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Correre al cospetto di Cervino e Monte Bianco

di - 21/03/2016

The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® - Franck Oddoux foto: The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® – Franck Oddoux

Nel numero di 4Running di aprile/maggio presto in edicola, abbiamo iniziato a proporre una serie di reportage dedicati alle montagne più belle del nostro territorio, suggerendo itinerari e percorsi trail. Siamo partiti dalla Valle d’Aosta, regione che ospita il Tor Des Géants, tra le gare di trail più dure al mondo, correndo ai piedi del Monte Bianco e del Cervino, i due giganti di granito che hanno reso famosa la piccola regione alpina. Ad accompagnarci nel viaggio Mattia De Guio, Fabio Scipioni e Luca Thomain, grandi appassionati di trail. In aggiunta agli itinerari da loro suggeriti e che potete trovare sulle pagine di 4Running, ve ne proponiamo qui altri di grande interesse.

IL CERVINO INSIEME A MATTIA DE GUIO

foto: Erica Motta foto: Erica Motta

• Villaggio Crétaz-Cheneil-cima della Roisette: 6 km circa, 1.800 m d+
“Un tracciato su cui mi alleno spesso parte di nuovo dalla frazione Cretaz di Valtournenche e sale verso l’abitato di Cheneil per l’Alta Via n.1. Questa suggestiva frazione è crocevia di numerosi itinerari, tra cui la Becca d’Aran, il Col di Nanaz in Val d’Ayas, il Colle di Clavalité-Chamois, Salette. Quello che ho scelto io prosegue da Cheneil fino a raggiungere la cima della Roisette (3.334 m), situata praticamente di fronte al Pancherot. Salita impegnativa, a tratti anche di più… Bisogna tener conto delle quote piuttosto elevate. Il paesaggio? Sempre mozzafiato. E se per caso avete voglia di fare la discesa in notturna, godersi il tramonto dalla cima potrebbe trasformarsi in uno di quei ricordi che si imprimono nella memoria per sempre: un bellissimo primo piano del Monte Rosa, del Cervino e della sua vallata”.

IL MONTE BIANCO CON LUCA THOMAIN

• Lavachey/Val Ferret-Col Malatrà: 1.695-2.925 m ca, 1.000 m d+
“Secondo me è uno dei più suggestivi di tutta la Valle d’Aosta! Un itinerario stupendo, che le parole non possono descrivere, con un dislivello importante. Si parte da Lavachey a 1.695 m slm per arrivare al Col Malatrà a 2.925. È privo di difficoltà tecniche eccetto la quota, inoltre, non essendo troppo conosciuto, non è mai troppo frequentato, quindi se quando correte vi piace stare in mezzo alla natura e alla solitudine, questo è il posto che fa per voi. Si lascia la macchina nella frazione di Lavachey, località nel cuore della Val Ferret, si segue la strada asfaltata per un paio di Tornanti, poi sulla destra si prende il sentiero per il rifugio Bonatti. Il primo tratto sale nel bosco, le pendenze sono abbastanza accentuate, anche se prive di difficoltà tecniche, 200 metri sotto il rifugio si esce dal bosco con vista stupenda su tutta la val Ferret e il massiccio del Monte Bianco. Arrivati al Bonatti si prende l’alta via n.1 che  porta prima all’Alpe Malatrà inferiore e poi superiore, quindi ci si trova in un bel pianoro al centro di un vallone, e questo tratto è corribile. Poi il percorso si sposta sulla sinistra, dove alla fine del piano ricomincia a salire a zig zag fino a raggiungere una zona detritica. Oramai siamo a quasi 2.800 metri e si inizia a vedere in lontananza il nostro obiettivo, che si raggiunge con un lungo mezza costa su pietre che  porta al colle, ovvero un taglio largo al massimo 2 metri che taglia la montagna… unico! È anche l’ultimo colle che devono affrontare i partecipanti della corsa di endurance trail più duro al mondo il “Tor Des Geants”.

foto: The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® - Pascal Tournaire foto: The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® – Pascal Tournaire

La Visaille-Col de La Seigne: 1.679-2.512 m, 855m d+
“Gita stupenda, senza difficolta tecniche, che vi porterà nel cuore della Val Veny, altra vallata laterale di Courmayeur, a mio parere più selvaggia e bella della Val Ferret. Si parte da La Visaille e si arriva al col de la Seigne al confine con la Francia, con un ulteriore anello intorno alle Pyramides Calcaires. Percorso stupendo, che ho già affrontato in gara, un bell’allenamento misto che alterna tratti molto corribili con piani abbastanza lunghi (vere rarità da trovare a queste quote e in queste zone) e con sezioni di salite e discese molto impegnative su pietraie. Da La Visaille si imbocca la strada asfaltata che poi diventa sterrata, in cui la salita è lieve e si può affrontare di corsa. Dopo circa 300 m d+ si raggiunge il Lago del Combal (1.957 m). Sulla sinistra si passa un ponticello che  fa attraversare la dora della Val Veny, tratto pianeggiante fino quasi a sotto il rifugio Elisabetta. Il posto è stupendo, potrete correre in piano a quasi 2.000 m di quota, costeggiando il lago in uno scenario incredibile. Di fronte a voi Les Pyramides Calcaires, due vette gemelle appena sopra il rifugio, con le loro caratteristiche calcaree in zone dominate dal granito, il ghiacciaio della Lex Blanche e, sulla vostra destra, il Petit Mont Blanc. Appena sotto il rifugio si comincia a salire seguendo sempre la poderale e, raggiunto quest’ultimo, invece di prendere sulla sinistra il sentiero n.12, già percorso del Tour du Mont Blanc, che porta direttamente al colle, prenderemo il  n.13 che sale verso destra, e che ci condurrà a girare intorno alle Pyramides, dandoci una visione a 360° di queste due vette. La prima parte è di salita su pietraia, il sentiero è sempre evidente, non si trovano difficoltà tecniche, e la pendenza rimane accentuata e costante… Arrivati in cima si ridiscende verso sinistra sempre su pietraia nel primo tratto, per poi ridiventare sentiero terroso e ricongiungerci al n.12, che ci indirizzerà dritti fino al Col de La Seigne. Quest’ultimo può essere percorso anche per il ritorno, evitandoci l’anello intorno alle Pyramides e, non presentando pendenze elevate, è molto corribile in discesa. Questo itinerario in estate è molto battuto, soprattutto il sentiero n.12 che, essendo parte del Tour du Mont Blanc, viene percorso da gente di tutto il mondo per tutta l’estate. Se volete vederlo nel suo momento migliore vi consiglio di andarci verso fine settembre primi di ottobre”.

foto: The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc® – Franck Oddoux | Erica Motta

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