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Granfondo Sportful Dolomiti Race, l’eccellenza

di - 18/06/2018

Granfondo Sportul Dolomiti Race, un evento giunto alla 24esima edizione e che rasenta ormai la perfezione, eppure ancora in grado di migliorare e soprattutto emozionare. Sede della logistica come sempre il palaghiaccio di Feltre, dove si puo’ passeggiare tra gli stand di alcuni tra i brand italiani piu’ prestigiosi: Sportful ed i marchi riconducibili alla stessa casa, Campagnolo, Pinarello tanto per citarne alcuni, mentre si sorseggia un caffe’ offerto da un importante sponsor dell’evento, Segafredo. Per i piu’ brillanti un’alternativa e’ la birra local, del birrificio Pedavena, nelle cui vicinanze passeremo domani poco prima di giungere sul traguardo.

Ecco il racconto e l’esperienza vissuta all’interno del “gruppone”, del nostro Davide Sanzogni:

Mentre in prima persona Il presidente del Pedale Feltrino Piol e sua moglie Anna si prodigano nei minimi dettagli per far girare la macchina organizzativa, personale gentilissimo e numeroso, il vero cuore di questa manifestazione, provvede alla distribuzione dei pacchi gara comprendenti una maglia Sportful caratterizzata dall’effige del lupo del Manghen. Stranamente, sul finire del pomeriggio di sabato, le maglie nelle taglie piu’ piccole erano terminate. Non e’ un problema, visto che l’organizzazione provvedera’ a spedirle direttamente a casa ma evidentemente ad una granfondo cosi’ esigente si e’ presentato un gran numero di scalatori puri (quelli magri per davvero e quelli che amano indossare le shirt “ciucciate”, come si dice, forse, per sembrare più magri).

Nel frattempo, sul palco, prendono la parola alcuni ospiti illustri: Purito Rodriguez, Franco Pellizzotti e Cortina delle Bahrain-Merida e il 2 volte iridato Paolo Bettini che l’indomani saranno in sella in mezzo a noi amatori. Tutta Feltre e la vallata circostante sono mobilitate sia direttamente, con oltre 1200 volontari, che indirettamente, con l’indotto alberghiero, per questo evento che segue di solo una settimana la 24h Castelli. Un esempio concreto di come il ciclismo, se ben gestito ed adeguatamente promosso, possa fungere da volano per il settore turistico di localita’ fino a pochi anni fa meno conosciute.

Veniamo alla gara: percorso che da alcuni anni vede per il lungo la sequenza di passi: Cima di Campo, Manghen, Rolle e Croce d’Aune. Un quartetto impegnativo, capace di sommare poco meno di 5000m di dislivello in 200km con pendenze a tratti severe, ma mai impossibili.

Fondamentale per tutti quelli che lo affronteranno la capacita’ di gestirsi. Sempre su 4 passi, di cui Cima Campo e Croce d’Aune in comune col percorso maggiore, ma con minor dislivello e chilometraggio, il percorso medio che comunque equivale come difficolta’ al lungo di molte altre manifestazioni.

Griglie accoglienti e segnalate da personale cordiale e gentile. Lo abbiamo gia’ detto ma vale la pena di ripeterlo. Cordialita’, gentilezza e tanto tifo sulle strade che fanno da contraltare alla maleducazione di alcuni ciclisti, pochi forse ma sempre troppi, che si rivolgono con aggressivita’ agli addetti ai ristori o che disseminano il percorso di cartacee, nonostante il gran numero di eco-zone predisposte. I Servizi non mancano: moto-staffette, punti assistenza meccanica, incroci ben presidiati, personale medico distribuito nei punti piu’ pericolosi. Addirittura punti di chiamata radio per il soccorso posizionati nei km piu’ tecnici della lunga discesa del Manghen (tanta roba ci piace dire). Tanta roba si, non ci stuferemo mai di dirlo, perché se è vero che questo evento è supportato da tanti sponsor dai nomi altisonanti è altresì vero, che la gestione di così tanta gente (in e fuori gara), su un tracciato così ampio, non è facile!!!

Menzione speciale per le discese ben asfaltate e assolutamente divertenti, in gran parte chiuse al traffico per la maggior parte della gara. Solo il Rolle, per ovvi motivi, ha avuto una finestre di chiusura ridotta. Scollinato il Croce d’Aune, con i suoi ultimi 3km al 13%, non resta che tuffarsi verso Feltre per affrontare l’ultimo impegnativo strappo di 500m in pave’ che porta all’agognato traguardo e alla prestigiosa medaglia di finisher. A completare le coccole di cui noi amatori siamo fatti oggetto in questa manifestazione il pasta-party che per varieta’ e ricchezza si posiziona tra i migliori. Chi scrive, dopo aver assaggiato i 4 tipi di pasta presenti non ha esitato a fagocitare lo stess numero di canederli, ovviamente accompagnati da birra e caffe’ compresi nel pacchetto. Gran fondo Sportful, una manifestazione dove passione e professionalita’ si fondono per dare a tutti la possibilita’ di fare la propria corsa, mettendo al centro l’appassionato e non l’evento in se. Una festa per gli amatori, una festa per il territorio, una festa per il ciclismo, e per il prossimo anno, il 25esimo anniversario, gia’ nuove idee per spostare piu’ in alto, se possibile, la qualita’ dell’evento sono in cantiere.

gfsportful.it

testo a cura di Davide Sanzogni, immagini di Davide Sanzogni e organizzazione Sportful.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.