Pubblicità

Peso della bici vs scorrevolezza delle gomme

di - 21/01/2020

Ai fini della performance, quanto conta la scorrevolezza delle gomme. Lo sapete che la potenza dissipata dagli pneumatici, in termini prestazionali, influisce di più rispetto al peso della bici? Lo sapete che il pacchetto della trasmissione e i cuscinetti arrivano a dissipare fino al 6% della vostra potenza? Maniaci della bici ultraleggera, assicuratevi che la vostra specialissima prima che scorra bene, sia fluida e che il suo peso risicato non sia controproducente ai fini della performance.

Prima di tutto

Ci sembra doverosa una considerazione. I moderni sviluppi, le tecnologie, gli strumenti e le ricerche che le varie aziende hanno effettuato, a tutti i livelli, hanno l’obiettivo di migliorare e rendere maggiormente efficienti le diverse fasi della performance. Non potendo agire sulla prestazione dell’uomo in modo diretto, un’azienda va a migliorare la meccanica, principalmente tramite il risparmio di watt. Un esempio è l’aerodinamica che è entrata con prepotenza nel settore ciclo: rendere una bicicletta e il suo pilota più efficaci, in termini di penetrazione dello spazio, non fa aumentare l’ftp ma permette di avanzare più veloci risparmiando energie. Perciò, prima di valutare la performance di una bicicletta focalizzandosi solo sul valore alla bilancia, pensate che dietro c’é molto di più su cui ragionare!

I grafici che vi proponiamo qui sotto

Prendendo in esame la potenza dissipata dagli pneumatici per attrito volvente (ovvero la resistenza al rotolamento), con un ciclista di 75 kg, a cui bisogna aggiungere 3 kg di abbigliamento e 9 kg di bici in ordine di marcia (sacca porta attrezzi, borraccia etc.), 87 kg in totale che è anche il valore attendibile per un amatore. La velocità di riferimento è 40 km/h, la sezione dello pneumatico è 25 mm, con una pressione di 6 bar.

Il risultato tra 63 pneumatici clincher e tubeless

La potenza dissipata dallo pneumatico più “scorrevole” equivale a 25 watt, mentre il peggiore ne “assorbe” 75! Tantissimo, perché a parità di condizioni si perdono 50 watt, una cifra su cui un atleta vero può fondare la performance di una vita. Lo sapete quanto vale 1 kg di peso della bici rapportato ad una VAM di 1000m/h? Circa 3 watt, poco più, poco meno.

Lo pneumatico migliore è un compromesso

Va anche detto che la gomma che mostra i numeri migliori, non è detto che sia il top in termini di utilizzo. Per un amatore medio, quello che gli pneumatici se li compra, il giusto compromesso è sempre la soluzione migliore. Uno pneumatico che offre garanzie di scorrevolezza, di longevità, con una buona tenuta e che abbia un buon grip in curva è di sicuro la soluzione più adatta.

Tecnicamente la gomma larga è migliore

Nelle ultime stagioni abbiamo visto una crescita esponenziale della sezione degli pneumatici (oggi lo standard è 25 mm ma si va verso gomme da 28c), marketing ma anche esigenze tecniche. In primis è necessario assecondare e contrastare la potenza frenante espressa dai dischi, la diversa azione che hanno sulla ruota (rispetto ai calipers) e l’aumento del canale centrale dei cerchi (siamo a 19 mm come standard ma si va verso canali da 21 mm). La copertura con una sezione maggiorata ha un’impronta più larga che si sposta in avanti in modo inferiore rispetto ad una gomma con sezione inferiore. Qui però entrano in gioco anche due aspetti altrettanto importanti, l’aerodinamica e la sicurezza. La prima si rifà all’abbinamento tra cerchio e pneumatico, che dovrebbero essere sempre in linea tra loro. Lo pneumatico non dovrebbe mai spanciare al di fuori del profilo del cerchio.

Per questo motivo, una gomma da 25 mm, montata su un vecchio cerchio da 15 mm di larghezza non ha senso.

Sicurezza

Una gomma larga, su un cerchio stretto è più soggetta a tagli, pizzicature e danni al tallone, si fora con maggiore facilità. Inoltre tutto questo, evince il fatto che, a parità di prodotto e pressione, una gomma larga scorre meglio ma, per via di un volume d’ria maggiore al suo interno risulterà più dura (pneumatici da 28 o da 32, gonfiati a 6 bar, sono decisamente una sassata! Provare per credere). Da non sottovalutare la possibilità di abbinare una gomma più larga per il posteriore, leggermente più stretta per l’avantreno, abbinando efficienza e aerodinamica.

In conclusione

La bicicletta era, è e rimarrà un contenitore di sensazioni personali, che spesso prevalgono sui freddi numeri e rispetto ai grafici. Un appassionato difficilmente esporrà dei giudizi negativi su un prodotto che ha acquistato, che sia la bici oppure uno pneumatico, una ruota e un sella, sta di fatto che, l’accesso a strumenti di valutazione, in un certo senso stravolge alcune convinzioni che abbiamo ereditato dal passato, quando le cose erano dettate più dalla pancia che non dalla testa. Questo degli pneumatici è solo un breve e semplice esempio e siamo sicuri, ne arriveranno altri per altre categorie.

a cura della redazione tecnica, con il contributo di Alessandro Giusto, foto redazione tecnica, foto action Exept

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.