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GRAN FONDO DELLA VERSILIA BAGNATA GLORIA PER NICOLETTI, CECCHI, PASSALACQUA E CATTANI

di - 28/04/2014

GRAN FONDO DELLA VERSILIA BAGNATA GLORIA PER NICOLETTI, CECCHI, PASSALACQUA E CATTANI

Il “diavolo” oggi a Viareggio (LU) ha voluto giocare un brutto scherzo alle migliaia di iscritti della 18.a edizione della Gran Fondo Internazionale BMC Diavolo in Versilia, perché la pioggia battente ha imperversato per tutto il giorno sui tracciati della prova versiliese. 1500 temerari però sono stati più forti del maltempo e si sono dati comunque battaglia sui percorsi della Granfondo, quarta e penultima tappa del Giro del Granducato di Toscana. I vincitori del percorso “marathon” di 144 km sono stati il modenese Stefano Nicoletti e la spezzina Daniela Passalacqua, mentre sul “classic” da 106 km si sono imposti il pratese Tommaso Cecchi e la lucchese Silvia Cattani. Le prime gocce di pioggia hanno iniziato a scendere alle 9.45, proprio quando l’Assessore allo Sport del Comune di Viareggio, Andrea Strambi, ha dato il via alla manifestazione organizzata dall’Asd Ciclismo e Solidarietà. Allo start, sul lungomare di fronte al Grand Hotel Principe di Piemonte, c’erano anche Andrea Tafi e i due pro del Team Saxo Tinkoff Rafael Majka e Paweł Poljański che, nonostante il maltempo, hanno comunque preso parte a questa Granfondo. L’acqua, scesa copiosa sulla Versilia, ha complicato la gara degli atleti, ma l’Asd Ciclismo e Solidarietà con le sue centinaia di volontari ha comunque mandato in scena un evento organizzato perfettamente che si conferma fra le prove più apprezzate della primavera granfondistica italiana. La gara è scattata dal lungomare di Viareggio e subito i corridori si sono lanciati a razzo verso la prima salita, i Colli di Pedona, dove Massimiliano Grazia, Alessio Saccardi e Matteo Cipriani provavano a fuggire. In cima i tre sono transitati con un vantaggio di 25’’ su un gruppo di circa una quarantina d’unità, animato da tanti protagonisti delle precedenti prove del Giro del Granducato composto, fra gli altri, dai vari Kivishev, Cerri, Cipolletta, Cecchi, Orsucci, Anzalone. Le gerarchie della gara femminile si sono delineate già sull’ascesa verso Pedona, con Daniela Passalacqua che ha scollinato con un vantaggio di oltre un minuto sulla prima delle inseguitrici, Silvia Cattani. Cerri e Kivishev, portacolori del Team Maggi di Forte dei Marmi, ci tenevano a far bene sulle strade di casa e quindi sono stati molto attivi sin dalle prime fasi di gara. Sulla seconda asperità di giornata, l’ostico Monte Pitoro, si sono poi rimescolate le carte con un gruppetto di 18 corridori al comando, ma la situazione era in continua evoluzione. Infatti, dopo la discesa dal Pitoro e lo strappo di Monte San Quirico Tommaso Cecchi e Davide Montanari riuscivano ad avvantaggiarsi, presentandosi ai piedi della salita di Via Piana (km 50) con una cinquantina di secondi di margine su un gruppetto di 30 unità. La pioggia e le nuvole basse intanto impedivano ai partecipanti di godersi gli splendidi paesaggi sulle colline dell’entroterra lucchese, costellate da antiche pievi, ville, ulivi e con il Tirreno sempre a fare da sfondo. In testa alla corsa fra Cecchi e Montanari è nato subito un ottimo accordo e, superato il tosto Piccolo Mortirolo (km 70), il vantaggio sul gruppo dei trenta inseguitori era salito fino a raggiungere il minuto. In campo femminile intanto Daniela Passalacqua faceva gara solitaria con 1’37 di vantaggio su Silvia Cattani, vincitrice del