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Mondiali 100 km, Calcaterra ci riprova

di - 26/11/2016

Due settimane dopo la rassegna mondiale sui 50 km tocca agli specialisti della distanza doppia affrontare la loro prova iridata: la 29esima edizione dei Mondiali Iau della 100 Km fanno tappa in Spagna, a Los Alcazares e certamente questa volta la rassegna arcobaleno ci riguarda molto più da vicino perché l’Italia si schiera al via con fondate speranze, soprattutto nella prova maschile. Saranno al via 6 uomini e 2 donne, con a capitanare il gruppo Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport) tre volte campione del mondo e capace di salire sul podio anche nell’ultima edizione. Con il tassista romano, che ha effettuato una preparazione mirata all’appuntamento iridato sin dall’undicesima vittoria consecutiva alla 100 Km del Passatore, ci saranno tutti gli altri componenti la squadra che nell’ultima edizione ha conquistato l’argento per team, con l’altoatesino Hermann Achmuller (Laufclub Pustertal) reduce dalle maratone di Berlino e New York, Andrea Zambelli (Pol.Scandianese), Silvano Beatrici (Gs Fraveggio), Marco Ferrari (Atl.Paratico) e Paolo Bravi (Grottini Team). Una formazione compatta che proprio dalla classifica a squadre potrebbe trarre le maggiori soddisfazioni mentre Calcaterra appare l’unico in grado di giocarsi le sue carte nella prova individuale, che ha nello svedese Jonas Budd, campione uscente, il logico favorito dopo le buone esperienze vissute anche nel World Tour di ultratrail. La principale minaccia viene dal Sud Africa, con i primi due arrivati della Comrades Marathon, la più antica e frequentata ultramaratona internazionale di 89 km da Durban e Pietermaritzburg, ossia David Gatebe e Gift Kelehe. Altri pretendenti al podio sono l’americano Geoff Burns, vincitore in 6h30’37” della Mad City 100K di Madison nel Wisconsin e il padrone di casa Asier Cuevas.

Lo svedese Jonas Budd primo ai Mondiali 2015 (foto Iaaf)

Fra le donne, dopo la rinuncia di Monica Carlin, saranno solo Elisabetta Albertini (Maratona Mugello) e l’ultratrailer Francesca Canepa (Atl.Sandro Calvesi) a difendere i colori italiani nella gara dove sarà assente la detentrice del titolo, l’americana Camille Herron. Potrebbe essere l’occasione giusta per la britannica Joasia Zakrzewski, fra le più costanti ad alti livelli sia sui 50 che sui 100 km, oppure per la giapponese Chiyuki Mochizuki, argento nel 2014. Fra le outsider spiccano la svedese Frida Sodermark, 7h52’05” di personale, la statunitense Meghan Arbogast (7h52’12”) e la francese Laurence Klein (7h56’24”). Insieme alla gara assoluta si svolgerà anche la rassegna iridata Master. Partenza alle ore 7:00 per affrontare un circuito pianeggiante di 10 km da ripetere 10 volte.