Pubblicità

Granfondo Stelvio Santini, la granfondo delle Stelvio sotto l’albero

di - 05/12/2017

Il Natale si avvicina e quale occasione migliore per fare un gran bel regalo ad un granfondista: l’iscrizione ad una delle manifestazioni epiche del panorama nazionale e internazionale, la Granfondo Stelvio Santini. Regalando l’iscrizione alla prossima edizione sarà infatti possibile coinvolgere il proprio amico o la propria amica ciclista in un’epica sfida sui tornanti delle salite che hanno visto protagonisti i grandi campioni del passato e del presente.

La corsa avrà luogo Domenica 3 giugno 2018, per la sua settima edizione. Nella cornice naturale dell’alta Valtellina, la Granfondo Stelvio Santini, organizzata dall’U.S. Bormiese, in collaborazione con Santini Cycling Wear è una vetrina internazionale per i marchi che supportano l’evento, per il territorio ma anche per tutto il movimento granfondistico nostrano. Come sempre, per chi è pratico della zona, la partenza da Bormio è un’occasione imperdibile per sfidare i propri limiti fino ai 2.758 metri del passo dello Stelvio, mentre per i novelli è il momento di solcare una delle strade epiche del ciclismo.

LA DOPPIA PROMOZIONE

Regalare la partecipazione alla Granfondo Stelvio Santini 2018 per Natale darà anche la certezza di essere ammessi tra i partenti. L’organizzazione ha previsto, infatti, un tetto massimo di 3500 iscrizioni. Un regalo originale con una doppia promozione: fino al 17 dicembre infatti, acquistando l’iscrizione sul sito granfondostelviosantini.com insieme ad un prodotto della linea Santini Stelvio, oppure tramite il portale ufficiale del maglificio bergamasco santinisms.it con un capo a scelta del valore minimo di 40 euro, verrà applicato uno sconto di 10 euro sul totale.

Per confezionare il tutto al meglio, Santini realizzerà una cartolina personalizzata con il codice per la registrazione alla competizione.

Anche per l’edizione 2018 saranno tre i percorsi di gara: un tracciato corto di 60 chilometri, uno medio di 138 e uno lungo da 151 chilometri che riserverà ai cicloamatori più allenati la durissima ascesa del Mortirolo.

Un’ulteriore conferma viene dalle classifiche. Come è stato per il 2017, anche per questa edizione verranno stilate complessivamente tre graduatorie: una classifica combinata che terrà conto dei tempi realizzati sulle tre salite di Teglio, Mortirolo e Stelvio; la classifica speciale del King (e della Queen) of the Mountain riservata agli atleti che faranno segnare il miglior tempo nelle singole ascese; e, naturalmente, l’elenco dei finisher con il tempo complessivo da Bormio al passo dello Stelvio.

Nel pacco gara consegnato ai partecipanti, ci sarà anche quest’anno l’immancabile jersey firmata Santini Cycling Wear, la maglia ufficiale della manifestazione, che dovrà essere indossata da tutti durante la corsa, così da rendere ancora più suggestivo e spettacolare il colpo d’occhio delle migliaia di partecipanti alla partenza e sul percorso.

 

SCHEDA MANIFESTAZIONE

Nome: Granfondo Stelvio Santini

Luogo: Alta Valtellina – da Bormio al Passo dello Stelvio (provincia di Sondrio)

Edizione: VII

Data: 3 giugno 2018

Percorso Lungo: Bormio – Teglio – Mortirolo – Bormio – Stelvio > 151.3 km (4.178 m di dislivello)

Percorso Medio: Bormio – Teglio – Bormio – Stelvio > 137.9 km (3.158 m di dislivello)

Percorso Corto: Bormio – Sondalo – Bormio – Stelvio > 60 km (1.950 m di dislivello)

Apertura iscrizioni: 23 ottobre 2017

Sito web: www.granfondostelviosantini.com

photo credits: Matteo Cappé e organizzazione

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.