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Cosa si nasconde dietro a Boa Technology

di - 04/11/2016

Boa Technology

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Abbiamo fatto visita alla sede europea di Boa, un nome un marchio che con il passare degli anni, neppure molti a dire la verità, è diventato un simbolo nel settore della bicicletta e non solo.

Boa, a tutti gli effetti è un sistema di chiusura, una soluzione che ha differenti disesgni e applicazioni in base al suo funzionamento ( a come deve funzionare su quella tipologia di scarpa e a come la tomaia di quella scarpa deve funzionare, al meglio) ma ad oggi è simbolo “identificativo” di una categoria: quella dei rotori e dei cavi dedicati alla chiusura delle calzature tecniche per il ciclismo.

Boa Technology
Boa Technology

 

Boa in Europa ha sede nella piccola cittadina austriaca di Mondsee, immersa nella zona dei laghi e delle montagne. La sede continentale ha 15 dipendenti e non è solo a supporto delle aziende che adottano questo sistema ma, è studio, ricerca e sviluppo. L’headquarter di Boa è a Denver in Colorado e in aggiunta al distaccamento europeo anche il continente asiatico ha i suoi uffici. Boa conta in totale più di 150 dipendenti, oltre 200 brands partner e più di 50 campi di applicazione.

La sede europea del marchio è una bomboniera, un ambiente giovane e dove tutto è a portata di mano, pieno di luce, arioso, in un mix tra dinamismo e volontà di trovare sempre una soluzione. La visita, in particolare le informazioni che abbiamo acquisito in terra austriaca, ci hanno dato modo di capire alcune sfaccettature legate ad applicazioni sulle calzature per il ciclismo, aspetti su cui svilupperemo un punto tecnico su uno dei prossimi magazine.

 

In visita alla sede austriaca di Boa
In visita alla sede austriaca di Boa

Boa nasce nel 1996 e ad oggi è un punto di riferimento per tutte le categorie di equipaggiamenti legati allo sport, dal ciclismo, all’outdoor, dal podismo all’arrampicata, passando per lo sci, il golf, trail running, senza dimenticare alcune applicazioni in ambito militare. Il rotore, il sistema Boa nulla sua totalità è diventato simbolo d’innovazione e affidabilità ma quello che si nasconde dietro una semplice rotella e un laccio è molto più che una semplice applicazione ad una calzatura. In molti identificano Boa nel solo rotore ma il pacchetto comprende la rotella, il laccio e le guide. Ogni tipologia di scarpa, dedicata ad una specifica disciplina, è oggetto di studio e approfondimenti tecnici dedicati al design, studi che in più di un’occasione, hanno permesso di variare e ottimizzare forme di calzata (in fase prototipale), che si sarebbero rivelati errati in una produzione seriale.

Scarpe Gaerne con sistema Boa
Scarpe Gaerne con sistema Boa

 

Boa al suo interno ha una sezione che si chiama Prototyping, completamente dedicata a supportare i brands partner, composta da uno staff qualificato e abile nei processi di sartoria artigianale. Il concetto Boa, ha l’obiettivo, a prescindere dalla calzatura e dai materiali di cui è composta, di offrire un fit ottimale e sicuro una volta impostato, veloce e pratico, con lacci che sopportano sforzi e stress con valori che difficilmente possono essere raggiunti, aspetto che aumenta ulteriormente l’aspetto legato alla sicurezza. I tecnici Boa hanno brevettato un macchinario che permette di verificare il carico di rottura dei lacci e diversi componenti.

 

Il sistema Boa applicato ai caschi
Il sistema Boa applicato ai caschi

Il protocollo Boa diventa a questo punto un valore aggiunto alla calzatura, valore che assume una maggiore importanza quando ogni “sample” viene verificato, approvato e messo in produzione seriale. Cerchiamo di dare un’idea, di quali sono le categorie e i pacchetti Boa dedicati al ciclismo. Le categorie sono quattro, ognuna di queste con caratteristiche specifiche: Low power ( L5, L6, IP-1) principalmente usati nelle discipline come ciclismo e podismo, Mid Power per gli scarponi da montagna, solo per fare un esempio. High Power, ad esempio usati in ambito snowboard e alcuni corpi militari e Specialty System, usato per i caschi.

 

Come è fatto il sistema Boa
Come è fatto il sistema Boa

In buona sostanza, Boa prima di fornire il sistema di chiusura, valuta la potenza che è capace di esercitare quel prodotto confrontandola con l’applicazione: power vs application. Passando ai cavi, anche in questa sezione nulla è lasciato al caso. L’esempio pratico, quello tangibile a tutti gli appassionati della bicicletta è legato ai cavi utilizzati in ambito per le scarpe da bici, su cui vengono applicati dei cavi (Laces CS1), composto da sette matasse, ogni matassa composta a sua volta da sette filamenti, ogni filamento in grado di sostenere 25 kilogrammi di trazione: ogni cavo ( completo e prodotto finito) è coperto da una guaina e raggiunge un spessore di 0,80 millimetri.

Info: www.boatechnology.com/

[photo credits: Matteo Pedrech & redazione tecnica]