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Le parole di Leo Fioravanti a Surfing Life

di - 03/02/2015

Leonardo ha impattato contro la barriera corallina domenica scorsa a Pipeline, rompendo due vertebre e strappandosi due legamenti. Il nostro idolo ha vissuto momenti davvero drammatici al secondo round del Volcom Pipe: “Se avessi colpito la roccia un po’ più in alto avrei sbattuto il midollo spinale, rischiando così la paralisi totale”.

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E’ stato grazie al perfetto intervento del servizio di salvataggio che Leo ora può raccontarla senza ulteriori complicazioni. Travis Logie, commissario Qualification Series è andato a trovarlo all’ospedale di Honolulu, trovandolo di buon umore nonostante l’accaduto. Per la giovane promessa non è necessario alcun intervento, ma per recuperare al meglio dovrà fare una dura riabilitazione.

Leo in un recente trip alle Mentawaii - PH: Laurent Pujol Leo in un recente trip alle Mentawaii – PH: Laurent Pujol

 

Di seguito vi proponiamo le parole di Leo dette ai colleghi di surfinglife.com.au  che lo hanno intervistato.

SL: Ciao Leo, come stai?
LEO: Sto bene come può stare una persona con la schiena un po’ rotta, nonostante ora sia sdraiato in un letto d’ospedale…

SL: Puoi raccontarci cosa è successo?
LEO: Ero nel pieno della heat, ho visto arrivare quest’onda buona e, anche se molto in ritardo sul picco, ho provato a lanciarmi lo stesso. Le mie pinne non hanno fatto presa e sono caduto giù atterrando dritto sul reef. Ho capito subito di essermi fatto male, ho chiamato il jetsky e in poco tempo ero già a riva pronto per essere medicato. Dieci minuti dopo ero in ambulanza diretto al Wahiawa Hospital, dove mi hanno fatto le lastre; hanno detto che non ero messo malissimo ma hanno voluto mandarmi al Queens Hospital di Honolulu per fare la risonanza magnetica. Il dottore poi mi ha rassicurato scongiurando l’intervento, ma le 2 vertebre rotte ed i legamenti strappati mi costringono ad indossare questo tutore alla schiena. Ho già avuto due piccoli infortuni in passato, ma mai nulla di così grave…

Leo a Pipeline alla fine del 2014. PH: Andrew Shield Leo a Pipeline alla fine del 2014. PH: Andrew Shield

 

SL: che livello di dolore hai provato?
LEO: Non avevo mai provato un dolore simile. I medici hanno detto che sono stato fortunato, la roccia dove ho sbattuto mi ha toccato in basso sulla spina, se questa avesse impattato più in alto si sarebbe leso il midollo spinale ed in quel caso sarei potuto restare paralizzato.
Per fortuna invece indosserò questo tutore solo un mese e mezzo/due, dopo del quale potrei tornare in acqua ma solo per divertimento all’inizio. Seguirà una riabilitazione ed in 3 mesi circa potrei essere di nuovo pronto per i contest.

 


 

SL: E’ pazzesco, quando si sente parlare di qualcuno che si rompe la schiena di solito si pensa ad anni di recupero, non mesi…
LEO: Sì. Hanno detto che è stato un tipo di infortunio molto raro, perché il mio stomaco si è compresso contro la gamba, mentre la mia schiena è rimasta distesa. Sono fortunato a non dovermi operare, questo è un grosso peso in meno. Da ora solo tanto riposo e riabilitazione.
Mia madre sta volando di nuovo qui e domani sarò con lei, poi penso di tornare a casa…Qui sono venuti a trovarmi molti amici e tutti si stanno prendendo cura di me molto bene.

Leo è abituato ad affrontare i tubi più profondi e impegnativi, ma l'imprevisto può sempre capitare. Mentawaii training - PH: Laurent Pujol Leo è abituato ad affrontare i tubi più profondi e impegnativi, ma l’imprevisto può sempre capitare. Mentawaii training – PH: Laurent Pujol

 

SL: Stai prendendo antidolorifici?
LEO: Sì, da quando sono arrivato in ospedale perché è abbastanza forte il dolore.

SL: Cosa hai provato appena è successo?
LEO: Appena caduto ho capito subito che si trattava della mia schiena. Ho completamente perso il respiro per  i primi 10 secondi, poi ad ogni boccata d’ossigeno provavo un dolore atroce. L’ho sentito alla mia schiena e quindi ho capito che si trattasse quella parte. Sono fortunato a non aver battuto la testa o altro, e che era solo la mia schiena. Appena tornato su ho potuto sentire la gamba e il resto del mio corpo, è stata una buona notizia questa.

SL: Bene, ed ora?
LEO: Beh, non c’è niente che possa fare adesso. Ero partito per affrontare il QS ma dovrò rinunciare a due eventi, poi potrei farcela a tornare in gara a Maggio. Perderò solamente agli eventi in Australia, il prime e due 6 stelle. La cosa più importante ora è tornare a casa, riposare e riabilitarmi nel minor tempo possibile. Per ora riesco a stare in piedi e camminare leggermente, questo è già un buon segno.

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SL: Sei preoccupato per la schiena durante il volo di ritorno a casa?
LEO: Volerò in prima classe, questo è sicuro.

SL: Bene, siamo felici che sei ancora vivo e non paralizzato Leo. Sperriamo di vederti tornare in acqua il prima possibile.

Pipeline nelle ultime settimane ha lasciato il segno ha molti atleti, in particolare Torrey Meister ha rotto la milza qualche settimana fa, mentre ieri si è gravemente ferito l’esperto surfer tahitiano Tuhiti Haumani, ora anch’egli in ospedale ed in condizioni critiche.

In bocca al lupo Leo! Siamo tutti con te!

Redazione 4surf

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf