Pubblicità

Loic Bruni, grande rivincita a Cairns

di - 23/04/2016

Bruni trionfante a Cairns - foto:Bartek Woliński Bruni trionfante a Cairns – foto: Bartek Woliński

Nell’ormai lontano 1996 Cairns ospitò i Mondiali di mountain bike e nella brochure di presentazione distribuita alla stampa c’erano particolari indicazioni riservate a giornalisti e fotografi per seguire la prova di downhill, avvertendo di non superare per nessuna ragione gli stretti corridoi loro riservati per non rischiare pericolosi incontri con serpenti, insetti, piante velenose e altri pericoli presenti nella fitta foresta pluviale attraversata dal tracciato. A distanza di 20 anni non è cambiato nulla, il percorso di downhill è rimasto pressoché identico, ma proprio quella carica di rischio dà alla gara un sapore diverso. Dal punto di vista tecnico è un percorso difficile da interpretare soprattutto con la pioggia con tratti di radici e rocce che diventano trappole insidiose.

Loic Bruni, prima vittoria in Coppa quest'anno (foto Sven Martin/organizzatori) Loic Bruni, prima vittoria in Coppa quest’anno (foto Sven Martin/organizzatori)

La pioggia aveva contraddistinto le qualifiche, il sole è stato protagonista delle finali cambiando del tutto il tracciato e quindi le gerarchie di gara. Un cambio che ha favorito il campione del mondo Loic Bruni, riscattatosi dalla delusione della prima tappa di Coppa a Lourdes andando a conquistare il successo. L’australiano Troy Brosnan, che aveva ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche, sembrava in grado di ripetersi tanto che all’ultimo intertempo aveva ancora due decimi di vantaggio,ma nel finale le traiettorie scelte non l’hanno premiato, con n ritardo finale di quasi mezzo secondo. Terza posizione per un altro padrone di casa, Mick Hannah (Polygon Ur) a 0”924 davanti al leader di coppa, l’americano Aaron Gwin (The Yt Mob) con un ritardo di quasi tre secondi maturato in gran parte nella primissima parte, tanto che al primo intertempo lo statunitense aveva solo il 13° posto in classifica. Sorpresa al quinto posto con l‘australiano Joshua Button, sconosciuto a questo livelli, che ha realizzato la discesa della vita finendo a 3”784 di ritardo dopo essere stato a lungo al comando.

FARINA, UN SABATO DA RICORDARE

Neppure la foresta pluviale a fermato la corsa di Rachel Atherton - foto: Bartek Woliński Neppure la foresta pluviale a fermato la corsa di Rachel Atherton – foto: Bartek Woliński

Lo ha sognato, per poi risvegliarsi con un pizzico di delusione ma la consapevolezza della sua nuova dimensione. Eleonora Farina saluta l’Australia con il suo miglior risultato di sempre, un sesto posto a un soffio dal podio riservato alle prime 5. L’azzurra ha chiuso a 31”609 dalla vincitrice, la “solita” Rachel Atherton (Trek),la britannica che sembra sempre più inavvicinabile dalle avversarie, con una discesa perfetta sin dalle prime battute. Seconda l’australiana Tracey Hannah (Polygon Ur) che conosce bene il tracciato abitando a pochi passi e che ha accumulato 7”098, terza l’altra britannica Manon Carpenter (Madison Saracen) a 9”806. 13° posto per Veronika Widmann, a 44”635 che pure era partita benissimo con il 5° posto al primo intertempo.

Fra gli junior prima piazza per Matt Walker, già primo nelle qualifiche, con 6 decimi sul locale Remy Morton, terzo l’altro australiano Harry Bush. Prossima tappa di Coppa il primo weekend di giugno a Fort William (Gbr), domani quando da noi sarà ancora notte spazio al cross country.