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Campagnolo entra ufficialmente nel mondo dell’abbigliamento tecnico

di - 12/12/2017

Campagnolo ha creato la sua linea di abbigliamento per il ciclismo, completando un pacchetto raffinato ed elegante, che va dalle trasmissioni ai componenti, passando dagli accessori a gadget, fino ad arrivare a strumenti come il mitico cavatappi. Oggi, grazie a una nuova linea completa di capi tecnici ad alte prestazioni, con materiali appositamente selezionati per conferire aerodinamicità ai capi, il taglio anatomico pensato per una vestibilità comoda, senza sacrificare l’aerodinamica. Ogni capo è dotato di una notevole elasticità dei tessuti, aspetto che garantisce la massima libertà di movimento pur incorporando elementi compressivi per tenere fresca la muscolatura di chi lo indossa.

Per il lancio, il nuovo abbigliamento Campagnolo sarà presentato nella versione primavera/estate 2018 ma comprenderà anche una gamma completa di accessori caldi e di medio peso da uomo e da donna. Pantaloncini, maglie, calze, giacche, gilet e una serie di complementi. La nuova linea di abbigliamento Campagnolo è completamente made in Italy, sarà quasi esclusivamente disponibile online nello store dell’azienda, aggiornato, per renderlo più efficiente e proporre al consumatore un’esperienza visivamente più piacevole e coinvolgente. Non solo per uomo: la categorie dell’abbigliamento tecnico dell’azienda veneta, comprendono anche un’ampia sezione di capi studiati e sagomati appositamente per le donne.

campagnolo.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.