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MCipollini MCM Allroad una gravel da full gas

di - 23/07/2019

La MCM Allroad è presentata come la prima bici offroad della MCipollini, una bici pensata per la categoria gravel e per gli amanti dell’endurance che amano affrontare differenti tipologie di terreno nel corse delle uscite di tutti i giorni. La Allroad però è sviluppata per offrire qualcosa in più, perché da un brand che ha l’agonismo nel dna non può che nascere una biciclette dal carattere brioso.

Ci è piaciuta definirla una bici da strada con un vestito da off road e guanti a dita lunghe, una bicicletta che potrebbe ben figurare anche sui campi gara del ciclocross, dove reattività e agilità sono doti fondamentali per un mezzo meccanico. La MCM Allroad è costruita grazie alle tubazioni in fibra di carbonio T1000, unite tra loro tramite fasciatura e una laminazione personalizzata per ogni taglia (protocollo T2T System). Alcune parti hanno degli inserti in ergal per irrobustire la struttura migliorando il rapporto tra il peso e la prestazione. In aggiunta, sia il frame che la forcella, hanno al loro interno degli intrecci in Kevlar, veri e propri inserti che hanno il compito di irrobustire la struttura del composito dove serve e al tempo stesso garantire buone capacità di assorbimento delle vibrazioni, il tutto senza gravare sul peso.

La serie sterzo è conica, con diametri da 1”1/2-1”1/4. La forcella ha gli steli dritti e nella parte alta ha una vistosa svasatura che, oltre ad agevolare il passaggio di pneumatici voluminosi, facilità la rotazione della ruota anche in caso di fango.

Il seat-post è dedicato a questo progetto, full carbon con un off-set di 8 millimetri. La Allroad nasce come bici solo per i freni a disco, in cinque taglie: xs, s, m, l, xl. Disponibile come framekit, oppure come bicicletta completa.

 

CAMPO DI UTILIZZO

Il suo essere corsaiola è un aspetto che emerge sovente e secondo noi è anche uno degli aspetti di maggior pregio. Il gravel si rivolge al cicloturismo ma dobbiamo anche pensare a chi usa questa disciplina come attività propedeutica, complementare alla strada e mtb. La MCipollini MCM Allroad è una bici vera, non è un compromesso. Quando si passa dallo sconnesso ai tratti in asfalto, si comporta come una buona bici da strada endurance e la sua scorrevolezza è notevole. La MCM Allroad è tutto pepe ma grazie ai suoi ampi passaggi permette il montaggio di gomme grosse (massimo 40 mm) a tutto vantaggio del comfort per chi vuole passeggiare in campagna.

A CHI SI RIVOLGE

Secondo noi è una bici che si rivolge ad un pubblico che non disprezza l’agonismo sullo sterrato, strade bianche, gravel e anche ciclocross. La Allroad è una bici tecnica, che si pedala bene in differenti situazioni e con diverse configurazioni. Immaginarla con una gomma radiale? Perché no. Questo è un progetto interessante anche in ottica di trasversalità dello strumento, sempre gratificante, performante, dal design moderno.

PREGI

Tutto quello che è legato alla performances che esprime è qualcosa che in ambito gravel non avevamo ancora avuto modo di provare. Peccato essere fuori stagione, perché ci sarebbe piaciuto testare la MCM Allroad in campo gara nel ciclocross. Bici corta, compatta, agile e velocissima nei passaggi stretti.

COSA MIGLIORARE

Le ruote non sono un peso piuma e manca una protezione sotto la tubazioni obliqua che ripari il carbonio da eventuali colpi e rocce, in caso si vadano ad affrontare tracciati con sassi sporgenti.

MISURE TELAIO

TAGLIA: M

ORIZZONTALE: 550 mm

PIANTONE: 490 mm

FODERO BASSO: 415 mm

ANGOLO PIANTONE: 73°

mcipollini.com

a cura della redazione tecnica, foto di Matteo Malaspina

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.