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Il test della Canyon Ultimate CF SLX Disc 9.0

di - 24/08/2018

Canyon Ultimate CF SLX Disc è la bici superleggera del brand tedesco con i freni a disco, simile al modello con i freni tradizionali ma molto diversa nel comportamento su strada; non solo, questa SLX, sempre in merito alle sue performances, se messa a confronto con la versione SL (provata poco meno di due stagioni a dietro), mostra un comportamento differente. Canyon Ultimate CF SLX Disc 9.0 è una bici che fa della versatilità uno dei suoi punti di forza, non è estremamente veloce ma è tanto tanto equilibrata, comoda, facile da guidare grazie alla sua agilità, leggera e moderna, con un rapporto tra qualità e prezzo che in pochi sono capaci di mettere in campo. Ma ora entriamo nel dettaglio della nostra prova. 

Sfruttando il mese di Agosto, le belle giornate e qualche giorno di vacanza, abbiamo fatto scorrazzare a la Canyon Utimate lungo le salite e discese alpine tra Francia e Italia, strade che conosciamo bene e che diventano un campo test dal valore notevole per mettere alla frasta una bici come questa, che va pensata in ottica di un impiego agonistico. Sul passo è una bici che non fa mancare nulla: supporto al gesto atletico, comfort, stabilità e una bontà progettuale ( a nostro parere) tra le migliori di questa categoria di prodotti, in particolare per quanto concerne lo sviluppo geometrico. La tubazione orizzontale, leggermente più lunga rispetto alla media (questa è una taglia M) abbinata ad un profilato dello sterzo da 148 mm, permettono di tenere il busto allungato senza “accartocciarsi” verso il manubrio, utilizzando uno stem più corto (nel nostro caso da 100 mm), il tutto a vantaggio della rigidità, controllo e stabilità in discesa. La bici, come accennato in precedenza, non è velocissima (in particolare se messa a confronto con un proiettile come l’Aeroad), da il meglio di se sulle andature regolari ma quando la strada sale gratifica parecchio. In salita è un gran bel pedalare e le progressioni sono il suo pane. A nostro parere, se confrontata con il modello con freni tradizionali, perde leggermente in spunto sui cambi di ritmo repentini ma guadagna tantissimo quando la pedalata diventa potente e profonda. Questi fattori potrebbero essere imputabili ad un carro posteriore leggermente più lungo (415 mm vs 410 mm, disco vs calipers) e ad una maggiore rigidità di forcella e foderi del retrotreno. La briosità della bici in questo frangente può migliorare con l’impiego di una ruota più rigida e reattiva, anche dal profilo più basso: noi l’abbiamo fatto, con una prova di ruote disco che vi proporremo tra qualche tempo “work in progress” e il risultato finale è stato molto, molto buono.

In discesa, soddisfa a pieno ed è facile da guidare, da inserire nelle curve e nei tornati, anche in quelli più stretti che obbligano una guida esperta, dove si è obbligati ad allargare il raggio di sterzata per impostare la curva successiva, senza far crollare la velocità. In questo senso, il suo limite può diventare il “pacchetto ruote”, fin troppo comodo, scorrevole ma che non è immune alle sventagliate laterali, in particolare quando la velocità si alza in modo vertiginoso (anche la ruota posteriore sembra flettere leggermente, in particolare quando si rilancia in modo secco e deciso). Intendiamoci, non si perde mai il controllo ma qualche vibrazione di troppo passa dal basso verso il manubrio: lungo la discesa del Colle dell’Agnello, versante italiano, prima di entrare nell’abitato di Ponte Chianale, abbiamo sfiorato i 100 km, senza il minimo problema. In frenata è una garanzia assoluta, per stabilità (zero vibrazioni di forcella e tutto il carro posteriore) e per un impianto che rasenta la perfezione in fatto di prestazioni. Rispetto alla Canyon Ultimate con i freni calipers cambia tutto, approccio e performances. Dopo tanti km su questo mezzo, non sarà facile tornare ad utilizzare con profitto i freni standard.

Canyon Ultimate è curata nei dettagli, ben rifinita anche nel particolare più piccolo e nascosto, nulla è lasciato al caso. L’impatto estetico gradevole è il risultato di un abbinamento ottimale di tutte le parti. Abbiamo voluto fotografare i “coperchietti” che chiudono la filettatura del perno passante, a nostro parere un esempio di raffinatezza. Il forcellino a supporto del cambio è attaccato nella parte interna del frame, tra i pignoni e asse passante. Questo permette di avere una linea catena ottimale, anche in funzione dei 142 mm di larghezza e di beneficiare di una linea catena sempre ottimale (differente tra bici disco e tradizionali).

Tanto spazio, si, tanta è la luce che permette il passaggio di una gomma e ruote maggiorate, sia per la forcella che per i foderi posteriori, questi ultimi non uniti tra loro dal ponticello superiore. Per chi è abituato alle bici con freni tradizionali, l’impatto può essere “strano”, non immediato, tutto questo spazio va in un certo senso “fuori dagli schemi” dei puristi della bici. A noi piace, perchè qui non hai limiti in fatto di montaggio, ruote basse, larghe, medie, alte, altissimi e così via, così come gli pneumatici.

Cockpit comodossimo, anche per chi, come noi, non ha mani molto grandi. Seat-post che può essere regolato a piacere in fatto di arretramento, rigido e bello da vedere, con un diametro di 27,2 mm. Il nodo sella è massiccio ma al tempo stesso non da mai la sensazione di essere granitico. Merito del reggisella? Merito del telaio, del carbonio? Fatto stà che la Canyon Ultimate Disc è un gran bel compromesso tra comodità e prestazione anche in questo punto.

Tanta strada, tanti metri di dislivello positivi non fanno paura, tanta discesa dove l’attenzione deve essere sempre alta ma anche tanti tratti dove è fondamentale pedalare per mantenere un buon ritmo, la Canyon Ultimate Disc si dimostra un progetto azzeccato in tutto, degna erede ( per alcuni aspetti migliore) del progetto Ultimate tradizionale. Canyon Ultimate Disc, prescindere che sia SL oppure SLX è il classico esempio di una bici moderna con i freni a disco, un mezzo capace di integrarsi al meglio con il suo allestimento (ruote comprese): talvolta da l’impressione di essere in grado di variare il suo carattere in base alla guida, in grado di diventare più docile e tranquilla, oppure aggressiva, decisa ma mai nervosa.

Il peso: 6,87 kg (senza pedali)

Prezzo Canyon Ultimate CF SLX Disc 9.0: 5399 euro

Durante il test abbiamo utilizzato una sella Fi’zi:k Antares Versus Carbon Braided (l’allestimento originale prevede un’Antares standard).

Nelle immagini: calzature NW Extreme RR, abbigliamento Mavic Allure Limited Edition, occhiali Oakley Flight Jacket, casco Limar AirPro.

canyon.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.