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Poc Ventral, il nuovo casco road del brand svedese

di - 05/03/2018

Poc presenta Ventral, il nuovo casco del segmento aero, il frutto di due anni di ricerca e sviluppo del marchio svedese, il risultato di molti fattori votati alla leggerezza, alla sicurezza, alla ventilazione e al design. Poc Ventral è stato fornito proprio in questi giorni, in maniera ufficiale, anche agli atleti del Team EF-Drapac-Cannondale, impegnati nella Parigi-Nizza.

Poc Ventral, è il nuovo casco del segmento aero di Poc, prodotto che nasce con quattro punti chiave base: aerodinamica, ventilazione, sicurezza e peso, il tutto per un prodotto moderno e all’avanguardia, senza compromessi, casco che si rivolge ad una schiera di utenti esigente. L’obiettivo dei design di Poc, era quello di far evolvere alcuni concetti, ormai affermati e adottati in precedenza per i modelli Octal, Octal Aero, Cerebel e Tempor, con la volontà di accontentare e assecondare le richieste degli atleti pro, che ricercano equipaggiamenti sempre più performanti ed aerodinamici ma al tempo stesso confortevoli e di design.

 

Aerodinamico: la penetrazione dello spazio è un aspetto che gioca un ruolo fondamentale nel ciclismo moderno, disciplina sempre più veloce, dove la cura dei dettagli è molto più che un valore aggiunto. Le forme di Ventral sono il risultato della massima ricerca di Poc, capace al tempo stesso di offrire una calzata ottimale a prescindere dalla taglia, minimizzando la resistenza su ogni lato. Il casco è disegnato per avere il massimo equilibrio e penetrazione aerodinamica, quando il corridore è perfettamente in linea con il terreno, sia quanto la testa è leggermente ruotata sui lati. La rotazione non influisce in modo negativo sull’ingresso dell’aria, canalizzata e indirizzata internamente. Poc Ventral è stato sviluppato tramite protocollo CFD.

Ventilato: Le feritoie frontali hanno delle forme e un disegno specifico che accompagna i flussi d’aria verso l’interno, con l’obiettivo di tenere ben ventilata tutta la testa. Le grosse asole posteriori permettono la fuori uscita di calore e vapore acqueo. La soluzione si ispira “all’Effetto Venturi”, cioè, un incremento del potere del flusso d’aria e della loro pressione.

 

Sicuro: Poc Ventral è costruito in un unico pezzo con materiale EPS a densità differenziata. Ventral è dotato del brevetto Spin, una protezione che minimizza gli effetti negativi di un’eventuale extra rotazione del collo, possibile in caso di caduta, un protocollo che comprende design e imbottiture interne, pensate per lavorare all’unisono in caso di incidente. Il design del casco, le sue forme e linee, assecondano i colpi laterali e obliqui, dissipando le force negative e facendo scivolare il casco, senza ostruzioni. Spin Pads, prevede l’adozione di imbottiture con una densità e struttura particolare ma possono essere sostituite con i pads standard Poc: entrambi sono una garanzia in termini di comfort e longevità, anche in caso di temperature elevate.

 

 

Peso, Prezzo, colori e Misure: Ventral ferma l’ago della bilancia a 248 grammi nella misura media, uno dei caschi più leggeri mai costruiti per questa fascia di prodotti. il sistema di ritenzione è minimale e sicuro al tempo stesso, ampiamente personalizzabile. Oltre a questo è stato mantenuta la soluzione Eye Garage, le asole anteriore adatte all’inserimento delle aste degli occhiali.

Il suo prezzo è di 299 euro. Poc Ventral è disponibile in tre taglie, S (50-56), M (54-60) e L (56-61), in cinque colorazioni differenti.

pocsports.com

 

 

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.