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Magnini svetta in Galles

di - 17/07/2017

Un altro weekend quanto mai ricco di eventi nel panorama internazionale offroad: in chiave italiana c’era grande attesa per la Snowdon Race di Llanberis in Galles, una delle grandi classiche del calendario internazionale della corsa in montagna quest’anno però assente dai principali circuiti come la Coppa del Mondo, il che ha ridotto la gara a un confronto fra la scuola britannica e quella italiana, che sui 15 km del percorso tipicamente britannico, molto brullo con pioggia e vento a batterlo, è uscita vittoriosa grazie al 21enne trentino Davide Magnini (Ras Courmayeur) primo in 1h06’42” dopo essere scollinato in testa con 25” sul britannico Chris Farrell, vantaggio portato al traguardo a 1’04”. Terza posizione per l’altro britannico Tom Adams a 2’34” mentre il bronzo iridato di KV Hannes Perkmann, terzo alla fine della salita ha chiuso sesto a 3’36”, immediatamente avanti a Nadir Cavagna, a 5’07”. Nella classifica a squadre prima piazza per l’Inghilterra davanti a Italia e Scozia.

Davide Magnini esultante al traguardo di Llanberis (foto organizzatori)

Netta vittoria fra le donne per l’inglese Sarah Ridgway in 1h16’59” con 3’16” sulla compagna di squadra Annie Baumber e 5’31” sulla scozzese Louise Mercer, sesta piazza per Arianna Oregioni a 9’00”.

La squadra italiana alla Snowdon Race (foto Fidal)

Un’altra gara alla quale guardavamo con occhi particolare era l’Ultra Sierra Nevada, gara spagnola di 100 km dov’era fra i più attesi protagonisti il valdostano Franco Collé, che probabilmente ha pagato l’intensa attività delle ultime settimane. Partito da Granada con grandi ambizioni, Collé si è posto alle calcagna del favorito, l’iberico Miguel Heras con il quale si è portato al comando. Saltando un ristoro, lo scozzese Casey Morgan ha superato i due che hanno ripreso a correre senza dannarsi troppo l’anima, ma al 37° km l’alfiere del Team Crazy/Tecnica, sentendo un dolore a un tendine d’Achille ha preferito ritirarsi per non compromettere la preparazione per il prossimo Tor des Geants. Heras ha continuato riprendendo e passando Morgan per arrivare ai 2.100 metri di Sierra Nevada nel nuovo record della corsa di 12h23’10” davanti a José Esteban Martinez (1h42’30”) e Juan Chacon Resina (12h57’06”). In campo femminile prima piazza per l’ex iridata francese Melanie Rousset in 15h41’01” davanti alle spagnole Noelia Camacho Ortega a 33’45” e Sonia Escurola Reula a 48’04”.

L’arrivo trionfale di Heras (foto Maurizio Torri/corsainmontagna)

Restiamo in tema di ultratrail: weekend di grande importanza per il World Tour che prevedeva il classico Eiger Ultratrail in Svizzera, a Grindelwald, uno degli appuntamenti storici del circuito internazionale. Sui 101 km del percorso di alta montagna è emerso lo specialista tedesco Stephan Hugenschmidt (Salomon) spesso presente nelle prove italiane, che in 11h01’10” ha staccato di 14’32” il locale Urs Jenzer (Big Friends.ch) e di 30’13” l’argentino Jordi Gamito-Baus (Compressport). Buona prestazione degli azzurri con Daniel Jung (Gore Running Wear/Sportler) quinto a pari merito con il neozelandese Scotty Hawker, a 1h04’29”, un piazzamento che gli consente di salire nella classifica generale del circuito. Immediatamente dietro è finito Fulvio Dapit (La Sportiva/Crazy Idea) a 1h09’05”. Pronostici confermati fra le donne con la vittoria della padrona di casa e leader del World Tour Andrea Huser che in 13h46’29” ha prevalso per 58’22” sull’austriaca Martina Trimmel (Union St.Polten Leichtathletik) e per 1h03’14” sulla svizzera Helene Ogi.

L’altro appuntamento apriva la sezione del Discovery World Tour, nuovi eventi in Nazioni poco frequentate dal massimo circuito internazionale, tesi ad abbinare alla parte agonistica anche la scoperta di paradisi naturali. La prima scelta è stata riservata alla Finlandia e al Nuts Yillas Pallas, sulla distanza di 134 km dove a prevalere è stato lo spagnolo Hamal Villar Lazaro (Club Mon Aventura) al suo più grande successo internazionale. 15h30’05” il suo tempo con il quale ha preceduto i locali Juuso Simpanen (16h35’19”) e Antti Itkonen (16h46’18”). Podio tutto finlandese fra le donne con Jaana Hylkinen prima in 22h43’39” davanti a Lotta Korhonen (23h43’37”) e Lotta Puttonen (25h06’39”).

Dall’ultratrail ai Vertical Kilometer e al nuovo appuntamento per il World Circuit, ancora un appuntamento spagnolo con il Vertical Cabanera dominato dai padroni di casa. Prima piazza per Jan Margarit Sole in 58’50”, unico altro atleta a scendere sotto l’ora è stato Oriol Coll Cardona staccato di 57”, terza posizione per Pere Rullan Estarelles a 3’24”. In campo femminile prima Laura Vila Orgué in 1h11’57”, alle sue spalle Maria Zorroza a 2’32” e Claudia Sabata Font a 5’14”.

La partenza del Vertical Cabanera (foto organizzatori)