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Gravel, ciclocross e road, ad ognuno la sua bici

di - 19/12/2017

La bici da strada e quella da ciclocross esistono da sempre; in queste ultime stagioni siamo tornati a parlare (con enorme piacere) di molti stradisti che praticano ciclocross nella stagione invernale (in numero di praticanti è tornato a crescere), gente che adatta una vecchia bici, un vecchio telaio da corsa, per andare in mezzo ai prati, al fango, allo sporco, sulle strade di campagna. La bici da strada e quella di ciclocross, le due discipline in un certo senso sono sempre andate a braccetto.

Poi è arrivato il gravel, termine che riempie la bocca e fa sentire importanti, quello delle bici tuttofare, buone per andare su strada ma anche sulle strade bianche, biciclette che grazie al loro design (ma anche al carbonio), geometrie e concezione in genere, permettono di montare pneumatici con sezioni generose, tassellati o semi-tassellati. Giusto precisare che la disciplina gravel ha diversi meriti: quello di essere trasversale, capace di unire stradisti più o meno agonisti, bikers, crossisti, semplici appassionati ed è seguita da tante donne, oltre ad aver fatto tornare un interesse crescente verso il ciclocross.

Il gravel è anche un’opportunità per le aziende, per lo sviluppo di nuovi progetti, in un mondo sempre più categorizzato. La bici per il gravel deve essere più comoda rispetto ad un mezzo road e cx, meno aggressiva e perentoria, capace di perdonare e assecondare gli errori di guida del pilota, versatile sempre in termini di allestimento. Potremmo avvicinare le bici gravel alle biciclette endurance nel settore road, quelle di nuova generazione (per fare un esempio di facile lettura).

Il grafico che ci ha fornito Ridley, ci aiuta a capire cosa differenzia una fascia di prodotti rispetto ad un’altra in base alle caratteristiche geometriche. A parità di taglia, una bicicletta gravel avrà un passo più lungo per essere più confortevole sullo sconnesso ma anche sulle lunghe distanze, meno rigida e con una maggiore capacità di dissipare le vibrazioni. Anche il carro posteriore potrebbe essere più lungo ma questo è un particolare da analizzare marchio per marchio. Altezza da terra: una bici da ciclocross avrà un valore sempre maggiore rispetto ad un mezzo road (medio) e gravel (ridotto), per facilitare il salto degli ostacoli e l’attraversamento di tratti particolarmente fangosi. In merito all’angolo anteriore, quello della tubazione sterzo, abbinato al rake della forcella, una bici da strada presenterà un valore più alto  rispetto alle altra due, perché non ha necessità di affrontare particolari ostacoli, salti, evoluzioni.

foto credits, redazione tecnica, Sara Carena e Matteo Malaspina

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.