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PRIMOZ ROGLIC visita la sede Bianchi a Treviglio

di - 12/11/2018

Ho finalmente realizzato il sogno di visitare lo stabilimento Bianchi. Un’occasione unica per me e che aspettavo da tempo” ha detto Primoz Roglic.

Primoz Rogliz

Una stagione davvero memorabile, quella dello sloveno del Team LottoNL-Jumbo, vincitore assoluto di Vuelta a Catalunya, Tour of Romandie e Tour of Slovenia, oltre che di una tappa al Tour de France 2018 concluso al quarto posto, senza dimenticare un Giro di Lombardia corso da protagonista. Nel pomeriggio di giovedì scorso 8 Novembre, dopo aver fatto visita al Bianchi Café&Cycle di Milano, Primoz Roglic è finalmente giunto allo stabilimento Bianchi di Treviglio. Le imprese dello sloveno nell’arco del 2018, che hanno contribuito a mettere in evidenza il marchio Bianchi sui palcoscenici ciclistici di maggior prestigio, sono state festeggiate con una torta ad hoc e un brindisi.

Primoz Rogliz

Per Roglic, e in primo luogo per la fidanzata Lora, è stata svelata poi una sorpresa speciale: a Treviglio la coppia ha ritirato la speciale Oltre XR4 personalizzata da Primoz per Lora con il configuratore tailor-made Tavolozza, rosa con dettagli Celeste (nella foto di apertura). Nel corso del factory tour, Roglic ha avuto modo di apprezzare lo studio di design dei telai Bianchi, così come approfondire lo sviluppo delle tecnologie che Bianchi ha introdotto nell’industria ciclistica, in particolare per quanto riguarda i materiali compositi. Lo sloveno è anche rimasto affascinato dai pezzi storici esposti nel museo Bianchi, dal 1885 a oggi, passando per le imprese di Coppi, Gimondi, Pantani fino ai campioni moderni come lo stesso Roglic.

Primoz Rogliz

Foto Credits Michele Mondini

bianchi.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.