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Omar Di Felice in Alaska, la sfida si avvicina

di - 01/03/2019

Dopo aver raggiunto con successo Capo Nord, pedalando 750 chilometri in completa solitudine e senza alcun supporto durante l’ultima avventura “Lapland Extreme Unsupported”, Omar Di Felice è pronto per una nuova sfida artica, questa volta in Alaska.

Un’immagine del viaggio a Capo Nord

Archiviata la stagione 2018, con le avventure invernali estreme in Islanda e Canada ed alcuni successi al Glocknerman Sprint ed in Francia, oltre al podio ottenuto alla Transiberica (gara di 3600 km nostop senza supporto), l’ultracycler laziale si appresta a compiere una nuova straordinaria impresa. Omar a 38 anni è un punto di riferimento in questa categoria.


La data si avvicina: Martedì 5 Marzo partirà da Anchorage in Alaska per tentare di coprire i 1400 km fino all’estremità settentrionale posta a Deadhorse in pieno stile ciclistico nel cuore dell’inverno artico. Dovrà affrontare le insidie dovute dal freddo intenso (previste temperature tra -10°C e -35°C) e, soprattutto, pedalare su una delle strade invernali più estreme e difficili, la Dalton Highway, scalando il Passo Atigun che, con i suoi 1400 metri di altezza e, soprattutto, le difficili condizioni meteo, rappresenterà l’ostacolo più grande.
Questa volta Omar avrà al seguito il suo team di supporto il cui compito sarà quello di assisterlo durante le lunghissime tappe giornaliere (prevista una media di quasi 200 chilometri al giorno) e di realizzare il docufilm che sarà visibile al suo rientro.
L’imminente avventura, denominata #AlaskaLimitless sul modello delle precedenti avventure potrà essere seguita live sui social, tramite l’app Never Alone scaricabile da tutti i dispositivi mobili IPhone e Android.

TEASER DELL’AVVENTURA – https://vimeo.com/318058566

ADVENTURE’S TEASER – https://vimeo.com/318058566

SOCIAL NETWORK

Facebook https://www.facebook.com/omar.difelice
Instagram @omardifelice
Strava https://www.strava.com/athletes/1527761

VIDEO ON VIMEO Channel – https://vimeo.com/omardifelice
Foto @6Stili

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.