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Le nuove calzature firmate Giant e Liv Cycling

di - 31/10/2018

Giant e Liv Cycling, l’obiettivo è quello di fornire un pacchetto completo di qualità, che parte dalle biciclette e tocca tutte le categorie di accessori, calzature comprese. Proprio la gamma delle calzature tecniche, per uomo con il marchio Giant e per donna con il brand Liv Cycling, viene rinnovata e completata in vista della nuova stagione, prodotti sviluppati in collaborazione con gli atleti pro.

Giant Surge Pro
Giant Surge Pro

La top del listino per la categoria uomo, Surge Pro è una calzatura dedicata all’agonista che è stata sviluppata grazie al supporto del Team Sunweb, naturale evoluzione del precedente modello MES Carbon. Il prodotto è costruito grazie ad una suola rigida, in carbonio al 100% con l’inserimento di nylon, con un design molto particolare che prende il nome di ExoBeam. La struttura e la forma della suola è concepita per trasferire il massimo della potenza ai pedali, senza dispersioni, senza cedimenti e al tempo stesso capace di migliorare l’efficenza della pedalata in tutte le sue fasi. Anche la comodità è un aspetto che non è stato trascurato, così come la ventilazione. Nella porzione centrale la suola effettua una sorta di curva che tende a liberare la parte interna dell’arco plantare, in modo da azzerare pressioni spesso indesiderate. Qui però entra in gioco la struttura della tomaia, concepita per avvolgere e sostenere il piede, che lavora in combinazione con il doppio Boa e proprio con la suola. L’immagine che vedete sotto si riferisce in modo specifico al modello Macha Pro di Liv, dedicata alle donne ma il design della suola è assolutamente comparabile con quella della Surge Pro man.

La suola della Liv Macha Pro simile a quella del modello Surge Pro man

La tomaia della Surge Pro è una sorta di tessuto non-tessuto in materiale PU, resistente, sufficientemente elastico e traspirante, una termoregolazione che trova maggiore efficacia anche grazie ai piccoli fori, eseguiti tramite laser. Anche le cuciture, quasi impercettibili sono eseguite al laser. Il prezzo di listino è di 349,99 euro. Tre le colorazioni disponibili, nero, bianco e blu per taglie che vanno dalla 40 alla 48.

Giant Surge Pro

Dalla Surge Pro passiamo alla versione Comp, meno estrema in termini di tecnica se paragonata alla precedente e anche con un prezzo di listino inferiore (179,99 euro).

Giant Surge Comp

Rispetto alla Pro, la Comp ha un solo rotore Boa ma presenta un velcro verso la parte anteriore. Non cambia il concetto di costruzione della leggerissima tomaia e della suola: l’obiettivo è quello di offrire un equipaggiamento di alto livello, capace di assecondare il gesto della pedalata, senza sovraccaricare il ginocchio.

Giant Surge Comp

Così come per il modello Pro, anche la Comp ha una soletta interna in TransTextura Plus, per una termoregolazione ottimale con qualsiasi condizione meteorologica e temperatura esterna.

Liv Macha Pro

Questa invece è la top di gamma pensata per donne, una calzatura per le agoniste. Riprende molti dei concetti con cui è stato creato il modello da uomo ma con rivisitazioni importanti in merito a foma, fitting e design, in modo da rendere questo prodotto ampiamente sfruttabile dalle donne. Il doppio Boa è combinato ad una tomaia elastica e resistente al tempo stesso, lavorata con la tecnologia Sharkskin (sul tallone) per conferire una maggiore longevità. La tomaia è forata al laser per una ventilazione costante. La suola è full carbon con inserti in nylon, con design MES (motion efficiency system) che prevede la classica svasatura centrale, proprio come la scarpa al maschile. Come scritto in precedenza, questa soluzione agevola e ottimizza la pedalata in tutte le sue parti, offre comfort e permette di scaricare l’articolazione del ginocchio, durante le fasi di trazione e spinta. Il tallone è in microfibra antiscalzante. La soletta interna è in tessuto Transtextura Plus. Le taglie vanno dalla 36 alla 43.

liv-cycling.com

giant-bicycles.com

 

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.