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Kimetto riscrive la storia della maratona

di - 28/09/2014

Quella vissuta a Berlino è una giornata storica non solo per la maratona, ma per tutta l’atletica leggera. Il record mondiale stabilito dal kenyano Dennis Kimetto in 2h02’57” non solo abbatte un muro, quello dell 2h03’ che sembrava invalicabile, non solo cancella definitivamente la differenziazione tra il primato e la miglior prestazione mai corsa sui 42,195 km (che apparteneneva a Geoffrey Mutai per la controversa Maratona di Boston in 2h03’02” mentre il primato del kenyano Wilson Kipsang a Berlino era 2h03’23”) ma segna un limite impressionante per il ritmo della gara di Kimetto, basti pensare che la media finale è di 2’54”. Kimetto ha corso sempre con il record nel mirino, stimolando di continuo i pacemaker. A metà gara, passata in 1h01’45” erano ancora una decina in testa, poi la selezione naturale ha visto Kimetto isolarsi al 35° km quando ha mollato la compagnia anche del connazionale Emmanuel Mutai, il suo grande rivale a Chicago 2013 che contava di prendersi la rivincita. Mutai è rimasto sempre vicino a Kimetto e questo ha favorito il finale dei due con 2h02’57” per il nuovo record del kenyano e 2h03’13”, quindi anche lui sotto il vecchio record,per Mutai. Lontanissimi gli altri, pur su tempi di tutto rispetto, con l’etiope Abera Kuma, alla seconda maratona in carriera, terzo in 2h05’565” davanti al campione del mondo di mezza maratona Geoffrey Kipsang Kamworor in 2h06’39” e all’altro kenyano Eliud Kiptanui in 2h07’28”. Solo decimo uno dei grandi favoriti, l’etiope Tsegaye Kebede, stroncato dal ritmo dei kenyani, in 2h10’27”.

Kimetto ha maturato il primato nella seconda parte di gara, dopo essere passato alla mezza in ritardo di 13”. Negli ultimi 2 km ha accusato la stanchezza, perdendo una quindicina di secondi rispetto a Kipsang 2013 il che lascia presagire che si possa fare ancora meglio.

Rivincita etiope fra le donne, senza record ma con tempi di altissimo livello, con vittoria per Tirsi Tsegaye in 2h20’18” dopo essere passata in 1h09’38” alla mezza. Il suo tempo è la miglior prestazione mondiale stagionale, tre secondi meglio della kenyana Edna Kiplagat in aprile a Londra. Seconda l’altra etiope Feyse Tadese in 2h20’27”, terza l’americana Shahane Flanaganb in 2h21’14”, rimasta a poco meno di due minuti dal record nazionale di Deena Kastor, 2h19’36” che era il suo obiettivo. Fuori dal podio altre due etiopi, l’esordiente Tadelech Bekele in 2h23’02” e Abebech Afewoch in 2h25’02”. La peruviana Ines Melchor, ottava, la stabilito il primato sudamericano in 2h26’48”.

La maratona tedesca è stata interessante anche in chiave italiana con due prestigiosi risultati maschili, due uomini fra i primi 20, Carmine Buccilli 18° in 2h16’45” e Giovanni Grano 20° in 2h17’44”. I due sono rispettivamente quarto e sesto fra gli europei. Bene anche Paolo Natali, 28° in 2h20’55”. Fra le donne ma migliore italiana è stata Lorenza Banchetti, 34esima in 2h57’59”, seconda italiana l’intramontabile Franca Fiacconi, che ricordiamo vincitrice a New York, 53esima in 3h03’44”.

Gabriele Gentili