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Madeira incorona Greg Callaghan e Cecile Ravanel

di - 15/05/2017

La gara corsa sull’isola portoghese al largo delle coste africane ha dimostrato di essere una delle più impegnative della storia del massimo circuito mondiale dedicato all’enduro. Infatti, le piogge scese durante il primo giorno di prove libere ha condizionato la competizione del sabato e della domenica, con profondi solchi che si sono via via scavati sulle prove speciali. La varietà dei percorsi – dal ripido e roccioso al veloce e fisico – ha messo in difficoltà molti atleti, tra cui Jesse Melamed (Rocky Mountain Urbe bp) che ha condotto gran parte della competizione fino a quando un guasto meccanico durante la settima PS ha messo fine alla sua gara.

Anche il forte francese Adien Dailly ha sofferto gravi problemi meccanici
Anche il forte francese Adien Dailly ha sofferto gravi problemi meccanici

La gara maschile è stata combattutissima, con soli cinque secondi che hanno separato Greg Callaghan (Cube Action Team) e Martin Maes (GT Factory Racing). Il podio è stato completato dal francese Damien Oton (Devinci Global Racing). L’irlandese, con la vittoria di Madeira, conduce la serie. A fine gara Greg ha dichiarato: “Il weekend è stato molto difficile. Sapevo già prima del via che sarebbe stata una competizione dura sia dal punto di vista fisico sia da quello meccanico, così ho provato a essere consistente. Tanti piloti avrebbero potuto vincere questo weekend, quindi sono al settimo cielo… è stato incredibile, assolutamente incredibile!”

Ottimo il 18° posto assoluto del nostro Matteo Raimondi (GB Rifar Mondraker ASD), il miglior risultato per un italiano nella storia EWS. La sua gara è stata super consistente, con ottimi tempi nelle speciali: non è mai andato oltre il 34° posto con due performance eccellenti nelle PS2 e PS4, chiuse rispettivamente in ottava e dodicesima posizione assoluta!

Cecile Ravanel ritorna a vincere a Madeira consolidando la sua leadership
Cecile Ravanel ritorna a vincere a Madeira consolidando la sua leadership

In campo femminile le cose sono andate diversamente, con Cecile Ravanel (Commencal Vallnord Enduro Team) che ha dominato sin dall’inizio, vincendo tutte le prove speciali tranne una. La connazionale Isabeau Courdurier (Sunn) ha conquistato una PS ma non è stato abbastanza per contrastare la dominatrice della gara, dovendosi accontentare del secondo posto. Il podio è stato completato dalla sorpresa di giornata, l’israeliana Noga Korem. Cecile ha dichiarato: “Il terreno era scivolosissimo con una terza prova speciale realmente spaventosa, ma questa gara mi è piaciuta un sacco perché è bellissimo trovare situazioni così varie, dalle PS più lunghe a quelle più corte, prettamente discesistiche o con molti tratti pedalati.”

Ambienti unici quelli trovati dagli atleti sull'isola di Madeira
Ambienti unici quelli trovati dagli atleti sull’isola di Madeira

Tra gli U21 Men è stato il francese Thibault Laly a vincere, seguito da Vajtech Blaha e da Gabriel Torralba . Estelle Charles ha invece conquistato la vittoria tra le Under 21 Women, Martha Gill ha chiuso al secondo posto con la rider locale Caroline Costa al terzo. Nella categoria Master Women Mary Mcconnelloug è stata l’unica concorrente, facendo segnare comunque ottimi tempi assoluti. Il solito francese Karim Amour (BH-Miranda Racing Team) ha vinto in maniera convincente tra i Master Men, con Nigel Page (Chain Reaction Cycles Mavic) e Michael Broderick rispettivamente in seconda e terza posizione. Chiudiamo con la classifica dei team, dominata da Cube Action Team, mentre Ibis Cycles Enduro Race Team conduce la generale del circuito.

Qui le classifiche complete di tappa.

Il podio di Madeira con tutti i vincitori di categoria
Il podio di Madeira con tutti i vincitori di categoria

Il circuito Enduro World Series torna per la quarta tappa il 27 maggio per l’Emerald Enduro nella contea di Wicklow, Irlanda.

[foto: Enduro World Series]

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.