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Il Tour Transalp 2019 pedalato vissuto raccontato

di - 03/07/2019

Tour Transalp 2019, la corsa a tappe per il mondo amatoriale, una sfida lunga sette frazioni, per oltre 800 km e 18000 metri di dislivello positivo, un’avventura partita da Innsbruck e conclusasi a Riva del Garda. Ecco il racconto di Riccardo Zacchi.

pic: Moritz Ablinger; TOUR Transalp 2019, Deutschland, Honorarfreie Nutzung im Zusammenhang mit der redaktionellen Berichterstattung zum TOUR-Transalp Event, Kontakt: Kirsten Elschner

Arriva l’estate, in una serata tra amici di paese si comincia a discutere sul dove ognuno di noi trascorrerà le proprie vacanze estive: c’è chi si rilasserà in crociera, chi in un fresco resort alpino in Francia o chi semplicemente ozierà a casa svagandosi con qualche weekend fuori porta al mare. Poi la fatidica domanda viene rivolta a me: “Ricky, quest’anno dove andrai a versare litri di sudore?”… Mah, dal tono leggermente ironico con cui mi è stata formulata la questione, temo ormai di averli abituati alle mie vacanze alternative! In ogni caso la risposta è stata semplice e fulminea: “vado alla Transalp, che quest’anno sarà quasi totalmente sulle strade di casa!!”.

TOUR Transalp 2019 XXX Honorarfreie Nutzung im Zusammenhang mit der redaktionellen Berichterstattung zum TOUR Transalp Event, Kontakt: Kirsten Elschner, mailto: k.elschner@delius-klasing.de XXX

Penso che già con queste poche parole si sia intuito il mio entusiasmo per il percorso previsto, il quale ricalca parzialmente quello del 2017, anno in cui le tappe di Bormio-Livigno e Livigno-Aprica furono annullate causa maltempo; l’organizzazione ha dunque deciso di concedere una seconda opportunità alle due sedi e il meteo ha ampiamente ripagato questa scommessa. Inutile dire quanto sia stato felice nel momento in cui ho scoperto il tracciato 2019, che partendo da Innsbruck ci avrebbe portati a Riva del Garda, dopo aver superato 800 chilometri e circa 18900 metri di dislivello. Come pure ero al settimo cielo nel vedere le previsioni meteo per la settimana della Transalp (questa del 2019 è stata la 17^ edizione della corsa a tappe): sole pieno e temperature ben oltre le medie stagionali, le quali hanno causato qualche problemino di disidratazione, ma che sono state molto ben gestite coi ristori (e poi, sai che spettacolo è scendere dall’Umbrailpass allacciandosi solamente la maglietta estiva?!).

TOUR Transalp 2019 XXX Honorarfreie Nutzung im Zusammenhang mit der redaktionellen Berichterstattung zum TOUR Transalp Event, Kontakt: Kirsten Elschner, mailto: k.elschner@delius-klasing.de XXX

Ma questo evento non è solo gara, anzi, direi che l’aspetto agonistico occupi meno del 50% delle risorse e “preoccupazioni” di chi partecipa: il bello di questa settimana è che, seppur si abbia un numero e un transponder attaccato alla bici, l’ansia della prestazione sportiva lascia spazio ai sentimenti e al divertimento che si possono gustare durante questi sette giorni. Amicizia, rispetto reciproco (e non solo verso il proprio compagno di team), fair play e convivialità sono alla base del successo di questa manifestazione; il “gruppone internazionale” che si è creato è di anno in anno sempre più coeso, poiché difficilmente chi ci ha partecipato poi non ritorna ancora negli anni successivi. Il 2019 sarà ricordato come l’edizione in cui si è sperimentata anche la partecipazione alla gara come concorrenti “singoli”, aspetto che mi turbava non poco e riguardo al quale nutrivo parecchi dubbi (pensavo che snaturasse l’essenza di questo evento): le due classifiche e le due “filosofie di gara” si sono invece ben integrate e, seppur la corsa assumesse uno sviluppo tattico differente, i valori in campo non sono stati particolarmente influenzati in ambo le parti; “singoli e team” si sono sempre spartiti reciprocamente la propria parte di fatica, senza approfittare della propria condizione.

TOUR Transalp 2019 XXX Honorarfreie Nutzung im Zusammenhang mit der redaktionellen Berichterstattung zum TOUR Transalp Event, Kontakt: Kirsten Elschner, mailto: k.elschner@delius-klasing.de XXX

Sole, caldo e panorami mozzafiato sono stati gli ingredienti principali di quest’anno, ma mai avrei immaginato di trovare anche così tanto pubblico e sostegno lungo le strade e sui valichi attraversati: chi per volontà o per caso si trovava sul percorso ha incoraggiato e motivato ogni concorrente, regalandogli quel sorriso che tante volte vale il doppio di una spinta fisica. Che dire… Non vedo l’ora di tornare alle mie prossime vacanze estive da vivere in sette tappe alpine!!

pic: Moritz Ablinger; TOUR Transalp 2019, Deutschland, Honorarfreie Nutzung im Zusammenhang mit der redaktionellen Berichterstattung zum TOUR-Transalp Event, Kontakt: Kirsten Elschner

a cura di Riccardo Zacchi

tour-transalp.de

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.