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From short to longboard: Paola Pezzi interview

di - 06/06/2017

Girando per gli spot liguri abbiamo avuto il piacere di conoscere una giovane ragazza, solare e determinata al punto giusto. Paola si è presentata come shortboarder ma poi, alla sua prima gara in longboard, usando una tavola prestata (da Matteo Fabbri, ndr) è riuscita a conquistare il gradino più alto del podio. Qualcosa allora non va: o ci ha mentito, o quella tavola è magica (forse) oppure possiede un talento innato tra onde in generale. Visto che crediamo di più alla terza ipotesi abbiamo deciso di intervistarla: vi presentiamo Paola Pezzi, la longboarder (e shortboarder) di Recco.

Testo di Laura Scarpellini
Foto: Guido Bongiovanni, Marcello Rugai, BoardAction, Maurizio Foligni

Nome: Paola Pezzi

Età: 18 Anni

Da dove vieni? Genova.

Come ti descriveresti in tre parole?
Impulsiva, solare e creativa!

Un tuo pregio?
Sono una persona positiva! Perché riesco a trovare sempre il lato migliore di ogni cosa e ad ogni persona.

Un tuo difetto?
Dato che mi ostino a vedere le cose sempre come voglio io, direi che sono una persona testarda.

Da quanto tempo fai surf?
Faccio surf da quasi cinque anni.

Come hai cominciato a surfare?
Bè… Ricordo che ho cominciato durante uno dei miei viaggi… Ero in vacanza a Fuerteventura con i miei genitori. Soffiava il vento, ma era una giornata talmente calda da poterci permettere di entrare in acqua solo al tramonto. Avevo già molta confidenza con l’acqua, grazie all’esperienza che avevo accumulato durante gli anni precedenti con il nuoto; ma non avevo ancora pensato di provare una tavola da surf.
Il desiderio mi venne perché proprio prima di trovarmi su quell’isola, avevo visto un film, che mi aveva ispirata ed incuriosita; così, quando mi sono trovata in quel posto non ho saputo resistere alla tentazione e mi sono lasciata “travolgere” e coinvolgere da quello che per me, si è poi trasformato in un vero amore.

Quale potrebbe essere la tua fonte d’ispirazione in mare?
In realtà, è sempre tutto legato ai sentimenti. Le mie ispirazioni sono legate ai sentimenti che mi trasmette l’acqua in ogni sua forma e movimento.

Qual è la tua fonte d’ispirazione nella vita?
Cerco di vivere la mia vita cogliendo l’attimo, il più possibile, per il momento. Ad oggi, posso dire che la mia vita non è legata ad un unico filo conduttore; cerco semplicemente di trovare un’ispirazione diversa giorno per giorno, vivendo pienamente la mia via in ogni sua sfaccettatura.

Per quale motivo hai scelto il Longboard?
Mi sono avvicinata al longboard da pochi mesi e sono rimasta affascinata fin da subito dall’eleganza, l’armonia e dallo stile che questo genere di tavola esprime.
A dire il vero, per me, è una gioia cavalcare ogni tipo di onda, su ogni tipo di tavola, ma devo dire che nel long ho trovato una tranquillità e una bellezza che non avevo mai incontrato prima.

Paola sulla destra del Molo – Portonovo. Ph: Guido Bongiovanni

Il Conero Longboard Classic è stata la prima gara a cui hai partecipato?
Al Conero ho fatto la mia prima gara in longboard, mentre in passato avevo già partecipato al campionato italiano juniores short lo scorso anno, piazzandomi al quarto posto.
Ho deciso di iscrivermi a questa gara perché ero entusiasta e curiosa di poter surfare nelle Marche, che per me era ancora terra inesplorata.

Che condizioni hai trovato in mare?
Lo spot era meraviglioso, lunghe destre di mezzo metro! Mi sono divertita ed emozionata tantissimo!!

Che cosa hai provato gareggiando?
Ho avuto ansia fino a quando non mi sono buttata in acqua; poi, l’ansia ha lasciato spazio alla felicità e all’entusiasmo, che sono stati il connubio nato dal surfare gareggiando, con amiche e surfiste di alto livello.

Come ti sei sentita conquistando il primo posto?
Stupita! Non mi aspettavo assolutamente un risultato del genere, ero la più piccola e la più terrorizzata. Quindi è stata davvero una piacevolissima sorpresa, per me, essere riuscita a conquistare il podio.

Paola durante il Recco Surfestival 2017 – Ph: Marcello Rugai

Recco Surfestival 2017: un’altra esperienza importante…come è andata?
Il Recco Surfestival è stata una bellissima esperienza perché non avevo mai partecipato, vedere surfisti di alto livello nel mio home spot è stato molto bello! Tuttavia in gara non ho trovato delle condizioni ottime, quindi ho avuto difficoltà nel scegliere le onde…per il resto la giornata si è conclusa con un sunset epico in compagnia dei migliori surfisti italiani.

Bene grazie mille per il tuo tempo Paola, saluta e ringrazia e chi vuoi!
Ringrazio Blackwave che mi ha dato la possibilità di partecipare al Conero Longboardclassic, alla scuola di surf Roofless grazie alla quale ho fatto i miei primi passi nel mondo del surf, alla Wolfhouse che mi ha fatto avvicinare alla tavola lunga, a Surfer’s Den e Fedesurfbags per il grande supporto e naturalmente a Matteo Fabbri, che mi ha dato la tavola al Conero e mi ha shapato una tavola incredibile!

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf