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Canyon Ultimate CF SL Disc

di - 27/01/2017

Rispetto alla sorella con freni standard questa versione disc riprende solamente il design e le forme delle tubazioni, una sorta di family feeling in fatto di estetica che è marchio di fabbrica della categoria Ultimate di Canyon. Ultimate CF SL Disc è facile da guidare ed è comoda sulle lunghe distanze ed è stabile quando l’azione frenante è perentoria.

Dopo aver trovato il completo sdoganamento a fine 2016, le biciclette road con i freni a disco, entrano nei pensieri quotidiani dei ciclisti, anche quelli con la competizione nel sangue e la nuova gamma del marchio tedesco ne è la dimostrazione e conferma. La Ultimate Disc adotta delle forme che al primo sguardo la rendono molto simile alla sorella con i freni caliper ( dischi a parte ovviamente) ma è solo una sensazione, perché in fatto di geometrie, costruzione delle tubazioni e comportamento su strada, i due progetti sono completamente differenti.

La Disc è più morbida sulla sezione posteriore, maggiormente elastica, offrendo una notevole rigidità e compostezza su tutto l’avantreno; questa sorta di sbilanciamento è voluto e ricercato, per offrire una perfomance equilibrata ( e sicurezza) quando l’impianto frenante entra in azione con tutto il suo brio e la sua potenza. La taglia M, quella da noi provata ha i foderi bassi posteriori lunghi 41,5 cm (0,5 in più rispetto alla versione con caliper), un piantone più corto di 1,7 centimetri e una tubazione orizzontale più lunga di 0,6 cm, senza dimenticare lo sterzo accorciato di 0,2 centimetri.

Rimangono invariati gli angoli dello sterzo e del piantone. Questo pacchetto nella sua totalità, combinato con un fodero basso (lato non drive) maggiormente strutturato, con spessori aumentati permette di avere una bici comoda, prestazionale ma allo stesso momento stabile e capace di contrastare le pressioni che le pinze idrauliche sono in grado di generare. L’allestimento della versione in prova è di tutto rispetto, un pronto gara di sostanza, non troppo leggero ma ampiamente sfruttabile da tutte le tipologie di pedalatori. La Ultimate Disc SL (disponibile anche la versione SLX) è presente in catalogo con sette allestimenti, cinque bike preallestite e due framekit, per sette geometrie che vanno dalla 2xs alla 2xl. I prezzi hanno forbice compresa tra i 3599 euro della 9.0 Di2, fino ad arrivare ai 2099 euro per la 8.0 ( 1499 euro sono necessari per il kit telaio).

Interessante è la presenza dell’allestimento WMN 9.0, completamente dedicata al pubblico femminile. Qui di seguito vogliamo segnalare le misure della versione disco ma anche di quella tradizionale, in modo che abbiate l’opportunità di fare un confronto:

MISURE DISCO

TAGLIA: M

ORIZZONTALE: 556 mm centro/centro

PIANTONE: 520 mm centro/fine

TUBO STERZO: 148 mm

FODERO BASSO: 415 mm

ANGOLO PIANTONE: 73,5°

 

MISURE VERSIONE TRADIZIONALE

TAGLIA: M

ORIZZONTALE: 556 mm centro/centro

PIANTONE: 520 mm centro/fine

TUBO STERZO: 155 mm

FODERO BASSO:  410 mm

ANGOLO PIANTONE: 73,5°

 

ASSETTO IN SELLA

L’assetto è votato al massimo equilibrio tra comodità e prestazione e, aggiungiamo noi anche ad un buon impatto estetico. Un valore aggiunto e dettaglio di rilievo lo ricopre il seat-post con possibilità di spostamenti di 5 cm in totale, 15 anteriori, 35 posteriori.

FINITURE/DETTAGLI TECNICI

Freni flat mount e assi passanti anteriori e posteriori, a nostro parere, sono le soluzioni ottimali da adottare per le bici con freni a disco. La forcella anteriore, nei pressi della parte bassa, è dotata di due svasature che facilitano l’ingaggio della ruota. Le ruote hanno un canale interno di 18 millimetri, soluzione ottimale e che dovrebbe essere adottata costantemente per questi categoria di mezzi.

ASSEMBLAGGIO

Come scritto in precedenza il pacchetto prevede sostanza m anche un peso non contenuto. L’impianto frenante idraulico di matrice Ultegra è un punto fermo per affidabilità e prestazione. La sua efficacia non cambia anche quando la temperatura esterna varia in modo importante e in un lasso di tempo breve.

IN SALITA

Non è una scattista pura, paga leggermente gli scatti e le variazioni di ritmo perentorie. Ottimale il comportamento durante le azioni meno violente e progressive: per sfruttarla al meglio, a nostro parere, è necessario prendere confidenza, sfruttando un avantreno granitico.

IN DISCESA

L’affidabilità e la sicurezza che è in grado di percepire l’atleta, non arrivano sono dal sistema con i dischi ma da un equilibrio e precisione nella tenuta della traiettoria. Tutto questo deve essere assecondato da coperture di buon livello che siano in grado di tenere la bici con il giusto grip.

SUL PASSO

Qui, a nostro parere, si sfrutta la bontà geometrica e anche un buon design del manubrio. Una sorta di elasticità verticale (facilmente percepibile) e la notevole rigidità laterale vanno a vantaggio di un’azione continua anche su asfalti malmessi. Le vibrazioni negative vengono abbondantemente dissipate.

IN FRENATA

Inutile dire che l’impianto porta notevoli vantaggi e infonde sicurezza ma deve assecondato da una componentistica (ruote, gomme, progetto del telaio e anche il manubrio) di buona qualità, in parte dedicata e studiata per questo segmento.

COMFORT

La bici è comoda nella sua totalità, più morbida sulla porzione posteriore e più decisa e rigida sulla parte anteriore. A nostro parere, per questa tipologia di bici, la parte del leone viene recitata dalle ruote abbinate alle coperture. Queste Spline sono morbide, non troppo reattive.

CAMPO DI UTILIZZO

La Ultimate Disc in prova è una bici versatile per i percorsi con dislivello, ci piacerebbe testarla con ruote più leggere e reattive. Il progetto è azzeccato e l’utilizzatore tipo è colui che predilige pedalare su tracciati long distance anche con salite lunghe, atleta che ama una bicicletta facile da guidare in discesa, poco nervosa.

https://www.canyon.com/it/