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Granfondo Teramo 2018, un fine settimana di promozioni

di - 13/12/2017

Granfondo di Teramo 2018, non perdete l’occasione di questo fine settimana. Il comitato organizzatore dell’evento, guidato da Raffaele Di Giovanni, ha deciso di offrire l’opportunità di regalare e regalarsi la partecipazione alla manifestazione sottoscrivendo soltanto nei giorni di sabato 16 (giorno di apertura delle adesioni) e domenica 17 dicembre, l’iscrizione con quota promozionale a 15 euro. L’iscrizione può essere effettuata attraversi il sito della manifestazione o il portale del timing Kronoservice.

Da lunedì 18 dicembre e sino al 10 aprile la quota d’iscrizione salirà a 20 euro.

La manifestazione teramana offrirà l’opportunità di confrontarsi su due tracciati. La prova regina, la granfondo, porterà i ciclisti ad effettuare il Giro del Gran Sasso d’Italia percorrendo ben 160 chilometri (2600 metri di dislivello totale), attraversando Rigopiano, in cui sono ancora ben visibili le tracce della slavina che in pochi secondi investì l’albergo Rigopiano Gran Resort Village causando ventinove vittime, lambendo Castel del Monte, il Rifugio Duca degli Abruzzi, i 1780 metri di Fossa Paganica (Cima Coppi).

La salita più impegnativa sarà affrontata nella prima parte, dopo soli 29 chilometri di gara inizierà infatti l’ascesa; diciannove chilometri, verso Passo Garavone (pendenza media 4,8%, massima 14%). Mentre per coloro che opteranno per la Medio Fondo lungo i novantadue chilometri di gara (1100 metri di dislivello) dovranno affrontare la salita che da Bivio Castelli conduce a Bivio Colledoro, tredici chilometri con pendenza media del 4,8% e massima del 14%.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.