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La Granfondo Scott Piacenza 2017

di - 25/07/2017

Questo è il volantino ufficiale della Granfondo Scott di Piacenza, per la sua 5^ edizione che si svolgerà Domenica 3 Settembre a Piacenza, come d’abitudine all’interno del polo fieristico, location di partenza e arrivo forse non tra le più suggestive ma molto comoda, facile da raggiungere e che mette a disposizione ampi spazi per tutti.

La Granfondo Scott giunge alla sua 5° edizione, uno degli appuntamenti di maggiore spessore che si svolgono a Settembre, una gara amatoriale che si snoda tra le colline piacentine, con un continuo saliscendi e strappi che metteranno a dura prova la preparazione dei corridori.

Due i percorsi a disposizione: il tracciato lungo da 140 km circa e oltre 2200 mdsl, percorso che raggiungerà un’altitudine massima vicina ai 900 metri, la mediofondo con i suoi 103 km e 1250 mdsl, con la salita al Passo Caldarola a fare da giudice. La Granfondo Scott Piacenza è inserita in due tra i più importanti circuito amatoriali granfondistici, Alé Challenge e Giro delle Regioni, quest’ultimo raggiunge la 22^ edizione.

Tra le tante novità in programma per questo 2017, spicca la Cronoscalata in Rosa che assegnerà la maglia Pink alla prima donna classificata a testimoniare come il movimento femminile sia sempre in continuo fermento.

Ulteriori informazioni sono disponibili tramite il sito ufficiale Scott Italia

www.scott-sports.com

Oppure al link ufficiale dell’evento

www.granfondoscott.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.