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Galliano e Nanu, festa in Val di Fassa

di - 29/06/2014

Aria fresca, anzi freschissima, qualche traccia di neve, scenari mozzafiato, tutta in salita. L’ultima tappa, o meglio il tappone, della Val di Fassa Running Volvo 2014 ha sciolto ogni dubbio. Gli 8,6 km tutti all’insù con quasi 1000 metri di dislivello da Canazei al rifugio Belvedere contornati dalla Marmolada, il Sass Becè, il Sass Pordoi e le più belle cime delle Dolomiti fassane hanno fatto da sfondo al successo nella classifica generale di Massimo Galliano e di Ana Nanu, poker consecutivo per il cuneese, cinquina per la rumena.

Ma la tappa finale non è stata una corsa sul velluto. Innanzitutto si temeva la pioggia, ma alla fine il tempo ha retto, con qualche nuvola ad ingrigire lo spettacolo naturale, temperatura di poco sopra lo zero e prati imbiancati dalla brina al mattino presto, del resto l’arrivo era a 2400 metri.

Primi a partire i camminatori, tanti davvero, poi mezzora più tardi i runners in lizza per la gara vera e propria. I muscoli intorbiditi dalla fatica delle prime quattro tappe oggi sono stati maltrattati, il terreno non era impegnativo, ma la pioggia della notte ha cambiato un po’ la compattezza del fondo. Gran parte del tracciato si snodava sulle piste da sci che d’inverno sono il fiore all’occhiello della Val di Fassa e del Trentino. E oggi a ricordarlo, al via tra i giornalieri, c’era anche Stefano Gross, medaglia di legno alle Olimpiadi per un non nulla, il quale ha faticato non poco, una volta tanto la montagna invece che all’ingiù l’ha affrontata all’insù.

Lasciata Canazei, alla testa si sono messi in quattro, Don Franco Torresani, il parroco volante, Massimo Galliano, il leader della generale, Massimo Leonardi e Andrea Regazzoni. Subito il gioco si è fatto duro. Torresani, con i muscoli freschi, ha cercato di scappare via, ma Galliano e Leonardi non gliel’hanno concesso. Ancor prima di arrivare al Rifugio Gonzaga, Regazzoni era già staccato e così Leonardi cominciava a realizzare il sogno del secondo posto assoluto.

Ai tre km dall’arrivo Torresani non riusciva più a tenere a freno le scarpette e se ne è andato da solo. Dietro Galliano sembrava faticare a replicare, così Leonardi lo ha “stimolato” più volte ed insieme hanno mantenuto un ritmo sufficiente a tenere sotto controllo lo scatenato parroco. A due km dall’arrivo Galliano era in leggera difficoltà. Leonardi allora è partito da solo a caccia di Torresani, e l’ha raggiunto quando mancava un chilometro, proprio ai piedi dell’ultima erta. Torresani sceglieva la via più morbida attaccando il versante di lato, Leonardi con le mani sulle ginocchia è salito in verticale. In cima il moenese ha scollinato con qualche metro sul parroco volante, che in discesa ha riacciuffato Leonardi. I due sono piombati poi sotto l’arco d’arrivo appaiati, stesso tempo, 50’45”. Leonardi controllava il cronometro, il suo riferimento non era Galliano, ma Regazzoni, che prima del via era secondo nella generale con una manciata di secondi di vantaggio.

Galliano dando sfogo alle ultime forze arrivava terzo con 49”, poi, sfinito e con i muscoli a pezzi, piombava a terra subito rincuorato dal figlio, che lo aveva accompagnato nell’ultimo chilometro, e da Don Torresani che scherzando parlava di … estrema unzione, per come si erano messe le cose.

Regazzoni arrivava dopo 4’42” dall’arrivo di Leonardi, il quale esultava per il secondo posto assoluto. Dietro poi era un susseguirsi di arrivi, non c’erano i gruppetti dei giorni scorsi, oggi il tappone era davvero selettivo.

Nel frattempo l’attenzione si spostava sulla gara femminile. Mirella Bergamo, carca come non mai, affrontava in testa la pista da sci che saliva fino al rifugio Belvedere, dietro la Nanu e poi la L’Epee. Oggi la trentina voleva vincere la propria personale sfida e consolidare il secondo posto. Missione compiuta! La Bergamo è arrivata raggiante sul traguardo, la Marmolada in faccia, il Sella ed il Pordoi alle spalle, ed alle spalle soprattutto Ana Nanu, che ha saputo gestire con intelligenza il suo vantaggio accumulato in settimana, e Sarah Aimee L’Epee.

La gioia, che si mischiava alla fatica sui visi dei runners, ma davvero di tutti quelli che hanno portato a termine la Val di Fassa Running Volvo oggi in quota, è stata davvero grande. Oggi sul traguardo se ne sono presentati in totale ben 451, un vero successo e per gli organizzatori capeggiati da Francesco Cincelli ci sono stati complimenti a go-go, ma tutti quanti meriterebbero una citazione.

Il Giro Podistico della Val di Fassa è una realtà consolidata per atleti di rango ma anche per i semplici runners e per gli accompagnatori che hanno potuto godere dell’evento in veste di “camminatori”.

Info: www.valdifassarunning.it

Ufficio stampa Newspower

 

L'arrivo di Torresani e Leonardi nell'ultima tappa; sopra, i due vincitori assoluti (foto Newspower) L’arrivo di Torresani e Leonardi nell’ultima tappa; sopra, i due vincitori assoluti (foto Newspower)