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Granfondo Bra Bra Specialized 2019, una regina

di - 02/11/2018

La Granfondo Bra Bra Specialized è sempre più una conferma, una regina tra le granfondo, un prova che si è ritagliata uno spazio importante nel corso delle stagioni, evento che è in grado di proporre sempre qualcosa di nuovo. La splendida location di Pollenzo, ai piedi della cittadina di Bra, diventa il centro nevralgico della Granfondo Bra Bra Specialized Dalle Langhe al Roero che si terrà domenica 28 aprile 2019. L’evento braidese sarà valido quale seconda prova del circuito Coppa Piemonte 2019, è anche inserito nel circuito Unesco Cycling Tour.

La prova regina, la granfondo, vedrà i partecipanti sfidarsi sul percorso di 159 chilometri e 2645 metri di dislivello. La medionfondo misura 108 chilometri e 1980 metri di dislivello e il percorso corto 67 chilometri e 1100 metri di dislivello totale.

Confermata la collaborazione con Specialized, da diverse stagioni main sponsor dell’evento, il comitato organizzatore sta valutando diverse iniziative da inserire nel programma collaterale oltre alla Bra Bra Baby, Warm – up Ride Specialized, Bra Bra lounge e aperitivo in piazza offerto a tutti i presenti, arricchiti dalla presenza di ospiti illustri. Come ormai d’abitudine, dopo le fatiche, ci sarà il pasta party gourmet studiato e preparato dagli chef dell’Università di Scienze Gastronomiche che ha sede a Pollenzo.

Le iscrizioni alla manifestazione si apriranno martedì 20 novembre attraverso il sito della manifestazione brabra.org per scegliere le diverse opzioni proposte dal comitato organizzatore.

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.