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Nazaré, Portogallo: anatomia dello swell dei record

di - 06/04/2013

Perché Nazaré è considerato tra gli spot più consistenti nel big wave surfing? Come ha fatto Garett McNamara a trovarsi nel posto giusto al momento giusto?

Viaggio alla scoperta dell’onda dei record

Chi ha detto che le onde giganti sono solo alle Hawaii? In un pianeta ricoperto per circa 2/3 dagli oceani non è così difficile che i tanti cicloni, tifoni, uragani o semplici tempeste generino mareggiate eccezionali su molti Paesi. Sicuramente è più difficile trovarsi al posto giusto nel momento giusto! Non tutti i tratti di costa permettono agli enormi muri d’acqua d’infrangersi regolarmente per essere surfati. Inoltre non basta solo trovare la “bolla rossa “ tra le tante mappe di previsione dello swell presenti in rete: questo è solo il primo passo di un’analisi dettagliata che deve soddisfare altri punti essenziali.

Ecco allora gli altri ingredienti:
– per prima cosa va studiata la posizione dello spot rispetto allo swell: se siamo troppo vicini alla sorgente della tempesta le onde saranno si grandi, ma anche caotiche e sporche; se troppo lontani invece le dimensioni cesseranno di essere eccezionali.
– secondo parametro fondamentale è la batimetria del fondale in prossimità e lontano della costa, responsabile della misura finale dell’onda e della sua forma prima che rompa sul line up.
– infine, ultimo passo importantissimo è il vento locale nell’area dello spot, che determina la qualità dell’onda surfata. Un’onda gigante, più di quelle “classiche” necessita di un vento favorevole (meglio se debole off-shore) per il semplice motivo che col tow-in si raggiungono velocità eccezionali nella surfata, e quindi anche piccole increspature della parete possono provocare wipe out rovinosi.
Due giornate da record, stesso spot: 1 novembre 2011 e 28 gennaio 2013. Il primo giorno è già stato validato come record mondiale, quello più recente è in fase di studio. Tuttavia, si tratterebbe del consolidamento di un record raggiunto dalla stessa persona, Garret McNamara.
Ma come nasce l’onda dei record?
Nazaré ha una caratteristica molto particolare riscontrabile in pochi altri spot del Pianeta: il suo fondale si estende sul Canyon sottomarino più lungo d’Europa, che ha dimensioni simili a quelle del Grand Canyon ed è lungo 230 km e profondo fino a 5000 m. Per generare le onde eccezionali l’energia dello swell viene fatta convergere dal Canyon proprio verso Praia do Norte, inoltre in prossimità dello spot c’è uno scalino sottomarino che genera un impressionante salto di livello del fondale, da alcune centinaia a poche decine decina di metri.

L’eccezionale swell di inizio novembre 2011 è nato dalla combinazione di tre veloci basse pressioni che hanno attraversato l’Atlantico tra il 27 ottobre e nizio Novembre: la terza delle perturbazioni è stata anche la più intensa, con valori di pressione molto bassi e fetch superiore ai 2000 km. Prese singolarmente le tre perturbazioni erano dei normalissimi sistemi frontali, ma il fatto che si siano susseguite una dietro l’altra lungo lo stesso tratto di fetch ha sommato gli effetti, come se fosse un’unica tempesta della durata di sei giorni con venti medi fra 35 e 45 nodi. Inoltre, sia la prima sia la terza bassa pressione hanno generato venti da 50 ad oltre 60 nodi per un periodo variabile da 12 a 24 ore, con direzione tra O e O-NO, rivolti quindi proprio verso la costa Portoghese.
Le condizioni ideali sono state infine favorite dall’ultima perturbazione, la quale ha puntato proprio verso il Portogallo (le altre hanno ripiegato verso nord, su Francia e Regno Unito): starete ora pensando che all’interno della tempesta i venti sono forti e l’oceano attivo, verissimo! Ma Garret McNamara non ha surfato durante il giorno dell’impatto, ma circa 24 ore prima dell’arrivo della perturbazione. A precedere la tempesta ci sono i miti venti del fronte caldo, che provengono deboli da sud (quindi off-shore rispetto alla Praia do Norte) portando anche un tempo discreto con cieli sereni o poco nuvolosi.
Il primo novembre 2011 ogni tassello meteorologico ha combaciato alla perfezione regalando onde giganti e perfette in fondo al Canyon di Nazarè!
E’ possibile che si formino onde ancora più grandi a Nazarè?
La risposta è si! Tutto dipende dalla forza della tempesta che le genera, se i venti fossero di uragano (non troppo rari in Atlantico) e seguissero la traiettoria giusta, allora si potrebbe battere nuovamente il record. Intanto restiamo in attesa del resoconto sull’altra giornata epica del 28 Gennaio 2013, quando l’onda surfata sempre da Garret si stima abbia raggiunto i 100 piedi (30 m!!) di altezza…

Lo swell del 28 gennaio 2013 - Fonte: magicseaweed.com/

FONTI:
http://www.bbc.co.uk
http://www.surfline.com

Michele Cicoria – Meteo & Surf
info@meteoesurf.it

Riproduzione Riservata ©

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf