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Livigno: una località, opzioni infinite

di - 19/01/2016

Testo e foto: Marco MelloniLivigno

Ho passato a Livigno parecchie fantastiche giornate nell’ultima stagione invernale, e la timidezza con cui sono iniziate le precipitazioni nevose quest’anno mi induceva a pensare che stavolta sarei rimasto un pochino deluso. Tuttavia ho accettato con piacere l’invito, si parlava non solo di sci ma di tutta una serie di attività outdoor da svolgersi nell’arco di un solo weekend.

Via che si parte, con un meteo che annuncia leggere nevicate e una temperatura che da Bormio in avanti precipita da +7 a -13. Livigno è così, il piccolo Tibet, un piccolo freezer nel cuore delle alpi dove forse nevica un po’ meno che in valle d’Aosta ma, grazie alla posizione, la neve di qualità dura molto più che altrove.

Il gruppo, composto da una decina di giornalisti internazionali, ha già fatto una giornata di freeride al mio arrivo e sono tutti belli carichi per il programma dei successivi due giorni: attività in montagna, degustazioni e cene in baita. Chi non lo sarebbe?

Tanto per cominciare a trattarsi bene, dopo una nuotata e una sauna all’Hotel Intermonti, dove alloggiamo, ci spostiamo alla baita Tea da Memi per una cena nello stile tipico del posto: con vini, formaggi e salumi tipici della Valtellina. D’altra parte occorre fare un po’ di fondo, per l’indomani è prevista una scialpinistica. E infatti…

Alle ore 9,00 equipaggiati con i completi Crazy in Polartec NeoShell partiamo dalla Latteria con le Guide Davide Spini e Alberto Marazzi, due simpaticissimi professionisti che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Pelli sotto gli sci e su, lungo il percorso ben segnalato attraverso le paline, che dal paese, attraverso il bosco, porta ad una cima dal lato del Mottolino, da cui ci si ricollega alle piste o da cui partono itinerari di fuoripista. Ce la prendiamo comoda a coprire i circa 500 m di dislivello e fra una risata e l’altra saliamo attraverso un meraviglioso bosco, per incontrarci all’uscita di questo, con il gruppo guidato dalla Guida Francesco Valgoi, salito con le ciaspole. Dopo una breve intervista con la troupe di Studio Aperto che ci riprende poi mentre iniziamo a scendere, ci fermiamo a pranzare al Passo D’Eira, dopodiché ci facciamo un paio di piste prima di tornare al paese.

livigno skialp

Rientrati alla base ci equipaggiamo per una nuova esperienza: scalare su ghiaccio. La parete d’arrampicata all’aperto in centro al paese, viene ricoperta in inverno di uno strato di ghiaccio, con la possibilità di fare iceclimbing seguiti dalle guide.

Un nuovo e divertente gioco, che sfidando a salire sempre più in alto, finisce per massacrare gli avambracci e far venire voglia di passare all’Hotel Compagnoni dove è stato allestito un banchetto con Wine Tasting, organizzato dalla cantina Nera. Impossibile non arrivare alla cena allo Stalet già un po’ allegri ma… è questo il bello dei weekend in montagna dopo tutto. Mentre ceniamo comincia a nevicare, è il momento per programmare le attività della domenica.

L’indomani ci dividiamo in due gruppi, cinque persone me compreso proveranno le Fatbike, gli altri andranno al parco Avventurando appena fuori dal paese. Le KTM che ci mettono a disposizione sono davvero perfette per destreggiarsi sul sentiero di neve che costeggia il fiume, anche perché oltre ad avere le ruote “grasse” da neve, sono anche assistite elettricamente, quindi in salita o nella neve più profonda, vengono davvero in aiuto.

Fra una sgommata, un’impennata e qualche piccola caduta raggiungiamo gli altri ad Avventurando, dove sono impegnati, fra un percorso Ferrata e le carrucole che consentono di superare un canyon naturale. E’ quasi ora di rientrare, ci fermiamo a pranzare nel bellissimo agriturismo La Tresenda, dove nella stalla, ho l’occasione di immortalare la Guida Alpina Alberto Marazzi in una delle sue performance più divertenti, pedalare una fatbike con un lama al guinzaglio.

E con questo vi ho detto tutto.

Ancora una volta Livigno mi ha stupito, con un’offerta di attività davvero infinita, adatta a tutte le esigenze e a tutti i livelli di sportivi, e un’accoglienza non facile da trovare altrove.

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