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IL RACCONTO DE LA MERCAN’TOUR MADONE PEILLE 2018

di - 04/10/2018

Conferme, gradite conferme ed altrettanto apprezzate novità. Sono questi gli ingredienti che caratterizzano l’ultima prova del circuito transalpino Mercan’Tour, la Granfondo  Madone-Peille, che ha come star la mitica ascesa al Col de la Madone, teatro di molte battaglie ciclistiche e classica salita test per i molti atleti professionisti che risiedono nella zona del Principato di Monaco.

MERCAN’TOUR 2018 Madone-Peille

Le novità dell’edizione 2018 riguardano il cambio della location di ritrovo/partenza, non più sul Colle di San Pancrazio bensì all’interno del più comodo ed ampio centro sportivo di Peille, e l’esclusione del primo transito sul Col de la Madone dal versante più corto, la cui discesa è stata ritenuta piuttosto pericolosa da affrontare in situazione gruppo compatto; si è così deciso di far partire la corsa da La Grave, dopo un primo tratto di discesa affrontato dietro la safety car ad andatura controllata.

MERCAN’TOUR 2018 Madone-Peille

Secondo la mia opinione sono state due scelte molto sagge, poiché la prima ha permesso di poter svolgere le operazioni pre e post gara con maggiore disinvoltura e comodità, mentre la seconda ha evitato il presentarsi di quei momenti di concitazione e frenesia tipici di una partenza su strade strette e costellate di strappi; il percorso ha perso solo una quindicina di chilometri e circa duecento metri di dislivello, ma a livello paesaggistico non ne ha assolutamente risentito, anzi! Rispetto allo scorso anno – ma in questo caso gli organizzatori non ne sono assolutamente artefici – la giornata di domenica si presenta con un cielo terso e un caldo sole, permettendoci di godere pienamente dei panorami mozzafiato che questa zona offre; la granfondo monegasca (dai, è bello dire di andare a fare una gara a Monte Carlo, anche se effettivamente si sfiora soltanto il suo territorio!) attraversa le zone montuose a ridosso della costa azzurra, che ci regalano scorci paesaggistici sul mare di estrema bellezza ed unicità.

MERCAN’TOUR 2018 Madone-Peille

Al via si presenta un gruppo forte di quasi 400 unità, che ordinatamente procede lungo il tratto di trasferimento fino al punto di raccolta e partenza ufficiale; una volta che vi sono giunti tutti i concorrenti, il direttore di corsa abbassa la bandiera e il gruppo si scatena verso la prima asperità di giornata, il Col Saint Roch. Dopo un aver scavalcato un primo strappetto, la salita comincia con un falsopiano di circa 5-6km, per poi assestarsi su una pendenza del 6-7% una volta che si incontrano i primi tornanti; è una scalata abbastanza lunga, circa 18km, ma a metà un paio di saliscendi permettono di rifiatare e rilassare i muscoli prima degli ultimi più impegnativi chilometri.

MERCAN’TOUR 2018 Madone-Peille

La discesa che ne segue è molto divertente: curve e controcurve si alternano a tornanti e lunghi rettilinei, non è facile capirne l’andamento per cui è d’obbligo prestare la massima attenzione; successivamente, appena entrati nello splendido borgo di Lucerame, si imbocca la salita verso il celebre Col de Braus, altro “monumento ciclistico” della zona, che ci porta oltre quota 1100m con facili pendenze, ma sulle quali serve avere una buona condizione per fare velocità. Una volta lasciatoci alle spalle – con già 1900m di dislivello! – anche questa fatica, è giunta l’ora di rilassare un po’ le gambe con un tratto di circa 30km quasi completamente in discesa (ad eccezione di un paio di falsipiani e strappetti) che ci riporta verso Mentone, dove è posto il cartello dei -10km all’arrivo e dunque l’imbocco del Col de la Madone. Quest’ultima salita si presenta “agguerrita” con un paio di chilometri al 9-10%, calando poi al 7% per altri circa 3km prima di giungere nell’abitato di Sant’Agnese; qui con una svolta secca a sinistra iniziano gli ultimi 5km di salita, dove la pendenza non è mai costante e si lavora parecchio coi rapporti posteriori. Ma le poche energie rimaste nelle gambe non mi permettono di poter rilanciare l’andatura nei tratti più agevoli, così, dopo aver abbandonato l’idea di rimontare qualche posizione, decido di godere appieno della splendida vista sul mare che si incontra da quassù: la stretta carreggiata si snoda sulla parete rocciosa della montagna, talvolta a picco su alte scarpate, sembrando quasi di essere sulle dolomiti. Lo scollinamento, col relativo traguardo, si scorgono solamente ai meno 200 metri, quasi svegliandomi di colpo dal flow che mi stava accompagnando nell’ultimo tratto!

MERCAN’TOUR 2018 Madone-Peille

Dopo l’arrivo il rientro a Peille è breve e, essendo in discesa, anche molto agevole, per cui colgo l’occasione per sciogliere un po’ i muscoli prima di una  doccia rigeneratrice e un confortevole pasta party. Con questa prova termina il circuito del Mercan’Tour, che ha saputo migliorarsi nettamente rispetto lo scorso anno e che preannuncia ancora grossi cambiamenti e novità per la prossima stagione; io non posso che fare nuovamente i complimenti all’organizzazione, che ha sempre un occhio di riguardo per tutti i concorrenti e in ogni occasione riesce a creare un bellissimo clima familiare, motivo per il quale molti italiani iniziano ad affezionarsi a queste manifestazioni oltreconfine. Salut!

foto a cura del C.O. ed Emilie Pics

lamercantourcyclo.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.