Pubblicità

Crippa si conferma re dei prati

di - 13/12/2015

Un oro, un argento e un bronzo:la spedizione azzurra agli Eurocross di Hyeres (Fra) porta a casa tutti i colori delle medaglie in una rassegna continentale che si è dimostrata di alto livello, perché presa finalmente sul serio da tutti i Paesi occidentali che hanno preparato l’evento a puntino. La squadra italiana torna a casa con un bottino di tre medaglie che poteva essere anche più pingue se la sfortuna non si fosse accanita contro il contingente azzurro, con brutti colpi in partenza rimediati da Yohanes Chiappinelli fra gli junior (il campione europeo dei 3000 siepi ha chiuso stoicamente ventesimo) e Yasine Rachik fra gli U23, un colpo al polpaccio che l’ha costretto al ritiro.

YEMANE CRIPPA, BIS REALIZZATO

Le speranze maggiori alla vigilia erano per la squadra junior maschile con gli stessi effettivi che avevano conquistato l’oro 12 mesi prima a Samokov. Gli azzurri hanno fatto in pieno il loro dovere confermando che il movimento italiano ha per le mani una generazione giovane di primissimo livello. Sui prati la stella è Yemane Crippa, oro lo scorso anno e confermatosi il più forte anche in Francia, con un allungo decisivo a tre quarti di gara che di fatto ha chiuso i conti. Alle sue spalle il francese Fabien Palcau a 6” e lo spagnolo El Madhi Lahloufi a 7”. Il bronzo 2014 Said Ettaqi questa volta è quinto a 10”, nei primi 10 anche Pietro Riva, a 16”. Alessandro Giacobazzi chiude 13° a 25”, Yassin Bouih 18° a 31”, due posti e due secondi avanti a Chiappinelli. Azzurri beffati dalla Francia a squadre per soli due punti.

L'arrivo vittorioso di Crippa (foto FB) L’arrivo vittorioso di Crippa (foto FB)

La Germania al femminile fa ancora meglio degli azzurri: la favorita Alina Reh deve accontentarsi del bronzo, a 8” dalla connazionale Konstanze Klosterhalfen, nel mezzo la britannica Harriet Knowles-Jones a 4”. Germania prima a squadre su Gran Bretagna e Danimarca. Azzurre settime,la migliore è Ilaria Fantinel, 15esima a 37”.

U23: UN BRONZO AGRODOLCE

Federica Del Buono festeggia il suo 21° compleanno di ieri con un bronzo a squadre, ma il suo bilancio non è pari alle sue aspettative. La gara l’ha vista correre sempre di rimessa, le è mancata quella solita brillantezza sia di gambe che nella testa, probabilmente a causa della desuetudine ai grandi eventi dopo il grave infortunio dell’inverno scorso. Partita molto male, ha recuperato fino a raggiungere la testa della gara, ma quando la favorita belga Louise Carton ha allungato non aveva energie per rispondere e ha chiuso settima a 22”. Quella che è piaciuta molto è stata la condotta di gara delle sue compagne di squadra: Isabella Papa ha provato per quasi due terzi di gara a tenere il gruppo delle migliori pagando nel finale, Christine Santi e Costanza Martinetti hanno corso con oculatezza pensando proprio alla gara a squadre, finendo rispettivamente 18esima a 49” e 23esima a 56”. Francesca Bertoni, la Papa e Silvia Oggioni sono tutte fra il 34° e il 38° posto a oltre un minuto. Davanti la Carton ha confermato tutto il bene che si dice su di lei, con un ampio compasso di gambe che alla lunga ha spiazzato le avversarie, anche se l’olandese Jip Vastenburg era quasi riuscita a raggiungerla, bronzo alla serba Terzic a 3”. Oro a squadre alle britanniche sulle francesi.

Quella maschile è stata forse la gara più appassionante, risolta solo nel finale con una lunga volata che ha coinvolto più corridori fra cui anche il nostro Lorenzo Dini, sesto a 9” dal vincitore, il britannico Jonathan Davies che ha prevalso per 3” sullo spagnolo Carlos Mayo, argento come lo scorso anno da junior, e 7” sul tedesco Amanal Petros. Alla squadra azzurra è mancato l’apporto di Rachik: Italo Quazzola è 15° a 37”, Cesare Maestri 24° a 40”, Iliass Aouani 29” a 46”, Nekagenet Crippa 34° a 53”. Azzurri alla fine quarti, dietro Spagna, Gran Bretagna e Francia nell’ordine.

ELITE SENZA SORPRESE

Le prove delle categorie assolute sulla carta erano proibitive per la squadra italiana, che poteva ambire a qualcosa solo a livello di squadra e gli azzurri ci sono andati molto vicini in campo maschile, correndo in gruppo per fare risultato. Il migliore è stato Giuseppe Gerratana, 22° a 1’23” dal vincitore, il turco Ali Kaya che ha preceduto ben 4 spagnoli, con l’ex campione europeo Alemayehu Bezabeh a 11” e Adel Mechaal a 31”. Dietro Gerratana nell’ordine Patrick Nasti e Marouan Razine, 30° Abdoullah Bamoussa. A squadre prima Spagna su Francia e Gran Bretagna, azzurri quarti.

Fra le donne senza avversarie l’olandese Sifan Hassan che coglie il suo primo titolo sui prati con 8” sulla britannica Kate Avery e 10” sulla sorprendente norvegese Karoline Bjerkelj Grovdal, prima azzurra Veronica Inglese, 19esima a 1’08” dalla vincitrici, appena dietro la campionessa europea di maratona Christelle Daunay (Fra). Ennesimo titolo per la Gran Bretagna a squadre, su Francia e Irlanda, azzurre quinte.

Gabriele Gentili