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Look e SRM, dalla loro collaborazione nasce Exakt

di - 01/06/2018

Exakt è il misuratore di potenza con rilevazione al pedale che nasce dalla collaborazione tra il marchio transalpino e SRM. Rispetto al power meter di Look, quello della generazione precedente, Exakt eredita un parte del design del pedale ma una tecnologia, una struttura interna e un’elettronica che non hanno nulla a che vedere: prodotti che non possono neppure essere messi a confronto, oltre ad essere caratterizzato da operazioni di montaggio decisamente semplici, di livello standard.

Andiamo nel dettaglio di Look Exkat: il pedale ha un corpo in carbonio che per costruzione e design ricorda la versione tradizionale di Look Keo Blade (Exakt però ha la regolazione delle tensione a molla). La piattaforma di appoggio è di 400 mm2, proprio come il modello Blade. La tensione della molla in acciaio può variare dai 9 ai 18 Nm: le cleats che possono trovare utilizzo sono le classiche Keo, grigie, nere e rosse. L’asse interno al pedale è in acciaio e integra tutto quello che si può considerare il cuore del misuratore di potenza. La prima parte, quella visibile è composta dalla filettatura esterna che è accompagnata da un dado di battuta: questo permette di adeguare la misura del filetto alle differenti pedivelle presenti sul mercato, che hanno spessori diversi tra loro.

L’esagono per la chiave a brugola, non solo ha il compito di agevolare le operazioni di montaggio ma nasconde anche i connettori di ricarica del power meter. Qui viene inserita una sorta di prolunga rigida, dotata di cavo e porta usb, solo nel momento di ricarica, poi rimosse quando il pedale viene adoperato: nessuna scomoda antenna e protuberanza è presente durante l’attività in bicicletta: una ricarica ha circa 100 ore di autonomia. Una volta avvitato, l’asse passante non deve uscire dal lato opposto della pedivella. Da qui si passa alla porzione centrale del perno, tornito in modo da far alloggiare in modo ottimale la parte elettronica dedicata al rilevamento. Una serie di cuscinetti e barriere di protezione, rendono il comparto impermeabile e immune allo sporco.

Dal lato opposto, una sorta di tappo blu di chiusura, non solo fissa il perno passante ma permette di identificare il power meter di Look. Doppio protocollo di trasmissione: Ant+ e Bluetooth, in modo che Exakt sia configurabile con qualsiasi tipo di device presente sul mercato. I dati rilevabili durante l’esercizio: rilevazione della potenza customizzabile in base alle funzioni del device, espressione della forza durante la pedalata, bilanciamento tra destra e sinistra (con entrambi i pedali attivi) e numero di rpm. È possibile interfacciare il misuratore di potenza anche con lo smartphone, tramite l’apposita app.

Il peso la coppia è di 376 grammi a pacchetto completo, incluse due tacchette. Tre i pacchetti disponibili: Single, con rilevazione da un solo lato, al prezzo di 799€. Double, con il power meter presente su entrambi i pedali al prezzo di 1399€, Boundle, ovvero il pacchetto completo, messo sul mercato a 2179€. Quest’ultimo include i pedali con doppia rilevazione e il device PC8 di SRM.

Non lo abbiamo ancora provato ma ci sentiamo di fare una considerazione, con particolare riferimento ai primi due pacchetti (quelli senza device). Il prezzo è leggermente superiore alla media della categoria (power meter al pedale) ma è giusto sottolineare che qui sono presenti due colossi del mercato nelle rispettive categorie: SRM e Look e questo non è un dettaglio secondario.

exaktpower.com

lookcycle.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.