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Efpt Vieste, intervista a Riccardo Marca

di - 29/05/2019

“Yentel Caers l’uomo da battere, ma noi italiani ci siamo”. Riccardo Marca vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa stagione. La seconda tappa dell’Efpt di Vieste, in Puglia, può rappresentare l’occasione giusta per un attimo risultato. Un nuovo spot italiano in campo internazionale, la voglia di avvicinare il podio. Attento, concentrato, l’atleta di Riccione è pronto a dire la sua al cospetto del fortissimo belga Yentel Cares, che indica come favorito, e della fantastica squadra italiana. Si parte giovedì 30 maggio fino a domenica 2 giugno sperando che il maestrale faccia il suo dovere per regalare una meravigliosa quattro giorni di windsurf all’insegna del freestyle.

Le prime impressioni sulla location?
È la prima volta che vengo a Vieste, senza dubbio la mia prima impressione è ottima, era tempo che volevo venire ma non avevo mai avuto occasione. È bello che finalmente il circuito europeo sia arrivato in un nuovo spot italiano.

Come ti senti?
L’infortunio al piede ha condizionato la mia prima parte di stagione, ora sono quasi guarito e l’edema osseo si sta assorbendo, mancherà un mesetto. Purtroppo però mi ha provocato altre conseguenze, soffro di mal di schiena da due settimana. In Costa Brava questo fastidio non mi ha permesso di performare al 100%. Finita la gara tornerò a casa e farò degli accertamenti per proseguire l’anno al meglio.

L’Efpt?
Penso che sia un circuito molto bello, soprattutto per i giovani, l’atmosfera che si respira è quella di una grande famiglia. Questo aspetto può stimolare i nuovi, gli young rider, a sentirsi parte di esso. Gli spot sono sempre molto belli, adatti al freestyle. Una varietà di spot che permettono a tutti di esprimersi al meglio in base alle proprie caratteristiche. Ci sono le onde a Lanzarote, il piatto in Olanda, poi c’è Vieste che è uno spot tutto nuovo per noi e ci sarà da divertirsi.

A proposito dello spot, che ne pensi?
Se le previsioni confermano il maestrale sarà mure a sinistra. La maggior parte dei rider sono abituati a questa situazione, in molti preferiamo il mure a sinistra per il “ducking normale”. Gli allenamenti in Sudafrica ne sono un esempio. Ma anche uno spot mure a dritta potrebbe essere interessante, magari per vedere qualche air move in switch.

Il team Italia?
Siamo tanti e stiamo ottenendo risultati. Sicuramente questo rappresenta uno stimolo importante per tutti. Per noi italiani lo è ancora di più. È un agonismo positivo. Ora siamo alla pari con gli altri. In tutte le gare c’è un livello è altissimo dalle prime heat. In Europa i francesi forse sono un po’ più avanti. Poi ci siamo noi. Se allarghiamo la visione in tutto il mondo ovviamente c’è la squadra di Bonaire, loro sono fortissimi. Penso anche al Belgio con Yentel Caers e Steven Van Broeckhoven. La verità è che c’è un mix di nazioni rappresentate da atleti di alto livello. Ma adesso sì, ci siamo anche noi.

Chi ti ha impressionato di più in questa stagione?
Giovanni Passani sta surfando molto bene, sia a Bonaire che in Costa Brava, sta salendo di livello è fuori discussione. Poi c’è Francesco Cappuzzo, ho visto molto bene anche lui. In assoluto Amado Vrieswijk è quello che più ha impressionato, ma per questa gara Yentel Caers è quello da temere, è una macchina da guerra in tutte le condizioni di vento.

I tuoi obiettivi per questa gara?
Punta sempre al top, ma sarei felice in un podio. È il mio obiettivo. Punto sempre a fare del mio meglio, a dare il massimo in ogni heat. Spero di ottenere un ottimo risultato.

+++ CREDITO FOTO: Job Vermeulen/EFTP +++

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Ciao a tutti, sono Fabio Calò (ITA-720), ho iniziato a fare windsurf all’età di 13 anni e da quel momento è diventata la mia più grande passione, poi la mia vita e il mio lavoro. Campione Italiano Wave nel 2013 e 2015. Vivo a Torbole sul Garda e respiro l’aria del windsurf 365 giorni all’anno.