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Gaerne Winter Road Gore-Tex, l’inverno non fa paura

di - 11/12/2017

Gerne Winter Road Gore-Tex è l’ultima creazione del marchio veneto, una calzatura tecnica specifica per la stagione invernale, adatta per condizioni estreme di freddo ma capace di proteggere anche da acqua, umidità, con fasciatura fino alla caviglia e tanto confortevole.

Partiamo dalla tomaia: Gaerne Winter Road, nella sua porzione superiore è costruita in microfibra con inserti Reflex, per essere visibile anche in caso di scarsa luce, visibilità ridotta, quando vi è la presenza di nebbia e foschia. La membrana in Gore-Tex è molto più che un valore aggiunto, diventando un vero e proprio scudo che rende la calzatura impermeabile, senza limitare la traspirazione del piede. Il tallone è antiscalzante e antitendinite. La soletta interna è un’altra particolarità di questa calzatura: è estraibile ed anatomico, abbinato ad uno strato di alluminio per proteggere dal freddo.

Il sistema di chiusura è composto da lacci interni posti al di sotto delle fasce superiori con velcro. Queste permettono di proteggere il piede, oltre ad essere comode da raggiungere anche quando si pedala, grazie al loro design e a due “alette” che sporgono leggermente dalla scarpa, una posta al centro, la seconda che chiude la fasciatura alla caviglia.

La suola è la EPS Carbon Power sole, realizzata in nylon rinforzato e fibra di carbonio. Lo spessore sottile della suola permette di avere una distanza ridotta tra piede e pedale. Gaerne Winter Road Gore-Tex ha degli inserti in gomma antiscivolo sul tallone.

gaerne.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.