mediofondo sia alla GF Città di Pisa, alla Green Fondo Bettini di Pomarance e dunque in procinto di cogliere un prestigioso tris al Giro del Granducato. Il Team Maggi non si è però rassegnato e grazie al lavoro di Federico Cerri è riuscito ad annullare il gap con Cecchi e Montanari prima della salita di Bargecchia. I due però non si sono arresi e sulla discesa hanno di nuovo allungato, presentandosi al bivio fra i due percorsi con 40’’ di vantaggio sul gruppo dei più immediati inseguitori, guidato, manco a dirlo, dagli uomini in maglia Maggi. Nel punto in cui i due tracciati si dividevano le strade dei fuggitivi si sono separate perché Tommaso Cecchi ha scelto di puntare dritto sul lungomare di Viareggio, e così si è portato a casa un altro bel successo dopo quello colto sul mediofondo il 23 marzo scorso alla GF Città di Pisa. Il podio della gara “classic” di 106 km è stato completato dal lucchese Simone Orsucci e dal bolognese Massimiliano Grazia, che ha vinto la volata dei battuti. In campo femminile la festa è stata tutta per la “cannibale” del Giro del Granducato, la lucchese Silvia Cattani che sulle strade di casa ha conquistato il terzo successo consecutivo in questo circuito. Maurizia Landucci e Letizia Dini hanno terminato rispettivamente al secondo e terzo posto, a coronare un podio interamente di marca lucchese. Sulle strade del “marathon” la spezzina Daniela Passalacqua ha continuato nella sua cavalcata, culminata col trionfo sul lungomare viareggino, dopo 144 km di fatiche condotti in un clima davvero “infernale”, per l’acqua ed il freddo. In campo maschile invece la gara del percorso lungo è stata in equilibrio fino agli ultimi metri. Davide Montanari, infatti, ha accusato gli sforzi della prima parte di gara e si è fatto raggiungere, ai piedi della salita di Montebello, dal compagno di squadra Stefano Nicoletti e dai due corridori Maggi, Kivishev e Cerri. Lungo i tornanti dell’ultima difficoltà di giornata, Capezzano Monte, Cerri ha attaccato nuovamente ed è riuscito a scollinare con un minuto di vantaggio sui tre all’inseguimento. In discesa e in pianura però i compagni di squadra Montanari e Nicoletti hanno fatto un lavoro eccezionale e a pochi chilometri dall’arrivo sono riusciti a riprendere il fuggitivo, negandogli la vittoria sulle strade di casa. Dopo il ricongiungimento Nicoletti, da navigato finisseur, è subito scattato e per il resto della compagnia non c’è stato nulla da fare. Il modenese ha concluso la gara a braccia alzate, mentre i due del team Maggi si sono dovuti accontentare delle due piazze d’onore con Eduard Kivishev secondo e Federico Cerri terzo. Sotto la pioggia di Viareggio Nicoletti era al settimo cielo: “Sono contento, con questo percorso selettivo vince chi va forte in salita e la pioggia ha reso la gara ancor più dura. Montanari che è stato davanti tutto il giorno ha fatto un ottimo lavoro, permettendomi di stare a ruota e conservare energie. A Bargecchia son rientrato sui primi e poi negli ultimi chilometri ho avuto la forza di partire e arrivare da solo”. La prova di Viareggio ha assegnato punti anche per il circuito del Brevetto dell’Appennino e, col percorso “classic”, i titoli del Campionato Italiano AVIS Ciclismo su strada. Anche se la pioggia ha rovinato i piani agli atleti ed agli organizzatori, l’Asd Ciclismo e Solidarietà ha dimostrato ancora una volta di allestire un evento di alto livello e pensa già alla 19.a edizione, sperando che nel 2015 il sole possa baciare le strade e gli spettacolari percorsi di questa gara versiliese.