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La nuova Focus Izalco Max 2019, un nuovo design

di - 03/12/2018

IZALCO MAX, nella sua versione tradizionale, rimane uno dei progetti più leggeri che il mercato ha proposto. Il nuovo modello però, è stato totalmente ripensato e rivisto, una bicicletta che si adegua ai nuovi standard in termini di aerodinamica, di design e  naturalmente con i freni a disco ed un valore alla bilancia ridotto. 

Focus Izalco Max 9.9

OTTIMIZZATA NELLA GALLERIA DEL VENTO. Nonostante delle forme non estremizzate ed un design che si pone a metà strada tra i progetti marcatamente aero e superlight, la rinnovata piattaforma è stata sviluppata nella galleria del vento, integrando la maggior parte dei componenti: ad esempio il manubrio aero appositamente sviluppato per Izalco Max. Il frame è un full carbon monoscocca, costruito con fibra in alto modulo Max Technology. La scatola del movimento centrale è di natura bb86, larga 86,5mm e press-fit. Forcella e carro posteriore, allargati, permettono un passaggio delle coperture fino a 30 mm di sezione.

Focus Izalco Max è bici certificata UCI.

Non solo: trasporto facilitato grazie ad una unità manubrio che è facile da rimuovere.

Assi passanti anteriore e posteriore R.A.T. Evo Technology.

Sei gli allestimenti per tre colorazioni: Izalco Max 9.9 con Shimano Dura Ace Di2 e ruote DT Swiss ARC 1450 Dicut a 8999 euro, allestimento 9.8 con Sram Red eTap  ruote DT Swiss ARC 1450 Spline a 7999 euro, Focus Izalco Max 9.7 con Shimano Ultegra Di2, ruote DT Swiss 1450 Spline a 5999 euro, per passare alle 8.9, 8.8 e 8.7, rispettivamente a 4999, 3699 e 2999 euro.

focusitaliagroup.it

focus-bikes.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.