notte è notevole. Si può fare ginnastica con un personal trainer e gli accompagnatori ne beneficiano, i bambini hanno il loro percorso fettucciato dove potersi sfogare con le loro bici e si aspettano le 12, fine della gara. Alla fine, come spesso capita in queste situazioni, c’è un podio, ci sono le premiazioni e un palco per le celebrazioni ma tutti sono vincitori. Chi vince sono anche gli organizzatori capaci di creare un evento coinvolgente, una manifestazione dove fare gruppo e stringere amicizie, dove condividere fatiche, sorrisi, umori e dimenticare tutto quello che rimane al di fuori della propria passione. Noi ci siamo resi partecipi della BIM 24H mtb 2.0 2017, per la 3.0 2018 il countdown è già iniziato.

bim24hmtb.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.