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Le novità di Nalini in vista della stagione 2020

di - 26/09/2019

La collezione di Nalini tocca differenti categorie di utilizzatori e tiene conto delle prestazioni che si vogliono ottenere quando si è in bicicletta, il tutto con la qualità che un marchio storico come Nalini può offrire. Di seguito alcuni capi su cui abbiamo puntato la lente d’ingrandimento, solo un piccolo esempio di quello che proporrà Nalini:

Barcelona1992

Barcelona 1992

Questa è una salopette che si ottiene da un unico tessuto, per ridurre al minimo le cuciture, offrendo un’eccellente capacità compressiva. Pantaloncino dedicato a un utente agonista che vuole una vestibilità race del capo, ha in dotazione il fondello 100Man, costruito grazie a materiali certificati Oeko-Tex. Barcelona 1992 fa parte del segmento Man Blue Label di Nalini.

Paris 1924 e Berlin 1936

La prima è una shirt, il secondo un bib short, ed entrambi fanno parte della Man Black Label Collection, la più performante dell’intero catalogo Nalini. La maglia ha una forte concezione aerodinamica, grazie alla combinazione del tessuto 3D su spalle, lati e maniche. Oltre a un’eccellente vestibilità, questo è sviluppato grazie alla tecnologia Fresh-Feel, che consente uno scambio termico di livello superiore. Berlin è un pantalone ergonomico in tessuto resistente alle abrasioni, con adeguato supporto muscolare. Il fondello è il Pro Man 120 Q-Skin, adatto alle lunghe percorrenze.

Melbourne 1956 e Sarajevo 1984

La shirt Melbourne è stata pensata per mettere in mostra ottime e rapide proprietà di asciugatura, ventilazione e una vestibilità aderente. Adotta un tessuto microforato sulla parte anteriore, maniche e schiena. Ma è la salopette Sarajevo che merita di essere messa sotto la lente, specifica per la donna per design e grazie alla monobretella. Quest’ultima può modificare la sua posizione per agevolare le operazioni di vestizione e quando deve essere tolta. Nella parte centrale è presente un gancetto che permette di essere fissata, oppure offrire maggiore libertà. Il fondello è il Lady 100 di nuova costruzione.

a cura della redazione tecnica, foto Nalini

nalini.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.