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La cultura della montagna secondo Hervé Barmasse

di - 21/11/2018

Un ciclo di conferenze e un educational stampa per imparare a conoscere e rispettare la montagna insieme all’alpinista Hervé Barmasse.

Conoscenza + sicurezza = cultura della montagna. Anche quest’anno – come sempre accade nella vira di Hervé – è iniziata una stagione invernale all’insegna di questi tre capisaldi. Prima con un Educational di tre giorni a Breuil Cervinia – organizzato in collaborazione con il Consorzio Cervino Turismo – riservato a un gruppo di giornalisti e, a partire dal 22 novembre, con una serie di sei conferenze che l’atleta del Team The North Face porterà in giro per l’Italia.

Con i professionisti della stampa, con i quali abbiamo dapprima sciato in pista e di seguito effettuato una gita scialpinistica fuoripista, ci siamo concentrati sui passaggi necessari per la formazione dell’individuo che affronta la montagna, a partire dalla giusta informazione sulle previsioni meteo, sul manto nevoso o sul livello di pericolo valanghe”. In questo percorso, la tecnologia gioca ormai un ruolo primario. “Oltre all’ ARTVA pala e sonda, indispensabili e obbligatori quando usciamo da una pista tracciata, tra le nuove tecnologie ci siamo soffermati soprattutto su mini InReach di Garmin. Abbiamo capito l’importanza della funzione che permette in qualsiasi situazione (compresa quella in cui il telefono non prende) sia di mandare un messaggio-Sos con la certezza che qualcuno lo riceva e, di conseguenza, possa far scattare i soccorsi, sia di rilevare costantemente la posizione della persona che ha lanciato l’Sos”.

Durante l’Educational, nel quale non sono mancati momenti di svago tra lezioni yoga, degustazioni di vini valdostani e cene con le prelibatezze locali, Barmasse è stato anche affiancato da Elena Casiraghi, specialista in Alimentazione e Integrazione dello Sport – Equipe Enervit. Con lei l’alpinista ha iniziato a collaborare lo scorso anno per la scalata sullo Shisha Pangma (8.027 m), quando Barmasse salì la parete Sud in sole 13 ore. “Elena ha parlato di ‘nutrizione positiva’, cioè di un’alimentazione adeguata allo sforzo fisico che ci si sta preparando ad affrontare, esattamente come capitò a me prima dell’Ottomila nel 2017”. Il fil rouge della cultura della montagna proseguirà nelle sei serate in programma dal 22 novembre al 1 dicembre. “Che, come del resto è successo finora, non rappresentano l’esaltazione di un percorso sportivo ma la volontà di trasmettere la passione per la quota di un uomo prima ancora di un alpinista”.

 

 “Hervé Barmasse la mia vita fra 0 e 8000”: ecco gli appuntamenti da non perdere

22 novembre 2018 – Sesto Fiorentino (FI)

23 novembre 2018 – Porretta Terme (BO)

24 novembre 2018 – Genova

29 novembre 2018 – Lecco

30 novembre 2018 – Monfalcone (GO)

01 dicembre 2018         – Verona

 

Hervé Barmasse

Alpinista, atleta del Global Team The North Face®, scrittore, regista di film di montagna.

Nasce ad Aosta il 21 dicembre del 1977 in una famiglia segnata da una lunga tradizione e passione per la montagna. Guida alpina del Cervino da quattro generazioni, il suo nome è legato a importanti ascensioni. Itinerari di grande difficoltà ed esposizione realizzati in tutto il mondo, come la via nuova aperta in solitaria sul Cervino, la prima ascensione della liscia lavagna granitica del Cerro Piergiorgio e la nuova via sul Cerro San Lorenzo in Patagonia, la prima salita del Beka Brakay Chhok in Pakistan e altre ancora. Sulla sua montagna di casa, la Gran Becca, Hervé ha lasciato in modo incisivo la sua traccia fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto più exploit. Nel 2017 si è reso protagonista di un’ascensione esemplare alla sua prima esperienza su una montagna di 8000 metri salendo in stile alpino la Parete Sud dello Shisha Pangma (8027m) in appena 13 ore. www.hervebarmasse.com

Eva è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato giurisprudenza per capire che è una persona migliore quando non indossa un tailleur. Ha lasciato la grande città per lasciare che il vento le scompigliasse i capelli sulle montagne delle Alpi e presto ha scoperto che la sua passione per l’outdoor e scrivere di questa, poteva diventare un lavoro. Caporedattrice di 4outdoor, collabora con diverse realtà del settore outdoor. Quando ha finito di lavorare, apre la porta della baita in cui vive per sciare, correre, scalare o per andare a fare altre gratificanti attività come tirare il bastone al suo cane, andare a funghi o entrambe le cose insieme.