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Polikarpenko, argento junior sui 10000

di - 22/07/2017

Continua il momento magico del mezzofondo giovanile italiano: a pochi giorni dalle straordinarie imprese di Yemane Crippa e Yohanes Chiappinelli vincitori agli Europei Under 23 di Bydgoszcz, anche gli Europei Juniores di Grosseto portano un italiano sul podio nella specialità forse più amata dal movimento tricolore, i 10000. Merito di un altro italiano della generazione global, Sergey Polikarpenko, figlio di un famoso triathleta ucraino che nel 2000 si trasferì con la sua famiglia in Piemonte, Sergey aveva solamente un anno al tempo e nel tempo si appassionato alla corsa di lunga lena, divenendo una colonna portante della nazionale italiana di cross, ma abbinando l’atletica allo sport di famiglia, il triathlon, senza per forza dover scegliere.

Gli azzurri nei gruppo di testa dei 10000 europei di Grosseto (foto Giancarlo Colombo/Fidal)

A Grosseto, Sergey ha corso con grande acume tattico, capendo che la fuga iniziate del portoghese Filipe Victorino era fumo negli occhi e che invece quando a nove giri dalla conclusione il turco Sezgi Ataç ha forzato i ritmi bisognava rimanergli incollato e come lui ha fatto il rumeno Dorin Rusu. La seconda parte di gara è stata molto più veloce della prima: la volata a tre è entusiasmante, La lancia il turno, ma Rusu sembra avere le stesse fibre muscolari di Ilie Floroiu, il più grande mezzofondista del suo Paese, rivale di tante battaglie con il nostro Franco Fava nella seconda metà degli anni Settanta. L’oro è del rumeno in 31’08”86 ma dietro Polikarpenko fa alzare in piedi tutta la tribuna andando a conquistare l’argento in 31’10”85, suo nuovo primato personale che, per come la gara si è evoluta, appare ampiamente migliorabile, terzo il terzo Ataç in 31’12”18. Gli altri italiani in gara se la cavano più che bene: Mustafa Belghiti chiude quarto anche se lontano dal podio in 31’35”18 mentre Alberto Mondazzi è settimo in 31’47”09. Grosseto conferma come finalmente la scuola italiana del mezzofondo si sia risvegliata, ora però bisogna tradurre questa messe di risultati giovanili in una presenza costante ai vertici anche a livello assoluto.

Polikarpenko alle calcagna del russo e del rumeno, rivali per il podio (foto Giancarlo Colombo/Fidal)