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Mondiali, maratone senza un padrone

di - 04/08/2017

Domenica è il grande giorno della maratona mondiale, la gara più attesa dell’anno. A Londra gli organizzatori, contrariamente a quanto avvenuto nelle precedenti edizioni, hanno deciso di concentrare le gare su strada nelle due domeniche interessate dalla rassegna iridata, dedicando la prima alle maratone e la seconda alle prove di marcia, quindi le gare maschili e femminili sui 42,195 km si svolgeranno nella stessa giornata, ma a orari sfalsati. Si comincia con gli uomini e va subito detto che la corsa ha una fisionomia ben diversa da quella che sembrava essere stata costruita in primavera: come spesso succede per le gare iridate, molti dei big hanno declinato l’invito delle proprie federazioni, preferendo prepararsi per le ben più lucrose classiche autunnali a cominciare da quella di Berlino che proporrà la sfida fra i grandi kenyani Eliud Kipchoge e Wilson Kipsang, con obiettivo il record mondiale. Kipchoge rinuncia quindi alla possibilità di abbinare il titolo mondiale a quello olimpico, e la squadra kenyana ne risulta fortemente indebolita, anche se i favori del pronostico restano tutti per il trio africano. La punta è sicuramente Daniel Wanjiru, atleta in ascesa che in aprile ha conquistato la vittoria nella London Marathon con un notevole 2h05’48” battendo il grande etiope Kenenisa Bekele, che doveva essere pronto alla rivincita, ma ha rinunciato per infortunio. Wanjiru ha 25 anni, i suoi compagni d’avventura 24: Gideon Kipkemoi Kipketer, con un PB di 2h05’51” e Geoffrey Kipkorir Kirui, 2h’6’27”. Proprio la loro età e la desuetudine a correre gare titolate e quindi senza lepri è la maggior incognita per la squadra kenyana, mentre l’Etiopia schiera una formazione più smaliziata, con Tamirat Tola quest’anno primo a Dubai in 2h04’11”, reduce dal sesto posto ai Mondiali di cross e dalla vittoria nella mezza di Praga in 59’37”. Yemane Tsegay poi è l’argento iridato 2015, mentre Tsegaye Mekonnen, ad appena 22 anni ha già avuto esperienze in gare simili.

Tamirat Tola, per molti il favorito di domenica (foto organizzatori)

Mancherà il campione uscente, l’eritreo Ghirmay Ghebreslassie, con l’Eritrea che si affida a Yohannes Ghebregergish, Ghebrezgiabhier Kibrom e il più conosciuto Amanuel Mesel, atleti con che non hanno un grande pedigree sulla maratona. Ben diverso il discorso per l’ugandese Stephen Kiprotich, primo nel 2013 e che sa interpretare alla perfezione gare simili se in buona forma. Il Giappone ha un trio solido con Hiroto Inoue, quest’anno autore di 2h08’22”, Kentaro Nakamoto (2h09’32”) e l’instancabile Yuki Kawauchi, mentre la Turchia potrebbe giocare un ruolo importante con Kaan Kigen Ozbilen quest’anno sceso a 2h06’10”. In gara anche il campione europeo Daniele Meucci e Stefano La Rosa: la loro prestazione dipenderà molto da che ritmo verrà impostato nella prima parte, se riusciranno a non perdere troppo terreno potrebbero anche risalire la china verso una piazza nella Top 10, obiettivo verosimile.

Niente Italia invece fra le donne, gara che però nasce da una base di partenza che sembra più alta. Intanto saranno di fronte le due ultime vincitrici dell’oro mondiale, la kenyana Edna Kiplagat alla ricerca di un fantastico tris dopo le vittorie del 2011 e 2013 e l’etiope Mare Dibaba, prima nel 2015 e bronzo lo scorso anno a Rio. A Londra saranno in gara molte atlete che hanno dimestichezza con i podi internazionali, come la kenyana Helah Kiprop argento due anni fa e Eunice Kirwa (BRN), che fu bronzo salendo poi all’argento a Rio e che molti indicano come la favorita in virtù del 2h21’17” siglato a marzo a Nagoya. L’Etiopia punta molto anche su Berhane Dibaba, 2h21’19” a Tokyo, e su Shure Demise, quest’anno seconda a Dubai in 2h22’57” e che ha appena 21 anni. Il Kenya sarà rappresentato anche da Flomena Cheyech Daniel, terza a Parigi in 2h21’22”. Di grande livello il trio giapponese, con la 23enne Yuko Ando, che lottò strenuamente con la Kirwa a Nagoya finendo seconda in 2h21’36”, accompagnata dalle più esperte Risa Shigetomo e Mao Kiyota. La gara maschile prenderà il via alle ore 11:55 ora italiana, la prova femminile alle 15:00.

Lo sprint vincente di Mare Dibaba nel 2015 (foto organizzatori)